le nuove regole per la tutela delle scogliere di Étretat, una delle meraviglie francesi minacciate dall’erosione

le nuove regole per la tutela delle scogliere di Étretat, una delle meraviglie francesi minacciate dall’erosione

Le scogliere di Étretat in Normandia, meta di oltre 1,5 milioni di turisti e ispirazione per Monet e la serie Lupin, affrontano erosione accelerata e rischi per la sicurezza con nuove restrizioni dal 28 aprile 2025.
Le Nuove Regole Per La Tutela Le Nuove Regole Per La Tutela
Le scogliere di Étretat, celebre attrazione naturale in Normandia, sono minacciate dall’erosione e dal turismo eccessivo; per garantire sicurezza e conservazione, dal 28 aprile 2025 sono in vigore nuove restrizioni d’accesso ai punti più fragili. - Gaeta.it

Le celebri scogliere di Étretat, in Normandia, attirano ogni anno oltre un milione e mezzo di visitatori attratti dal paesaggio bianco caratterizzato da faraglioni e archi naturali. Questo luogo, apprezzato da artisti come Claude Monet e diventato noto anche attraverso la serie Netflix “Lupin”, è però al centro di un allarme per l’erosione accelerata e la sicurezza pubblica. Da fine aprile, le autorità locali hanno introdotto nuove restrizioni per proteggere la costa e contenere i rischi legati all’accesso incontrollato.

Il richiamo turistico e le caratteristiche naturali delle scogliere di Étretat

Il villaggio di Étretat si trova sulla costa della Normandia e da sempre è conosciuto per le sue scogliere bianche che si stagliano sul mare formando archi e pilastri di roccia inconfondibili. Le falesie, alte decine di metri, mostrano formazioni geologiche che hanno ispirato molti pittori, Monet tra i primi, segnando la storia dell’arte francese. Questi elementi naturali sono un’attrazione molto forte non solo per gli amanti della natura ma anche per chi cerca suggestioni visive e culturali.

La zona offre vari punti panoramici e percorsi escursionistici che permettono una vista ravvicinata sulle formazioni rocciose e sulle grotte naturali, come la Chambre des Demoiselles. In passato, molte persone percorrevano la passerella che conduce verso la grotta, un’esperienza emozionante ma che ora si rivela rischiosa per la stabilità della costa. La bellezza scenica, però, rischia di trasformarsi in un pericolo per la sicurezza dei visitatori e la conservazione dell’ambiente.

L’impatto del turismo sulle scogliere e le preoccupazioni di residenti e ambientalisti

Étretat è diventata un punto di riferimento turistico in Francia, con oltre 1,5 milioni di persone che ogni anno visitano il borgo e le scogliere circostanti. Il fenomeno dell’overtourism si fa sentire non solo nelle strade e nei negozi ma direttamente sul territorio naturale. I residenti lamentano il sovraffollamento dei marciapiedi e le lunghe file, sintomi evidenti di una pressione turistica difficile da gestire.

Gli amministratori locali e gli attivisti ambientalisti hanno evidenziato il problema del prelievo di ciottoli dalla spiaggia da parte dei visitatori. Questa pratica, unita all’aumento delle temperature e alle condizioni climatiche mutevoli, accelera l’erosione che tende a restringere la costa. Le scogliere sottraggono stabilità anche a causa del camminamento eccessivo, che provoca crolli frequenti di porzioni di roccia.

Si sono verificati anche incidenti causati da turisti rimasti intrappolati durante l’alta marea in alcune grotte accessibili, aumentando i rischi per la sicurezza pubblica e gravando sui servizi di soccorso. La crescente pressione umana ha spinto a interventi più severi per proteggere sia le persone sia le scogliere stesse.

Le nuove limitazioni per accedere ai siti più vulnerabili delle scogliere di Étretat

Dal 28 aprile 2025, è entrata in vigore un’ordinanza comunale che vieta l’accesso a itinerari ritenuti pericolosi o troppo fragili, come il cammino verso la Chambre des Demoiselles e il tunnel chiamato “Trou à l’homme”. Quest’ultimo è noto perché i turisti potevano ritrovarsi bloccati dalla risalita dell’acqua, un rischio che ora si vuole ridurre drasticamente.

Le autorità hanno disposto multe di 135 euro per chi non rispetta i divieti e un’ulteriore addebito per coprire le spese di eventuali soccorsi. Le operazioni di emergenza, con costi medi tra i 900 e i 3.000 euro all’ora a seconda dei mezzi impiegati, rappresentano infatti un onere significativo per la comunità locale.

Le limitazioni sono state motivate anche dalla frequenza di incidenti mortali, causati dal crollo di pareti rocciose sotto gli escursionisti. Molti visitatori non percepiscono il rischio perché la vegetazione nasconde le cavità causate dal distacco di materiale. I controlli puntano a prevenire ulteriori tragedie e a contenere il degrado del sito naturale.

Tutela e fruizione in equilibrio fragile

Le misure adottate mirano a salvaguardare un patrimonio che da sempre ha rappresentato un simbolo della costa francese e che necessita di attenzioni concrete per evitare danni irreversibili. La sfida resta trovare un equilibrio tra fruizione turistica e tutela ambientale.

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