La guida “50 Top Pizza” ha svelato le pizzerie più apprezzate a livello globale per il 2025. La classifica, frutto del lavoro di critici esperti come Barbara Guerra, Luciano Pignataro e Albert Sapere, ha visto assegnazioni importanti durante una cerimonia tenutasi a Napoli. Da New York a Caserta, passando per Tokyo e Milano, emerge una mappa internazionale della pizza artigianale, con riconoscimenti che premiano la qualità nelle diverse declinazioni di questo piatto iconico.
Le prime posizioni della classifica e la cerimonia di premiazione a Napoli
Il titolo di miglior pizzeria al mondo 2025 è stato assegnato in ex aequo a “Una Pizza Napoletana” di Anthony Mangieri, situata a New York, e a “I Masanielli” di Francesco Martucci, a Caserta. L’annuncio è avvenuto nel Teatro Mercadante di Napoli il 18 aprile 2025, durante una cerimonia seguita in diretta sui social network. La serata è stata condotta da Verónica Zumalacárregui, giornalista spagnola con ampia popolarità nel mondo food. Questi risultati riflettono l’importanza delle radici napoletane della pizza, reinterpretate in contesti internazionali.
Al secondo posto si è posizionato “The Pizza Bar on 38th” di Tokyo, guidato dallo chef Daniele Cason. Il terzo gradino del podio è andato a “Leggera Pizza Napoletana”, che opera a San Paolo del Brasile con André Guidon. Seguono due quarti posti ex aequo, entrambi italiani: “Diego Vitagliano Pizzeria” a Napoli e “Confine”, a Milano, di Francesco Capece e Mario Ventura. Questa composizione dimostra il radicamento della tradizione napoletana e la diffusione internazionale della cultura della pizza.
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Pizzerie di altri continenti nella top ten e visibilità globale della pizza
La graduatoria prosegue con “Napoli on the Road” di Michele Pascarella a Londra, al sesto posto, e “Seu Pizza Illuminati” di Pier Daniele Seu e Valeria Zuppardo a Roma in settima posizione. “I Tigli” di Simone Padoan a San Bonifacio occupa la settima posizione. Madrid è rappresentata da “Baldoria” di Ciro Cristiano, in ottava posizione.
La classifica mondiale include “Pizzeria Sei” di William Joo a Los Angeles, nona, mentre chiude la top ten “Tony’s Pizza Napoletana” di Tony Gemignani a San Francisco. Questi locali mostrano non solo la qualità della pizza in diverse aree metropolitane, ma anche un’attenzione crescente alla tradizione e all’innovazione nel mondo del cibo italiano all’estero.
Premi speciali assegnati durante l’evento: riconoscimenti per maestri e novità
Oltre alla classifica principale, “50 Top Pizza” ha assegnato una serie di premi dedicati a singoli locali e professionisti che si sono distinti per aspetti specifici. William Joo, di “Pizzeria Sei” a Los Angeles, ha ricevuto il titolo di Pizza maker of the Year 2025, premio sponsorizzato da Ferrarelle.
La “Pizza of the Year 2025”, offerta dalla Latteria Sorrentina Award, è stata conferita a “Ricordi d’Infanzia” di “Napoli on the Road” a Londra. Per la migliore proposta di pasta è stata premiata “Flama” a Miraflores. Il miglior assortimento di vini è stato attribuito a “Confine” di Milano. In campo beverage, “Via Toledo” a Vienna si è aggiudicata il premio per il miglior servizio birra, mentre “Dry Milano” ha conquistato il riconoscimento per la miglior cocktail list.
Sono stati premiati anche altri locali per meriti specifici: “IMperfetto” di Puteaux ha vinto per il “Made in Italy”, “La Clásica” di San Salvador per la performance, e “Babette” di Stoccolma per la migliore new entry. Tra i premi di marketing e promozione sono stati distinti “Slice & Pie” di Washington e “ANTO” di Singapore. La miglior lista dessert è stata attribuita a “La Bolla” di Caserta, mentre “Fratelli Figurato” di Madrid ha ricevuto il riconoscimento per il miglior fritto.
Riconoscimenti a figure professionali e associazioni per la promozione della cultura della pizza
Durante la stessa cerimonia, sono stati consegnati attestati a persone e gruppi che hanno contribuito in modo significativo alla diffusione della pizza artigianale. Il premio “Outstanding Career Achievement 2025” è andato a Jonathan Goldsmith di “Spacca Napoli Pizzeria” a Chicago, riconoscendo la sua lunga attività nel settore.
Tra le associazioni premiate spiccano l’Associazione Pizzaiuoli Napoletani e il Gruppo “La Piccola Napoli”, per il loro lavoro a favore della tradizione del pizzaiolo napoletano sia in Italia che all’estero. Tra gli eventi riconosciuti per l’impatto e la promozione del prodotto sono stati citati l’European Pizza Show di Londra, il Sigep World di Rimini e TuttoPizza di Napoli.
Omaggi a figure iconiche e iniziative sociali legate alla pizza artigianale
L’evento ha reso anche omaggio a John Arena, premiato con l’Icon 2025 Award, già ricevuto a New York, per la sua carriera dedicata alla pizza artigianale negli Stati Uniti. Arena svolge un ruolo importante nella John Arena Foundation, organizzazione no profit che promuove attività culinarie rivolte a persone con disturbi neurologici.
Questa cerimonia ha evidenziato molto più della classifica: la pizza continua a essere un elemento centrale nella cultura gastronomica globale, capace di unire tradizione e innovazioni, in contesti diversi e lontani dalle sue origini partenopee. I riconoscimenti riflettono un’attenzione sempre maggiore alla qualità della materia prima, alle tecniche artigianali e anche all’impegno sociale legato a questo settore.