Le marche valorizzano il dottorato di ricerca nei concorsi pubblici regionali

Le marche valorizzano il dottorato di ricerca nei concorsi pubblici regionali

Il consiglio regionale delle Marche approva una legge che assegna un punteggio aggiuntivo obbligatorio ai dottori di ricerca nei concorsi pubblici, promuovendo merito e trattenendo talenti nella pubblica amministrazione.
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Il Consiglio regionale delle Marche ha approvato una legge che assegna un punteggio aggiuntivo obbligatorio ai dottori di ricerca nei concorsi pubblici regionali, valorizzando il merito e trattenendo i talenti nella pubblica amministrazione. - Gaeta.it

Il consiglio regionale delle Marche ha approvato una legge che riconosce un punteggio aggiuntivo obbligatorio ai candidati con il titolo di dottore di ricerca nelle selezioni per la pubblica amministrazione regionale. La decisione coinvolge i concorsi pubblici e mira a valorizzare chi ha investito anni nello studio e nella ricerca. Il provvedimento nasce da un’iniziativa dei consiglieri di Forza Italia, con l’obiettivo di trattenere i talenti e promuovere il merito all’interno degli enti pubblici della regione.

Il consiglio regionale delle marche approva la legge per il riconoscimento del dottorato

Il 2025 segna un passo importante per la pubblica amministrazione marchigiana con l’approvazione di una legge che introduce un punteggio aggiuntivo obbligatorio nei concorsi per chi possiede un dottorato di ricerca. La proposta è arrivata dai consiglieri di Forza Italia: Jessica Marcozzi, Gianluca Pasqui, Mirko Bilò, Linda Elezi e Giovanni Dallasta. Il provvedimento elimina la discrezionalità nella valutazione del titolo, rendendo il riconoscimento una norma chiara e vincolante.

L’obiettivo è garantire equità tra i partecipanti ai concorsi pubblici, premiando chi ha raggiunto il più alto livello di formazione accademica. La legge impone ai bandi regionali di attribuire un bonus ai dottori di ricerca che competono a pari condizioni con altri candidati, assicurando così un trattamento uniforme e trasparente. Questo impegno legislativo si inserisce nella volontà di rinnovare il sistema di selezione del personale pubblico basandolo sul merito e su competenze riconosciute.

La legge punta a trattenere i talenti e migliorare la pubblica amministrazione

I promotori della legge hanno sottolineato la necessità di valorizzare la formazione avanzata come risorsa imprescindibile per rilanciare la pubblica amministrazione regionale. L’investimento di anni nella ricerca e nello sviluppo di nuove conoscenze trova finalmente un riconoscimento concreto. Si vuole così evitare che i dottori di ricerca si sentano esclusi dal concorso e scoraggiati a restare nelle Marche.

La misura mira anche a contrastare la fuga dei cervelli. Offrendo un valore aggiunto al titolo di dottore, la regione tenta di convincere chi ha studiato molto a mettere le proprie competenze al servizio della comunità locale. Un’amministrazione con personale altamente qualificato può affrontare con maggior metodo le sfide quotidiane, introdurre innovazioni e sviluppare progetti più efficaci. I partecipanti ai concorsi pubblici regionali potranno ora contare su un riconoscimento certo del proprio impegno accademico.

Le dichiarazioni del capogruppo e il senso della nuova norma

Jessica Marcozzi, capogruppo di Forza Italia nel consiglio regionale, ha definito questa legge un segnale chiaro di cambiamento. Ha ribadito che il tempo dedicato allo studio e alla ricerca deve trovare riscontro nel mondo del lavoro pubblico. Ha spiegato che la normativa colma un vuoto, sancendo principi di equità e merito che premiano l’esperienza accademica.

Secondo Marzozzi la regione deve costruire un’amministrazione pubblica più qualificata partendo proprio dalle competenze professionali e scientifiche. Il dottorato non sarà più un titolo trascurabile ma una risorsa per migliorare l’efficienza e la qualità dell’operato degli enti regionali. Il provvedimento segna una presa di posizione contro il disinteresse verso chi ha dedicato molto tempo alla formazione e alla produzione di conoscenza.

Un nuovo passo per la pubblica amministrazione delle marche

Con questa legge, quindi, la pubblica amministrazione delle Marche si propone di diventare più attrattiva per chi ha investito nel proprio percorso accademico, valorizzando figure qualificate che possono contribuire a un cambio di passo nella gestione pubblica locale.

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