Le imprese italiane puntano sulla sostenibilità per aumentare produttività e competitività nel 2025

Le imprese italiane puntano sulla sostenibilità per aumentare produttività e competitività nel 2025

Il rapporto ASviS evidenzia come il deposito cauzionale possa migliorare la raccolta di bottiglie e lattine in Italia, ridurre l’inquinamento del Mediterraneo e favorire sostenibilità economica e ambientale.
Le Imprese Italiane Puntano Su Le Imprese Italiane Puntano Su
L’articolo evidenzia come l’Italia possa migliorare la raccolta e il riciclo di bottiglie e lattine adottando il deposito cauzionale, un sistema efficace per ridurre l’inquinamento e rispettare gli obiettivi europei di sostenibilità. - Gaeta.it

Negli ultimi anni, la sostenibilità si è imposta come un elemento centrale nel mondo delle imprese italiane. Secondo il Rapporto di Primavera 2025 diffuso dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile , le aziende che adottano strategie volte all’economia circolare registrano miglioramenti concreti in termini di produttività, competitività e solidità finanziaria.

Allo stesso tempo, il rapporto affronta uno dei problemi ambientali più urgenti: la dispersione di bottiglie di plastica e lattine nell’ambiente, con particolare attenzione all’inquinamento del Mediterraneo. L’ASviS, in collaborazione con l’associazione “A buon rendere – molto più di un vuoto”, ha presentato un documento dedicato al deposito cauzionale, proponendo questa soluzione come chiave per contenere l’impatto ambientale e migliorare il sistema di raccolta in Italia.

Difficoltà italiane nella raccolta di bottiglie e lattine e impatto ambientale

L’Italia fatica a mantenere sotto controllo la raccolta differenziata di bottiglie di plastica e lattine. Lo studio evidenzia come ogni anno circa 90mila tonnellate di questi materiali finiscano dispersi nell’ambiente e, in particolare, nel Mar Mediterraneo.

Questa dispersione rappresenta una fonte significativa di inquinamento, che danneggia gli ecosistemi marini e incide sulla qualità di spiagge e habitat naturali. Nonostante le campagne di sensibilizzazione e gli sforzi di raccolta, circa un terzo delle bottiglie di plastica non viene recuperato tramite i sistemi tradizionali.

Questo dato segnala una grave lacuna nel processo di gestione dei rifiuti e sottolinea la necessità di trovare strumenti più efficaci per limitare la dispersione.

Deposito cauzionale: una soluzione per l’economia circolare in italia

Il deposito cauzionale, indicato nel documento “Il deposito cauzionale, questo sconosciuto”, presentato dall’ASviS e dall’associazione “A buon rendere”, emerge come una soluzione concreta per aumentare la raccolta di bottiglie e lattine.

Si tratta del cosiddetto Deposit Return System , un meccanismo già adottato in diversi Paesi europei, come la Germania che raggiunge tassi di raccolta del 98%. Il sistema prevede che il consumatore paghi un deposito al momento dell’acquisto di una bevanda confezionata, deposito che viene rimborsato una volta riconsegnato il contenitore vuoto.

In questo modo, diventa più probabile che i contenitori non vengano dispersi nell’ambiente. Il DRS consente di migliorare notevolmente i livelli di recupero e di chiudere il ciclo di vita del prodotto, contribuendo così a ridurre i rifiuti e a favorire il riuso delle materie prime.

Benefici economici e occupazionali legati al deposito cauzionale

Secondo Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS, “i sistemi di deposito cauzionale non solo aiutano a ridurre i rifiuti abbandonati ma portano anche vantaggi economici per le comunità.”

Riducendo i costi di gestione dei rifiuti, il sistema libera risorse economiche che possono essere destinate ad altri ambiti sociali o ambientali. Inoltre, favorisce la creazione di nuovi posti di lavoro nel settore della raccolta, selezione e trattamento dei materiali.

Questi impatti si riflettono in una maggiore sostenibilità finanziaria per gli enti locali e in un impulso all’occupazione. Il deposito cauzionale risulta così un modello capace di coniugare protezione ambientale e sviluppo economico, offrendo vantaggi diretti sia alle amministrazioni sia agli operatori coinvolti.

Obiettivi europei per raccolta e riciclo: le sfide per l’italia

L’Italia deve rispettare obiettivi precisi in materia di raccolta e riciclo delle plastiche, stabiliti dalla Direttiva europea sulle plastiche monouso, già recepita nella normativa nazionale.

Entro il 2029, il Paese dovrà raggiungere almeno il 90% di raccolta delle bottiglie in plastica e garantire un contenuto minimo di materiale riciclato nei nuovi imballaggi.

Enzo Favoino, coordinatore scientifico della campagna “A buon rendere” e membro di Zero Waste Europe, ha sottolineato come “senza un sistema di deposito cauzionale sarà complicato adempiere a queste scadenze.”

Il limite attuale, cioè la dispersione e la scarsa resa dei sistemi tradizionali, rischia di penalizzare l’Italia nella gestione dei rifiuti.

L’adozione del DRS è quindi vista come una soluzione necessaria per rispettare le scadenze europee e migliorare la sostenibilità del settore ambientale italiano. Anche le associazioni ambientaliste spingono affinché si superino resistenze e si renda attuativo questo meccanismo entro tempi brevi.

Change privacy settings
×