Il comune di Rivisondoli attraversa una crisi istituzionale dopo le dimissioni di otto dei dieci consiglieri comunali. Questo evento ha spinto il prefetto dell’Aquila a intervenire con misure straordinarie per garantire la continuità amministrativa e il corretto funzionamento dell’ente locale.
dimissioni e conseguenze per il consiglio comunale di Rivisondoli
Nelle ultime settimane, otto consiglieri comunali di Rivisondoli hanno rassegnato le dimissioni, riducendo drasticamente la composizione del consiglio, che inizialmente prevedeva dieci membri. Questa situazione ha creato un vuoto istituzionale che ha reso impossibile il normale svolgimento delle attività amministrative. La mancata presenza del numero legale ha quindi provocato una crisi grave nel governo locale.
Il prefetto Giancarlo Di Vincenzo, a conoscenza della situazione, ha avviato le procedure previste dall’articolo 141, comma 1 lettera b), numero 3 del decreto legislativo 267/2000, che stabilisce le condizioni per lo scioglimento del consiglio comunale. Questo intervento è motivato dalla presenza di una “grave e urgente necessità” di ripristinare la funzionalità amministrativa dell’ente.
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Il decreto legislativo 267/2000 rappresenta la normativa di riferimento per la gestione delle funzioni degli enti locali in Italia. L’articolo citato consente al prefetto di prendere provvedimenti immediati in caso di situazioni che impediscono la normale operatività del consiglio.
La nomina della commissaria per la gestione provvisoria del comune
Dopo la decisione di sciogliere il consiglio comunale, è stata nominata commissario la vice prefetto Maria Cristina Di Stefano. La sua figura, già dirigente dell’area II Raccordo enti locali e Servizi elettorali presso la Prefettura dell’Aquila, assume ora il controllo completo dell’ente.
Il commissario ha facoltà di esercitare tutti i poteri spettanti al sindaco, alla giunta e al consiglio comunale. Questa nomina ha lo scopo di garantire la continuità amministrativa di Rivisondoli fino all’organizzazione di nuove elezioni comunali o a ulteriori sviluppi istituzionali.
La scelta di affidare la gestione a un funzionario della prefettura assicura un controllo diretto dello Stato sulla situazione locale, necessario in presenza di dinamiche che minacciano la stabilità politica del Comune. Questo meccanismo istituzionale evita vuoti di potere e permette di mantenere attivi i servizi essenziali per la comunità.
la situazione politica e amministrativa nel territorio dell’Aquila
Il caso di Rivisondoli si inserisce nel contesto più ampio della provincia dell’Aquila, dove diversi comuni affrontano sfide legate alla governance e alla gestione degli enti locali. Le dimissioni di massa in piccoli comuni non sono rare e spesso derivano da problemi interni ai gruppi consiliari o da tensioni politiche e amministrative.
A livello territoriale, la presenza di un commissario prefettizio indica una situazione temporanea ma delicata. Le funzioni ordinarie dovranno essere ripristinate con l’elezione di nuovi consiglieri ed eventuali passaggi burocratici. Resta da vedere come si evolverà la scena politica di Rivisondoli e quali nuove dinamiche emergeranno nella prossima fase.
Il ruolo della prefettura, in questi casi, è centrale per stabilizzare la situazione e preparare il ritorno alla normalità istituzionale. Gli osservatori locali terranno sotto controllo ogni sviluppo per capire se si apriranno nuove opportunità di confronto democratico e di rilancio della vita pubblica di questo centro abruzzese.