Le difficoltà dell’associazione regionale allevatori mettono a rischio il settore zootecnico abruzzese

Le difficoltà dell’associazione regionale allevatori mettono a rischio il settore zootecnico abruzzese

Le difficoltà economiche dell’associazione regionale allevatori in Abruzzo mettono a rischio i servizi essenziali per il settore zootecnico; Enio Pavone e Azione chiedono un intervento urgente della giunta regionale.
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L'associazione regionale allevatori in Abruzzo affronta una grave crisi finanziaria che minaccia i servizi essenziali al settore zootecnico; si chiede un intervento urgente della regione per garantire il sostegno agli allevatori locali. - Gaeta.it

Le difficoltà economiche dell’associazione regionale allevatori stanno generando allarme nel settore zootecnico abruzzese. L’ente, che svolge un ruolo centrale per il sostegno agli allevatori locali, mostra segnali di crisi che potrebbero compromettere servizi essenziali. Questo articolo approfondisce le criticità attuali e le richieste rivolte alla regione per fronteggiare la situazione.

La situazione economica critica dell’associazione regionale allevatori

L’associazione regionale allevatori in Abruzzo affronta una grave crisi finanziaria che rischia di paralizzarne le attività principali. L’ente, fondamentale nel fornire supporto tecnico e amministrativo agli allevatori, sta facendo fatica a garantire i servizi indispensabili per la gestione degli allevamenti. Le difficoltà economiche derivano da mancati finanziamenti e da una gestione delle risorse al momento insufficiente a coprire i costi operativi.

Il presidente del gruppo politico Azione nel consiglio regionale, Enio Pavone, ha sottolineato che senza un intervento rapido e mirato, l’ara potrebbe non sostenere più le funzioni vitali per le aziende zootecniche abruzzesi. Il rischio è un indebolimento che colpirebbe direttamente il comparto allevatoriale, già provato da altre emergenze sanitarie, amplificando instabilità e difficoltà. La situazione è stata definita seria anche dagli operatori dell’ente, che lamentano un blocco nelle attività a cui si aggiunge un calo di fiducia da parte del settore.

L’incontro tra enio pavone e i dipendenti dell’ara davanti al palazzo dell’emiciclo

Il 25 aprile 2025, Enio Pavone ha incontrato il rappresentante dell’ara e alcuni dipendenti davanti a Palazzo dell’Emiciclo, sede del consiglio regionale abruzzese. Il confronto ha offerto l’occasione per ascoltare in prima persona le problematiche concrete, tra cui ritardi nei pagamenti e riduzione di risorse per controlli e assistenza tecnica. Gli operatori dell’associazione hanno evidenziato come queste difficoltà rischiano di creare un impatto diretto sulle imprese zootecniche, sia sotto il profilo economico che organizzativo.

Durante l’incontro Pavone ha accolto le sollecitazioni dei lavoratori, portando all’attenzione del consiglio regionale il rischio di isolamento del settore. Ha invitato la giunta regionale a intervenire con urgenza, convocando un tavolo tecnico per individuare soluzioni finanziarie e riorganizzative, capaci di garantire la continuità dei servizi dell’ara.

I rischi per il settore zootecnico abruzzese e l’appello per un intervento regionale

Il comparto zootecnico in Abruzzo è da tempo sotto pressione, aggravato recentemente anche dallo scoppio di nuove emergenze sanitarie come la febbre catarrale degli ovini, nota come bluetongue. La fragilità dell’ara peggiora questa situazione perché l’ente rappresenta un punto di riferimento per il monitoraggio sanitario, l’assistenza tecnica e la promozione della produzione locale.

Gli allevatori abruzzesi, che costituiscono una parte importante dell’economia rurale e della tradizione gastronomica del territorio, rischiano di trovarsi sprovvisti di supporti fondamentali per mantenere la produttività. Enio Pavone ha promesso che il gruppo di Azione farà pressione sulla giunta regionale per sostenere misure immediate, finalizzate a scongiurare il collasso dell’ente regionale e salvaguardare l’intero tessuto zootecnico.

L’appello per un confronto aperto e operativo

L’appello si concentra sul bisogno di un confronto aperto e operativo che metta insieme istituzioni, rappresentanti degli allevatori e operatori dell’ara. Solo così sarà possibile trovare risposte concrete in tempi rapidi ed evitare che centinaia di aziende rimangano isolate o senza servizi essenziali.

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