Le borse europee hanno avviato la giornata con rialzi moderati, seguendo la direzione indicata dai future di wall street. La diminuzione delle tensioni in medio oriente ha alleggerito l’incertezza sui mercati, spostando però l’attenzione verso la scadenza del 9 luglio per i dazi americani, che rischia di riaccendere tensioni commerciali tra Stati uniti e partner internazionali. Nel frattempo il dollaro si è indebolito rispetto alle principali valute, spingendo l’euro sopra quota 1,17 e la sterlina stabile oltre 1,37 sul biglietto verde.
Andamento dei principali indici europei tra rialzi e settori contrastati
L’indice stoxx 600 ha guadagnato lo 0,2% nella prima parte della seduta, mantenendo un passo prudente ma positivo. I mercati di Francoforte e Madrid sono stati i più vivaci, rispettivamente +0,8% e +0,4%, mentre Londra e Parigi hanno limitato i rialzi allo 0,1%. La spinta è arrivata soprattutto dal comparto delle utility, cresciuto dello 0,7%, favorito dal calo del prezzo del gas che si è ridotto del 2% a 34,67 euro per megawattora. Nel settore difesa si è registrato un incremento del 1,3%, supportato dalle indicazioni di un aumento della spesa militare a livello nazionale. Anche banche e assicurazioni hanno visto acquisti contenuti, rispettivamente +0,3% e +0,4%.
Il petrolio resta stabile mentre l’energia e l’auto mostrano segni di debolezza
Nel settore energia il listino ha ceduto appena lo 0,1%, complice la sostanziale stabilità dei prezzi del petrolio. Il wti ha segnato un lieve calo dello 0,08% a 64,96 dollari al barile, mentre il brent si è mantenuto invariato a 67,69 dollari. Nel settore automobilistico si è invece registrato un ribasso dello 0,6%, mentre le azioni dei tecnologici hanno perso lo 0,3%. La debolezza in questi comparti riflette probabilmente l’incertezza sugli sviluppi economici globali, che permea ancora diversi investitori nonostante il miglioramento sul fronte geopolitico.
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Movimenti di mercato sui titoli di stato e metalli preziosi
I rendimenti sui titoli di stato europei hanno mostrato un moderato calo, con lo spread tra btp e bund stabile a 90 punti percentuali. Il decennale italiano si è attestato al 3,44%, mentre quello tedesco ha segnato il 2,54%. L’attenzione resta focalizzata sui movimenti dei tassi di interesse, anche in vista delle prossime mosse delle banche centrali. Sul mercato dei metalli preziosi, l’oro ha riportato un aumento dello 0,7%, raggiungendo quota 3.348 dollari l’oncia, un segnale di cautela da parte di chi cerca asset rifugio in un contesto incerto dipinto dalle guerre commerciali e da fattori geopolitici.
“La stabilità dell’oro indica una preferenza per asset meno volatili in un momento di incertezza globale”, commentano gli analisti.