Lavoratori del servizio appalto asl chieti a rischio licenziamento nonostante la proroga non formalizzata

Lavoratori del servizio appalto asl chieti a rischio licenziamento nonostante la proroga non formalizzata

L’appalto dei servizi di supporto della Asl a Chieti scade a maggio 2025, ma lettere di licenziamento inviate da Auriga creano tensione tra i lavoratori; Filcams chiede confronto urgente con la direzione Asl 02.
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L’appalto dei servizi di supporto della Asl di Chieti, in scadenza nel 2025, è al centro di tensioni per l’invio di lettere di licenziamento ai lavoratori, con rischi per la continuità dei servizi essenziali e la qualità dell’assistenza sanitaria locale. - Gaeta.it

L’appalto dei servizi di supporto della Asl a Chieti, in scadenza il 21 maggio 2025, ha sollevato forti preoccupazioni tra i lavoratori coinvolti. Nonostante la proroga non sia stata ancora formalizzata dalla nuova direzione strategica, l’azienda ha inviato lettere di licenziamento individuali con efficacia al termine di maggio. La situazione ha generato un clima di forte incertezza e tensione tra il personale, che opera in servizi essenziali per l’attività sanitaria della provincia.

Situazione attuale e invio delle lettere di licenziamento

Secondo Daniela Primiterra, segretaria generale della Filcams Chieti, la scadenza dell’appalto prevista per il 21 maggio 2025 non è stata ancora ufficialmente prorogata. Tuttavia, i lavoratori hanno ricevuto dalla cooperativa Auriga comunicazioni di licenziamento individuale con validità al 31 maggio. L’azienda avrebbe definito questa pratica una “formalità in attesa della proroga”, ma la segreteria sindacale ha contestato duramente il gesto, ritenendolo inaccettabile e fonte di crescente preoccupazione tra i dipendenti.

La Filcams ha intrapreso una battaglia legale contro questa scelta, chiedendo il ritiro delle lettere e ha attivato la procedura di raffreddamento e conciliazione presso la prefettura di Chieti. A questa iniziativa sono stati chiamati a partecipare anche i vertici della direzione strategica della Asl. La questione resta però sospesa, mentre i lavoratori vivono giorni di incertezza e tensione.

Impatto sulla qualità del servizio e sul personale coinvolto

I dipendenti interessati all’appalto svolgono compiti fondamentali, tra cui la gestione dei magazzini farmaceutici, il trasporto delle provette e l’economato. Questi ruoli supportano il funzionamento di numerosi reparti ospedalieri e garantiscono il regolare svolgimento delle attività sanitarie. L’incertezza legata alla prosecuzione o meno del contratto genera una pressione psicologica evidente, considerando l’impegno accumulato negli anni e la prospettiva di perdere il lavoro.

A giugno 2024 la precedente direzione generale della Asl provinciale aveva già ridotto le ore dedicate a questo appalto, creando difficoltà sia ai lavoratori sia al mantenimento di un servizio regolare. Ora, le lettere di licenziamento rischiano di aggravare ulteriormente questa situazione, mettendo a repentaglio l’operatività quotidiana di attività essenziali per l’ospedale e i suoi pazienti.

Mancate risposte e richieste di confronto con la direzione asl

La Filcams da mesi cerca un confronto con la nuova direzione strategica della Asl 02 per affrontare il tema del futuro dell’appalto e dei lavoratori. Finora nessuna risposta è arrivata, lasciando i dipendenti in balìa di un’incertezza che si fa sempre più pesante. La mancanza di dialogo alimenta tensioni e apre scenari preoccupanti per la stabilità del servizio.

Il sindacato insiste sulla necessità di avviare un confronto rapido e concreto, che possa chiarire la situazione e garantire la continuità del lavoro. L’assenza di un dialogo con la direzione strategica rischia di aggravare ulteriormente la condizione del personale e i servizi offerti alla sanità locale.

Rischi per la sanità abruzzese e effetti sui cittadini

L’attuale crisi legata all’appalto vede al centro i lavoratori che assicurano da anni il corretto funzionamento di servizi accessori ma indispensabili. La fragile condizione del sistema sanitario regionale, già sotto pressione, potrebbe vedersi ulteriormente compromessa se questi dipendenti dovessero perdere il lavoro o se i servizi subissero riduzioni importanti.

Le prestazioni sanitarie potrebbero soffrire di discontinuità, con effetti negativi anche per la popolazione del territorio. La gestione dei magazzini farmaceutici, il trasporto dei materiali di laboratorio e l’approvvigionamento economato sono attività che garantiscono il supporto indispensabile a medici e infermieri. Ogni interruzione o rallentamento rischia di peggiorare l’efficienza ospedaliera, incidendo anche sulla sicurezza dei pazienti.

La situazione resta in evoluzione, con il tempo che scorre da questo maggio 2025. La pressione dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali mira a ottenere risposte concrete e a scongiurare la perdita di posti di lavoro fondamentali per la sanità provinciale.

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