L’ospedale salesi di ancona ha ospitato un progetto dedicato a bambini e ragazzi affetti da tumori, con un’età tra i 5 e i 17 anni. Attraverso incontri e attività basate su strumenti tecnologici avanzati, si è cercato di rendere meno gravosa la degenza in ospedale, favorendo apprendimento e svago. Il programma ha coinvolto diverse realtà scientifiche e associative, puntando a ridurre l’isolamento e offrire stimoli educativi.
Il progetto edutainment4care: obiettivi e approccio innovativo
Tra il 7 maggio e il 25 giugno 2025, il dipartimento materno infantile dell’azienda ospedaliero universitaria delle marche ha ospitato il progetto edutainment4care. Questa iniziativa ha coinvolto nove giovani pazienti oncologici, divisi in 13 incontri complessivi. L’obiettivo era migliorare il tempo trascorso in ospedale introducendo attività di apprendimento ludico, basate sulle discipline steam .
Il progetto ha puntato a combattere l’isolamento sociale e l’interruzione scolastica che spesso accompagna la degenza prolungata. Attraverso l’uso di tecnologie all’avanguardia, i partecipanti potevano esplorare contenuti educativi in modo coinvolgente e interattivo, stimolando la loro curiosità e permettendo loro di sviluppare nuove competenze nonostante la condizione clinica.
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Gli incontri hanno avuto luogo in un contesto protetto e supportato da operatori specializzati, adattando ogni attività alle capacità e all’interesse di ogni singolo paziente. La scelta delle tecnologie ha tenuto conto dell’età e delle esigenze di bambini e adolescenti, così da favorire un’esperienza positiva e gratificante, non solo educativa ma anche di svago.
Collaborazione tra università, ospedale e imprese: una rete per l’innovazione
L’edutainment4care rappresenta un esempio di collaborazione tra istituzioni diverse. Il laboratorio di modellistica analisi e controllo dei sistemi dinamici del dipartimento di ingegneria dell’informazione dell’università politecnica delle marche ha sviluppato la piattaforma tecnologica utilizzata. Questa integra robotica educativa, intelligenza artificiale etica e contenuti steam.
Al progetto hanno contribuito anche la fondazione ospedale salesi ets e il distretto 108A lions club. Lo spin-off universitario ancybernetics e la pmi talent hanno fornito supporto tecnologico e metodologico, caratterizzando il progetto come un lavoro complesso e coordinato tra pubblico e privato.
Questa rete ha permesso di portare in ospedale strumentazioni avanzate pensate per la didattica interattiva e l’intrattenimento intelligente, senza perdere di vista il benessere psicologico dei piccoli pazienti. Il continuo confronto tra i protagonisti ha garantito un adattamento delle attività alle reali esigenze del contesto ospedaliero e dei partecipanti.
Reazioni dei piccoli pazienti e mantenimento delle attività
Nonostante l’età variegata e i diversi livelli di conoscenza precedente, i bambini e i ragazzi coinvolti hanno mostrato interesse e crescente autonomia nell’uso della piattaforma tecnologica. Il confronto con strumenti innovativi, unito al supporto degli operatori, ha stimolato nuove modalità di apprendimento e momenti di svago.
I kit utilizzati sono rimasti disponibili nella sala giochi dell’ospedale salesi per futuri utilizzi. In questo modo, anche chi non aveva partecipato direttamente al progetto potrà approfittare delle risorse messe a disposizione. I professionisti presenti garantiscono l’assistenza necessaria per condurre attività adeguate al livello di ciascun ragazzo.
Il primo utilizzo, quindi, si è trasformato in una presenza stabile all’interno della struttura, che continuerà a offrire momenti di relax stimolante e apprendimento per i pazienti in degenza, specialmente quelli oncologici che affrontano un percorso lungo e complesso.
Valori umani e risultati nella qualità della vita
I principali responsabili del progetto hanno sottolineato come questa iniziativa non riguardi solo l’aspetto tecnologico, ma anche quello umano. Cinzia Cocco, presidente della fondazione ospedale salesi ets, ha messo in luce l’impatto positivo delle tecnologie sul benessere psicologico dei pazienti bambini. “L’uso di strumenti integrati ha contribuito a rendere meno difficile il ricovero e a ridurre la sensazione di isolamento.”
Marco Candela, past-governatore lions distretto 108A, ha espresso il desiderio che il progetto possa attenuare, con il tempo, il ricordo doloroso della malattia per ogni bambino coinvolto. Ha evidenziato il valore simbolico attribuito ai piccoli pazienti come “guerrieri in una sfida vinta, grazie anche al supporto ricevuto durante la degenza.”
Dal punto di vista medico e assistenziale, la dottoressa Paola Coccia, responsabile di oncoematologia pediatrica al salesi, ha ringraziato tutti i protagonisti e gli operatori che si sono impegnati nel progetto. “Il loro lavoro ha contribuito a creare un sentimento di fiducia e di accoglienza, fondamentale per la serenità dei bambini e delle loro famiglie.”
L’esperienza condotta al salesi dimostra come la tecnologia possa essere uno strumento concreto in grado di migliorare condizioni difficili e aggiunge una nuova prospettiva all’assistenza tradizionale. Stare accanto ai piccoli malati con metodologie all’avanguardia e attenzione al lato emotivo cambia, di fatto, il volto della cura pediatrica.