Roma mette in campo nuove regole per affrontare il caldo afoso che ormai da giorni mette a dura prova chi lavora all’aperto. La città segue lo stesso percorso intrapreso da altre regioni italiane, inserendo divieti e raccomandazioni per ridurre i rischi legati alle alte temperature. L’obiettivo è tutelare soprattutto gli operai del settore agricolo, edile e florovivaistico, esposti al sole nelle ore peggiori della giornata.
La direttiva del sindaco per la sicurezza sul lavoro in condizioni di caldo
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha firmato una direttiva che va ad ampliare l’ordinanza regionale già in vigore. L’ordinanza vieta il lavoro all’aperto, nelle ore centrali più calde, dalle 12.30 alle 16, nei comparti agricolo, florovivaistico, edile e delle cave, in occasione delle giornate di caldo intenso. Questa misura si inserisce nel rispetto del recente Protocollo quadro sottoscritto dal Ministero del Lavoro, che punta a contenere i rischi derivanti dalle emergenze climatiche nei luoghi di lavoro.
Misure pratiche e raccomandazioni
La direttiva del sindaco punta anche a garantire la più ampia diffusione di queste regole, accompagnandole con indicazioni pratiche per i datori di lavoro e i lavoratori. Si raccomanda un’idratazione continua, la riprogrammazione degli orari per evitare le ore più calde e la fornitura di strumenti utili come nebulizzatori per rinfrescare l’aria. In più, il documento prevede la creazione di spazi ombreggiati, come tende, dove poter sostare per brevi pause. Queste precauzioni sono pensate per affrontare le attività più faticose e a contatto diretto con il sole.
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Il contesto regionale e l’impegno di roma capitale sul tema
Il Lazio, insieme ad altre regioni, ha adottato negli ultimi mesi diversi provvedimenti per mitigare l’impatto del caldo sulle condizioni lavorative, in particolare nei settori più a rischio. Roma Capitale ha deciso di intervenire in maniera più mirata e incisiva proprio ora, con l’estate che pesa sull’attività di migliaia di lavoratori all’aperto. L’ordinanza sindacale n. 74, emessa il 16 maggio 2025, è già stata un primo passo per inserire nelle politiche cittadine regole di prevenzione per le ondate di calore.
Attenzione speciale per il giubileo
Questa attenzione è cresciuta anche guardando agli eventi in programma, come il Giubileo, che richiede un’organizzazione attenta delle attività sul territorio. Il rischio rappresentato dal caldo estremo si è dimostrato concreto e urgente da affrontare con misure reali, più che con raccomandazioni generiche. Roma fa così un passo avanti, cercando di proteggere chi lavora in condizioni difficili e di sensibilizzare aziende e stakeholder sulla necessità di nuovi comportamenti.
L’incontro in campidoglio per discutere un accordo per i lavoratori
Il 9 luglio 2025, a Palazzo Senatorio, è stata convocata una riunione importante, cui hanno partecipato rappresentanti sindacali e istituzionali. Il direttore generale di Roma Capitale, Albino Ruberti, insieme agli assessori Claudia Pratelli e Ornella Segnalini , ha aperto il confronto per valutare un possibile accordo attuativo. Questo accordo deriverebbe dal Protocollo ministeriale e servirebbe a rafforzare le misure già previste contro i rischi derivanti dalle temperature elevate.
Chiarire e definire azioni concrete
Lo scopo principale è chiarire e definire azioni concrete da mettere in campo dal punto di vista normativo e operativo. Si vogliono fissare criteri certi per la tutela dei lavoratori esposti a fatica fisica intensa e sole diretto, specie nelle ore più calde della giornata. Ogni parte dovrà definire compiti e responsabilità, così da evitare rischi e incidenti da stress termico. L’incontro è stato un momento di confronto fondamentale per dare seguito alle iniziative e monitorare la situazione in un’estate segnata da temperature fuori dalla norma.