L’assemblea oiv in moldavia approva una risoluzione chiave contro la flavescenza dorata delle viti

L’assemblea oiv in moldavia approva una risoluzione chiave contro la flavescenza dorata delle viti

L’Organizzazione internazionale della vigna e del vino adotta una risoluzione in Moldavia per combattere la flavescenza dorata, con l’Italia protagonista nel guidare strategie di prevenzione e controllo a livello europeo.
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L’Organizzazione internazionale della vigna e del vino ha adottato in Moldavia una risoluzione per combattere la flavescenza dorata, con l’Italia protagonista nel guidare strategie di prevenzione e controllo per tutelare il settore vitivinicolo europeo. - Gaeta.it

L’assemblea generale dell’Organizzazione internazionale della vigna e del vino , riunita in Moldavia il 20 giugno 2025, ha adottato una risoluzione decisiva per contrastare la flavescenza dorata, malattia grave che minaccia le vigne in molte regioni europee. Questa decisione segna un passo importante nel supporto alle produzioni vitivinicole, sottolineando il ruolo cruciale dell’Italia, membro fondatore dell’ente, nel guidare strategie di prevenzione e controllo a livello globale.

La delegazione italiana e il suo ruolo decisivo all’assemblea oiv

L’Italia ha svolto un ruolo centrale durante l’assemblea, portando avanti un lavoro di qualità riconosciuto da tutto il consesso internazionale. La delegazione italiana ha condiviso dati, esperienze e strategie tese a creare un’azione integrata contro la flavescenza dorata, malattia che attacca la pianta di vite causando danni irreversibili alla produzione di uva. Tra i punti chiave proposti c’è un approccio che combina prevenzione, controllo e monitoraggio continuo delle colture.

L’intervento del senatore de carlo

L’intervento del senatore Luca De Carlo, presidente della IX Commissione del Senato dedicata all’agricoltura, ha messo in luce come l’azione italiana abbia favorito un consenso largamente condiviso. De Carlo ha evidenziato il passato di cooperazione che lega l’Italia all’OIV, essendo tra le nazioni fondatrici, e ha posto l’accento sull’importanza di combinare tradizione e innovazione nel sistema agricolo vitivinicolo. L’obiettivo è garantire produzioni non solo più elevate, ma anche qualitativamente migliori, per proteggere gli agricoltori e le filiere coinvolte.

Flavescenza dorata: minaccia per le vigne e misure di intervento adottate

La flavescenza dorata, trasmessa da insetti vettori come lo Scaphoideus titanus, si diffonde rapidamente nelle coltivazioni di vite e provoca un forte deterioramento della qualità del raccolto. Si manifesta con ingiallimenti fogliari, arresto della crescita e spesso porta alla morte della pianta nel giro di pochi anni. Da qui la necessità di un’azione coordinata tra paesi produttori, per evitare un danno irreversibile all’intero settore vitivinicolo, fondamentale per molti territori in Europa.

Le strategie concordate

Le misure concordate puntano soprattutto sulla prevenzione tramite monitoraggio fitosanitario, limitazione del vettore e rimozione delle piante infette. Si prevede un aggiornamento continuo dei protocolli d’intervento e una rete internazionale di sorveglianza che coinvolge enti di ricerca, agricoltori e autorità pubbliche. L’Italia, con le sue tradizioni vitivinicole e la lunga esperienza nella gestione della flavescenza, ha portato sul tavolo l’importanza di un approccio scientifico e condiviso.

Impatti per il futuro dell’agricoltura vitivinicola e la sfida della qualità

Con l’approvazione della risoluzione OIV, si apre una nuova fase per la lotta alla flavescenza dorata che avrà conseguenze dirette su coltivazioni, filiere e mercati. I produttori dovranno adottare pratiche più rigorose e partecipare a sistemi di controllo costanti. La ricerca svolgerà un ruolo fondamentale, con investimenti su nuovi metodi di difesa e strumenti diagnostici più precisi, per intervenire tempestivamente.

Il senatore De Carlo ha ricordato che il motto “produrre di più e meglio” non rappresenta più solo un obiettivo nazionale ma una linea condivisa a livello internazionale, grazie al contributo italiano. Le produzioni vitivinicole dovranno bilanciare tradizione e innovazione per restare competitive, proteggendo al tempo stesso i territori e le biodiversità locali. La risoluzione OIV in Moldavia segna quindi un momento cruciale per il futuro del settore, chiamando i Paesi membri a un impegno forte e continuato contro la malattia.

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