L’Archivio di Stato di Latina cambia sede e si prepara a trasferirsi nell’edificio storico dell’ex fondazione Teti, situato in via Duca del Mare. La decisione è stata ufficializzata durante un incontro pubblico che ha coinvolto le autorità locali e nazionali, segnando una svolta nella valorizzazione del centro storico cittadino e inserendosi in un più ampio progetto di recupero urbano e culturale. Il percorso per la nuova sistemazione comprende opere di restauro e un impegno condiviso tra Comune, Ministero della Cultura e Agenzia del Demanio.
Il palazzo ex teti diventa la sede dell’archivio di stato: dettagli sul progetto di recupero
Il Comune di Latina ha scelto la struttura dell’ex fondazione Teti come nuova sede di rappresentanza per l’Archivio di Stato. L’edificio si trova nel cuore del centro storico, lungo via Duca del Mare, e verrà sottoposto a un accurato restauro per ospitare uffici, sale di consultazione e spazi aperti al pubblico. L’intervento di recupero ha lo scopo di ridare vita a uno spazio storico spesso trascurato, integrandolo nel tessuto culturale cittadino.
La sindaca Matilde Celentano ha illustrato come questo trasferimento risponda a una strategia più ampia che punta a rilanciare il centro di Latina, trasformandolo in un punto di riferimento per la cultura e i servizi pubblici. L’ex Teti non sarà solo un edificio funzionale, ma testimonierà un ritorno a funzioni civiche e culturali nel cuore della città. La sua ristrutturazione permetterà di conservare e valorizzare gli aspetti architettonici legati al Novecento, rispettando la normativa nazionale sul Centenario.
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Nuova vita per il centro storico di latina: iniziative e interventi in corso
L’operazione che coinvolge l’Archivio di Stato si inserisce in una serie di progetti volti a recuperare e riqualificare il centro storico di Latina. Tra questi, la trasformazione dell’ex Banca d’Italia in sede universitaria grazie a un accordo con l’Università la Sapienza di Roma. Il Comune ha in programma la sistemazione del parco Falcone e Borsellino, un’area verde di circa cinque ettari ubicata nel centro urbano, con fondi del Pnrr.
Altri interventi riguardano il ripristino di spazi di proprietà pubblica come la sede della Camera di Commercio in via Diaz, un immobile chiuso da anni, e l’avvio di lavori per la ristrutturazione del mercato annonario e la riqualificazione di piazza San Benedetto. L’architetto Alfonso Femia è stato incaricato per il progetto di riqualificazione urbanistica, indicato per restituire attrattività ai luoghi centrali della città. L’obiettivo è creare un centro vivo, in cui luoghi storici siano in funzione della comunità e ospitino attività culturali e amministrative.
Il valore storico dell’edificio ex teti e il suo ruolo nel piano città degli immobili pubblici
L’edificio che ospiterà l’Archivio di Stato ha una storia particolare. Nato come sede della Società Telefonica Tirrena, uno dei primi concessionari del servizio telefonico italiano con uffici anche a Latina, nel tempo ha ospitato una scuola elementare storica e più recentemente sono stati dislocati uffici comunali. Questi passaggi hanno segnato l’evoluzione funzionale di un palazzo che oggi torna a un ruolo pubblico e culturale di primo piano.
La direttrice dell’Agenzia del Demanio Alessandra Dal Verme ha sottolineato l’importanza della collaborazione con il Comune di Latina per costruire un Piano Città dedicato agli immobili pubblici. Attraverso questa mappatura e il recupero degli edifici abbandonati o sottoutilizzati si cerca di dare nuova vita a spazi appartenenti al patrimonio pubblico. In questo modo, si concilia la tutela della memoria storica con le esigenze urbane contemporanee, migliorando la fruibilità degli spazi per i cittadini e offrendo nuove opportunità.
Investimenti e impatto territoriale: il ruolo del ministero della cultura nel progetto di latina
L’intervento sull’edificio ex Teti prevede una spesa di circa quattro milioni di euro, risorse destinate non solo al recupero dell’immobile, ma anche al potenziamento delle attività archivistiche nella città. Il direttore generale degli Archivi del Ministero della Cultura, Antonio Tarasco, ha evidenziato come questo investimento sia parte di una serie di interventi più ampi distribuiti nella regione Lazio e su tutto il territorio nazionale.
Nel Lazio, in particolare, sono stati destinati 42 milioni di euro a opere di ristrutturazione di sedi archivistiche, cifra che rappresenta oltre la metà degli stanziamenti totali in Italia per questa categoria di interventi. L’intervento su Latina si inserisce in questo contesto, confermando l’attenzione istituzionale verso la tutela e la valorizzazione del patrimonio documentale e architettonico. Il trasferimento dell’Archivio di Stato nel centro storico assume così anche un valore simbolico che unisce difesa del passato e apertura verso nuovi usi pubblici.