L’archivio di stato dell’aquila presenta “architetture possibili” al festival degli archivi 2025

L’archivio di stato dell’aquila presenta “architetture possibili” al festival degli archivi 2025

L’Aquila ospita il festival degli archivi 2025 con l’Archivio di stato dell’Aquila che presenta “architetture possibili”, una mostra virtuale e video su progetti urbanistici mai realizzati per riflettere sul futuro della città.
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L’Aquila partecipa al Festival degli Archivi 2025 con una mostra virtuale e video che esplorano progetti urbanistici mai realizzati, valorizzando la memoria storica e riflettendo sul futuro della città. - Gaeta.it

L’Aquila si prepara a ospitare un evento culturale legato alla valorizzazione e scoperta della propria memoria storica. L’Archivio di stato dell’Aquila partecipa al festival degli archivi 2025 con una proposta che mira a esplorare la città attraverso progetti architettonici mai realizzati. L’iniziativa rientra nel tema “dalla parte del futuro” e si sviluppa in una mostra virtuale e in due video che raccontano aspetti poco noti del territorio e del patrimonio archivistico locale.

Il festival degli archivi e il tema “dalla parte del futuro”

Archivissima, festival che coinvolge archivi di enti pubblici, privati e associazioni ecclesiastiche, promuove ogni anno iniziative volte a far conoscere materiali conservati spesso lontani dalla vista del pubblico. Nel 2025 il filo conduttore scelto dagli organizzatori è “dalla parte del futuro”, un argomento che invita a considerare gli archivi non solo come custodi del passato ma anche come scrigni di idee legate a futuri immaginati. In questo senso, ci si concentra su progetti e ipotesi rimasti sulla carta che avrebbero potuto trasformare città e comunità.

L’Archivio di stato dell’Aquila aderisce al festival con un racconto inedito della città attraverso modelli alternativi immaginati per l’urbanistica locale. I materiali selezionati affrontano proprio la dimensione del non realizzato ma possibile, mettendo in luce scelte e visioni che non hanno trovato applicazione ma che rappresentano esempi importanti per riflettere sulle trasformazioni urbane.

La mostra virtuale “architetture possibili”: immaginare la città diversa

Il fulcro dell’appuntamento è la mostra virtuale intitolata “architetture possibili”, che raccoglie immagini e video di progetti di edilizia pubblica e privata dallo sviluppo non concretizzato. Questo archivio digitale restituisce una panoramica di modelli urbanistici proposti, esprimendo un quadro alternativo di come L’Aquila avrebbe potuto apparire. I visitatori possono così confrontare l’attuale conformazione della città con quelle visioni rimaste ferme nei programmi originari.

Questi progetti, provenienti da diverse epoche, offrono spunti per comprendere i processi decisionali che hanno condizionato il tessuto urbano e la struttura architettonica cittadina. Vengono evidenziate scelte progettuali poi scartate o abbandonate, restituendo un patrimonio culturale spesso ignorato. Il video della mostra funziona come un viaggio ideale nel tempo, alternando immagini di repertorio e ricostruzioni, con l’obiettivo di avvicinare il pubblico ai contenuti storici senza necessità di recarsi fisicamente all’Archivio.

L’appuntamento del 6 giugno nel centro storico dell’aquila

L’appuntamento principale della rassegna è previsto per il 6 giugno, alle 18,30, presso la fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre, nel palazzo Cappa Cappelli a corso Vittorio Emanuele II, 23. La scelta di spostare l’evento dal nucleo industriale, dove è situato l’Archivio di stato dall’aprile 2009 a causa del sisma, al cuore del centro storico, vuole trasmettere un messaggio di avvicinamento e restituzione della cultura alla città.

Nel corso della serata sarà proiettato il video “architetture possibili” legato alla mostra virtuale. Sarà presentato anche il video racconto “L’Archivio di stato dell’Aquila. viaggio nella storia e nei documenti”, diretto dal regista Francesco Paolucci grazie a fondi PNRR. Questo filmato illustra la missione dell’Archivio e il patrimonio custodito, con l’intento di stimolare la conoscenza di un’istituzione fondamentale per la conservazione della memoria cittadina.

Alla presentazione assisteranno Francesco Paolucci, autore e regista, e l’attrice Tiziana Gioia, coinvolta nella narrazione del video. L’evento invita a riflettere sul ruolo dell’archivio come luogo vivo, capace di raccontare il passato e ipotizzare futuri diversi per L’Aquila.

L’importanza della memoria storica per la città dell’aquila

Il sisma del 6 aprile 2009 ha segnato profondamente L’Aquila, impedendo per anni il normale svolgimento di attività culturali e costringendo istituzioni come l’Archivio di stato a operare fuori dal centro storico. L’iniziativa del festival segna un passo importante per riportare la cultura nel cuore della città e stimolare l’interesse sulle tracce storiche conservate.

Mettendo in mostra i progetti non concretizzati, l’Archivio offre un’occasione di confronto con scelte urbanistiche e architettoniche passate. Questi esempi aiutano a comprendere la complessità dello sviluppo cittadino e alimentano un dibattito sulle possibilità ancora aperte per L’Aquila. Lo spazio pubblico diventa così uno strumento per ricostruire non solo fisicamente ma anche culturalmente il tessuto urbano.

Ogni documento, ogni progetto inedito, contribuisce a tracciare un profilo della città che si è scontrata con imprevisti ma che continua a cercare strade per il riscatto urbano e sociale. L’iniziativa del 6 giugno rappresenta una tappa in questa direzione, favorendo il dialogo tra passato e futuro e aprendo una finestra sulle possibilità rimaste non scelte.

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