L’aquila, problemi nella riqualificazione di viale della Croce Rossa: fondi spesi male e progetto bloccato

L’aquila, problemi nella riqualificazione di viale della Croce Rossa: fondi spesi male e progetto bloccato

La riqualificazione di viale della Croce Rossa a l’Aquila è bloccata da ritardi, gestione controversa e dubbi sull’uso dei fondi pubblici; la consigliera Pezzopane chiede verifiche alla Corte dei Conti.
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Il progetto di riqualificazione di viale della Croce Rossa a L’Aquila è bloccato da anni tra ritardi, gestione controversa dei fondi pubblici e mancanza di trasparenza, con indagini in corso sulla destinazione dei finanziamenti. - Gaeta.it

La riqualificazione di viale della Croce Rossa a l’Aquila, area importante per la città, si trova in una fase critica. Il progetto, finanziato con fondi pubblici di rilievo, è fermo da tempo e la gestione delle risorse ha sollevato dubbi negli ambienti politici cittadini. Sono emerse accuse di uso scorretto dei finanziamenti e ritardi nell’esecuzione dei lavori, con ripercussioni sullo sviluppo urbano locale e la qualità della vita degli abitanti.

Gestione del progetto e criticità amministrative

La gestione del progetto dopo il passaggio al centrodestra, che guida l’amministrazione cittadina attuale, ha registrato rallentamenti e scelte controverse. Secondo la consigliera PD Stefania Pezzopane, firmataria di un’interrogazione recentissima, la maggioranza avrebbe abbandonato il piano iniziale per adottare una soluzione più limitata e meno impattante.

Il parcheggio previsto è stato ridimensionato a 150 posti, mentre alcune scadenze vincolanti sono state fatte decadere, causando la necessità di riprendere l’iter burocratico dall’inizio a partire dal 2017. Nel frattempo sono stati affidati incarichi professionali e consulenze, ma non è chiaro quale sia l’avanzamento effettivo dei lavori. Le risposte della giunta non avrebbero chiarito tali dettagli, lasciando scorgere una mancanza di trasparenza.

Il fatto che il progetto originario sia stato sostituito da una versione alterata, senza un confronto aperto con la Sovrintendenza per i beni culturali, ha alimentato ulteriormente le tensioni. L’ente ha manifestato perplessità soprattutto rispetto alle modifiche introdotte dalla giunta Biondi, che avrebbe ignorato la proposta precedente per mettere mano a un progetto personale, mantenendo però i finanziamenti previsti inizialmente.

Il piano di recupero urbano e i finanziamenti stanziati

Il piano di recupero urbano per viale della Croce Rossa, promosso dall’amministrazione di centrosinistra guidata dall’ex sindaco Cialente, puntava a risolvere criticità importanti nella zona. Il progetto includeva la realizzazione di un parco urbano attiguo alle mura storiche e un parcheggio interrato multipiano da 390 posti, con un sistema meccanizzato di risalita destinato anche a studenti e personale del polo universitario nelle vicinanze.

Nel 2012, con la delibera CIPE 135, furono stanziati 10 milioni di euro a sostegno dell’iniziativa. Fu sottoscritto un accordo di programma con la Provincia dell’Aquila, con l’obiettivo di dare avvio ai lavori entro tempi certi. Questi fondi rappresentavano una parte significativa degli investimenti previsti per la riqualificazione, con un impatto atteso sulla mobilità e sull’accessibilità nella zona.

Nonostante i presupposti, da allora il progetto non ha visto realizzazioni concrete, e dal totale stanziato sarebbero rimasti circa 3 milioni in cassa. Le risorse residue appaiono insufficienti e non rispondono agli investimenti promessi, aprendo interrogativi sulla loro destinazione nel corso degli ultimi anni.

Difficoltà nella realizzazione e problemi di coordinamento

L’approccio della giunta attuale nel portare avanti il progetto ha mostrato difficoltà anche nell’ambito tecnico-organizzativo. La scelta di realizzare i lavori in due fasi distinte solleva domande circa la procedura di gara, poiché in sede di interrogazione la consigliera Pezzopane ha chiesto se sia legittimo procedere con due appalti separati per la stessa opera. Non è emersa una risposta che chiarisca questo punto.

Il ritardo nella concertazione con la Sovrintendenza è un ulteriore elemento problematico. L’ente ha segnalato criticità non rispetto al progetto originale del 2016, ma proprio alle rielaborazioni successive introdotte dalla giunta Biondi. Questa mancanza di dialogo ha rallentato l’intero processo, facendo slittare le tempistiche di realizzazione.

Sul campo, questi intoppi si traducono in una ricaduta negativa per la zona di viale della Croce Rossa, che resta circondata da problemi di traffico e carenza di spazi verdi. La mancata attuazione del progetto nuoce alle esigenze dei cittadini e dell’università, che avrebbero bisogno di soluzioni efficaci e concrete.

I dubbi sui fondi e l’intervento della corte dei conti

Oltre ai problemi tecnici e amministrativi, l’attenzione si concentra ora sulle risorse finanziarie. La consigliera Pezzopane ha annunciato che verrà inviata alla Corte dei Conti tutta la documentazione relativa all’impiego dei fondi stanziati, per avviare approfondimenti sul reale utilizzo degli importi messi a disposizione.

Secondo le accuse mosse, dal totale di 10 milioni disponibili sono rimasti solo 3 milioni nel bilancio del progetto. Il resto sarebbe stato destinato ad altri usi, non collegati alla riqualificazione dell’area. Questo spostamento avrebbe permesso di coprire altre necessità dell’amministrazione, ma a scapito di un piano considerato strategico per la città.

La richiesta formale alla magistratura contabile punta dunque a far luce sul percorso seguito da questa somma e a verificare se siano stati rispettati i vincoli imposti dagli accordi e dalla normativa. Tale passo segnala il clima di sfiducia attorno all’operato della giunta in carica e accende i riflettori su un tema cruciale per la città.

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