Alla struttura ospedaliera San Salvatore dell’Aquila è stato consegnato oggi un sistema avanzato per il monitoraggio dei parametri vitali nella sala parto. L’apparecchio, donato dal Lions club L’aquila, ha come obiettivo principale il controllo continuo delle condizioni delle madri durante il travaglio, garantendo un supporto concreto per eventuali esigenze di trasferimento in sala operatoria. Questo intervento arriva a rafforzare l’assistenza al parto nel territorio, offrendo strumenti più precisi e sicuri in un momento delicato come la nascita.
La donazione del lions club e il suo significato per la sala parto
Questa mattina, nell’aula Dal Brollo dell’ospedale, è stato presentato il gesto concreto del Lions club L’aquila che ha scelto di mettere a disposizione un sistema tecnologico di monitoraggio. La presidente del club, Roberta Spaziani, ha sottolineato come questa donazione rappresenti un contributo importante a sostegno dei reparti che affrontano con impegno le sfide quotidiane legate al parto. Secondo Spaziani, l’obiettivo è sostenere chi lavora per assicurare alla donna dignità e sicurezza in uno dei momenti più delicati della vita.
Il dispositivo consegnato consente di tenere sotto controllo in tempo reale i parametri vitali della madre durante il travaglio. In caso di complicazioni o necessità di interventi più invasivi, il sistema facilita il trasferimento rapido e sicuro verso la sala operatoria. In questo modo si migliora la capacità del personale sanitario di intervenire tempestivamente, riducendo i rischi per madre e bambino.
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La sala parto del San Salvatore può così avvalersi di una dotazione tecnologica che rafforza la sicurezza e permette una gestione più precisa del processo nascita. Un team medico competente, già impegnato da anni nei servizi di emergenza e anestesia, potrà sfruttare questo strumento per monitorare costantemente condizioni che possono evolvere rapidamente.
Il ruolo del servizio di partoanalgesia e i progressi al san salvatore
Durante l’evento, il professor Franco Marinangeli, direttore del dipartimento di emergenza e dell’unità operativa complessa di anestesia e rianimazione della ASL 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila, ha illustrato i risultati raggiunti con la partoanalgesia. Dal novembre 2023, infatti, il servizio garantisce l’epidurale gratuita per le donne in travaglio, attiva 24 ore su 24.
Marinangeli ha evidenziato come questo servizio offra un supporto concreto per affrontare il parto con serenità, rispettando la storia e i vissuti emotivi della donna. La partoanalgesia rappresenta un punto di riferimento nella regione grazie a un lavoro coordinato tra anestesisti, ginecologi, ostetriche e neonatologi. L’attenzione si concentra non solo sulla gestione del dolore ma anche sul confort generale della madre.
Nel corso degli ultimi anni il servizio si è sviluppato così da coprire tutte le esigenze delle partorienti. Un ambulatorio dedicato, attivo sin dal 2019, ha seguito oltre 400 donne dal 2023 a oggi, offrendo valutazioni e trattamenti preventivi. Le procedure di analgesia effettuate nel 2024 sono state 179 su 724 parti, mentre nel 2025 si contano 82 su 285 parti, cifre che seguono l’andamento del calo demografico segnalato dall’ISTAT.
Questo modello multidisciplinare mette al centro la figura dell’anestesista-rianimatore. Il suo compito non si limita al controllo del dolore ma si estende alla garanzia di sicurezza durante il percorso nascita, con particolare attenzione ai casi più complessi. Questo approccio contribuisce ad alzare gli standard dell’assistenza per madre e bambino.
I protagonisti dell’incontro e le prospettive future per l’ospedale
Alla presentazione hanno preso parte figure chiave dell’ospedale San Salvatore e della comunità accademica. La dottoressa Giovanna Micolucci, direttrice del presidio ospedaliero, ha evidenziato l’importanza di dotare la struttura di strumenti capaci di affiancare il personale sanitario nel fornire cure più vicine ai bisogni delle persone.
Il dottor Gabriele Iagnemma, responsabile del reparto di ginecologia e ostetricia, ha ribadito l’impegno nella cura delle donne in gravidanza, evidenziando come la nuova attrezzatura possa integrare le pratiche già consolidate nei reparti. La dottoressa Sandra Di Fabio, a capo del dipartimento materno infantile, ha ricordato l’importanza di procedere con un approccio sempre più attento e personalizzato nel percorso nascita.
La professoressa Anna Maria Cimini, dell’Università dell’Aquila, ha portato la prospettiva della ricerca e dell’alta formazione in ambito medico, sottolineando come la collaborazione tra ospedale e ateneo favorisca la diffusione di professionalità qualificate sul territorio.
L’arrivo di questa nuova strumentazione segna un passo avanti nel percorso di miglioramento continuo dell’ospedale San Salvatore, confermando la volontà di rendere la struttura più efficiente e sensibile alle esigenze delle famiglie aquilane. Il lavoro quotidiano degli operatori sanitari, in stretta collaborazione con realtà associative come il Lions club, contribuisce a fare dell’ospedale un luogo di cura e attenzione per tutti.