L’Aquila celebra Mario Magnotta con un murale gigante: un omaggio all’icona degli scherzi telefonici

Le28099Aquila Celebra Mario Magnott

Murale gigante a L’Aquila in omaggio a Mario Magnotta, re degli scherzi telefonici. - Gaeta.it

Laura Rossi

17 Settembre 2025

A L’Aquila, davanti al polo scolastico di Colle Sapone, è stato svelato un murale enorme dedicato a Mario Magnotta. L’opera, lunga 8 metri e alta più di 4, ritrae il bidello diventato famoso per uno degli scherzi telefonici più celebri d’Italia. Il murale, che si affaccia sull’ex Istituto tecnico commerciale ‘Luigi Rendina’, vuole ricordare Magnotta come simbolo di ironia e resilienza popolare. Il suo volto, accompagnato dalla scritta “Dedicato a tutti i semplici cittadini”, richiama una storia che ha segnato la cultura italiana degli anni ’80.

Lo scherzo che ha fatto la storia

Mario Magnotta lavorò per anni come bidello proprio all’Istituto ‘Luigi Rendina’, ora parte del polo scolastico dove è stato dipinto il murale. La scelta del luogo non è casuale: è un omaggio diretto al suo legame con la scuola. Nel 1987, dopo la separazione dalla moglie, che si portò via una lavatrice San Giorgio, due suoi ex studenti, Antonello De Dominicis e Maurizio Videtta, iniziarono a chiamarlo con scherzi telefonici ispirati a quella vicenda.

I due si finge­rono dirigenti e dipendenti di una ditta coinvolta nella questione della lavatrice, sommergendo Magnotta di contratti immaginari e clausole assurde, creando situazioni sempre più surreali e divertenti. Il momento clou arrivò il 16 settembre, oggi conosciuto come il ‘Magnotta Day’: un falso commerciante accusò Magnotta di avergli rubato l’esclusiva commerciale, scatenando la risposta cult “mi iscrivo ai terroristi”. La registrazione di quella telefonata fece il giro d’Italia, diffondendosi migliaia di volte, ben prima dell’era di internet e social media.

L’inaugurazione: tra ricordi e istituzioni

Il murale è opera dell’artista aquilano Daniele Gottastia, che ha voluto tenere viva la memoria di Magnotta come personaggio popolare capace di ribellarsi con ironia alle ingiustizie. All’inaugurazione hanno partecipato molte figure importanti della città: il sindaco Pierluigi Biondi, Romina Magnotta, figlia di Mario, gli autori degli scherzi e il regista Alessio De Leonardis, che sta lavorando al docufilm ‘Semplice cliente’ dedicato proprio a questa storia.

Durante la cerimonia il sindaco ha definito Magnotta un “combattente gentile”, capace di rispondere con intelligenza e calma in un mondo dominato da messaggi aggressivi. De Dominicis ha ricordato come le cassette con le registrazioni girassero di mano in mano, alimentando la fama degli scherzi. Videtta ha lanciato un appello: preservare la casa di Magnotta trasformandola in museo, per conservare il valore culturale legato alla sua figura. L’evento ha sottolineato quanto Mario Magnotta abbia portato gioia anche in momenti difficili, offrendo una sorta di terapia collettiva attraverso il sorriso.

Un simbolo per la città e i suoi cittadini

Il murale occupa una parete enorme, dominata da una maxi banconota da 480.000 lire, un richiamo scherzoso al prezzo della lavatrice che fece scattare tutto. Il volto di Magnotta, grande e ben visibile, insieme alla scritta “a tutti i semplici cittadini”, allarga il significato del ricordo. L’opera celebra la forza della semplicità e il coraggio di chi non si lascia schiacciare dalla burocrazia o dalla prepotenza. Passando davanti al polo scolastico, chiunque può fermarsi a ricordare la storia di un uomo comune diventato una vera icona popolare.

Si racconta che nei sotterranei della scuola ci fosse un piccolo appartamento, quasi grande quanto il murale, dove Magnotta trovava rifugio in certi momenti. Questo dettaglio più intimo arricchisce il legame tra l’uomo e il luogo. Il murale porta anche un messaggio alle nuove generazioni: la storia di Magnotta parla di ironia, ingegno e resistenza, senza bisogno di parole complicate o grandi scenari.

Questa nuova opera entra nel cuore della città come un segno visibile e duraturo, capace di tenere viva una pagina unica della cultura popolare. Ora l’attenzione di aquilani e visitatori è tutta su questo tributo a un uomo semplice che è diventato simbolo di un’epoca e di un modo di far ridere che ha attraversato decenni.