L’aquila ha adottato il piano quadro tratturi , un documento che mancava da decenni e che definisce regole precise per la gestione e la salvaguardia delle aree tratturali comunali. Questo strumento torna a regolamentare interventi e conservazione di terreni agricoli e zone che attraversano la città, grazie a un percorso durato mesi e al confronto pubblico delle parti interessate.
La svolta del consiglio comunale e il ruolo dell’assessore De Santis
Il consiglio comunale di L’aquila ha votato la mattina del 25 febbraio 2025 per dare il via libera al nuovo piano quadro tratturi, dopo un iter che durava da almeno quarant’anni. L’assessore alle politiche urbanistiche, edilizia e pianificazione, Francesco De Santis, ha sottolineato come con questo atto si colmi una lacuna di lungo periodo. L’approvazione è arrivata dopo una revisione approfondita che ha coinvolto anche la Soprintendenza locale, orgoglio istituzionale per garantire il rispetto delle normative ambientali e culturali.
Importanza e significato per la governance locale
De Santis ha evidenziato l’importanza di uno strumento chiaro, pensato per sostenere interventi di manutenzione e valorizzazione senza mettere a rischio il patrimonio naturale e agricolo. L’assessore ha spiegato che il piano rappresenta un test per la governance locale, che dimostra attenzione e cura su livelli di tutela finora mancati o frammentari.
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Le novità del nuovo piano quadro tratturi e gli obiettivi di tutela ambientale
Il nuovo PQT definisce con precisione il quadro normativo che guiderà tutte le azioni sugli spazi tratturali. Dalle parole dell’amministrazione emerge subito la differenza rispetto al passato. L’ultimo piano datava 1999, ma non era mai stato approvato definitivamente, lasciando quel territorio senza linee guida stabili. Ora, grazie al documento osservato dalla Soprintendenza, si possono effettuare interventi di restauro e ristrutturazione con regole precise.
Conservazione vs urbanizzazione
Le aree già compromesse potranno essere interessate da lavori di urbanizzazione e manutenzione secondo criteri normativi. Al contrario, nelle zone rimaste intatte si punta a preservare l’assetto agricolo originario, concedendo solo operazioni di lieve entità. Questi limiti mirano a impedire modifiche permanenti che possano danneggiare il paesaggio rurale dei tratturi. Il piano quindi non è solo uno strumento tecnico, ma una vera risposta alle esigenze di chi opera nel territorio e di chi ne preserva la storia.
L’impatto del piano sulla gestione urbanistica e il futuro del territorio comunale
Il ritorno al piano quadro tratturi rappresenta un elemento decisivo per la pianificazione urbanistica di L’aquila. Prima dell’adozione, l’assenza di un riferimento strutturato aveva generato incertezza negli enti e nei cittadini. Ora gli interventi su queste aree si svolgeranno in un contesto normativo definito, che permetterà di tutelare meglio il suolo e la cultura legata ai tratturi.
Una gestione più responsabile e attenta
Il piano è anche un passo importante per contenere l’espansione incontrollata, regolando la manutenzione e la trasformazione del territorio senza cancellare ciò che lo caratterizza. L’amministrazione comunale sottolinea come questa azione completi un quadro di maggior ordine nelle politiche ambientali e agricole. L’adozione è stata accolta come un segnale di impegno verso una gestione del territorio più responsabile, necessaria in una città con una forte tradizione rurale e un patrimonio da salvaguardare.