Nel 2025, le questioni legate alla sicurezza energetica, all’economia e all’ambiente emergono come nodi strettamente connessi nelle trasformazioni mondiali. Il recente libro di luca dal fabbro, presidente del gruppo iren, affronta proprio questi temi, proponendo una visione che intreccia politica, economia e sostenibilità. L’opera si inserisce nel dibattito sulle tre grandi transizioni – energetica, digitale e geopolitica – che stanno modificando gli equilibri internazionali. Questo testo offre spunti sia teorici che concreti per capire come società e istituzioni possano orientarsi in tempi di forte mutamento.
Il contesto globale e le tre transizioni che cambiano le regole del gioco
Lo scenario globale attuale è dominato da cambiamenti rapidi e imprevedibili. Le tre grandi transizioni – quella energetica, digitale e geopolitica – si intrecciano e ridefiniscono gli scenari internazionali. La transizione energetica spinge verso fonti rinnovabili e riduzione delle emissioni, ma su questa sfida pesano problemi legati alla sicurezza degli approvvigionamenti e alla competizione per risorse strategiche come litio, rame e terre rare. Parallelamente, l’avanzamento digitale modifica le catene produttive e le relazioni tra attori globali, aumentando l’interdipendenza tra economie e territori ma anche i rischi geopolitici.
Aspetti geopolitici e nuovi assetti
Dal punto di vista geopolitico, rapporti tra stati e blocchi regionali subiscono continui aggiustamenti, spinti dal confronto sulle risorse e dalla ricerca di autonomie strategiche. La complessità di questa crisi multipla impone nuove forme di governance e strumenti capaci di governare in modo integrato dimensioni politiche, economiche e di sicurezza.
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Il ruolo centrale della sicurezza energetica per la stabilità economica e politica
La sicurezza energetica emerge come elemento cruciale per la continuità economica e la stabilità politica. L’accesso affidabile a risorse energetiche diventa indispensabile non soltanto per la produzione industriale o i trasporti, ma per l’intero sistema sociale. Nel libro, luca dal fabbro evidenzia come la capacità di garantire tali risorse sia il fulcro dell’autonomia strategica di uno stato. La dipendenza da forniture estere, specie in un contesto di conflitti e tensioni, aumenta la vulnerabilità di molti paesi.
Questa condizione induce una riflessione sulla necessità di diversificare le fonti, investire in tecnologie e migliorare l’efficienza energetica.
Oltre ai fattori tecnici, la sicurezza energetica si lega a scelte politiche che riguardano commercio internazionale, alleanze e gestione delle emergenze. In definitiva, la protezione delle infrastrutture e l’anticipazione delle crisi costituiscono leve essenziali per evitare interruzioni che possano avere ripercussioni sull’economia reale e sulla coesione sociale.
Le sfide della resilienza ambientale nell’era della transizione ecologica
Affrontare le sfide ambientali è una priorità urgente, data la pressione sui sistemi naturali e i cambiamenti climatici che si fanno sempre più visibili. La resilienza ambientale non si limita a proteggere il territorio o limitare l’inquinamento, ma implica adattare società e sistemi produttivi a condizioni mutevoli, riducendo l’impatto degli eventi estremi e assicurando l’uso sostenibile delle risorse.
Luca dal fabbro sottolinea l’importanza di trovare un equilibrio tra obiettivi di sviluppo economico e tutela ambientale. L’adozione di pratiche più sostenibili, unita a politiche che incentivino la riduzione delle emissioni e la conservazione degli ecosistemi, fa parte di un nuovo modo di concepire la crescita. Nella prospettiva del libro, la resilienza ambientale si colloca accanto alla competitività economica e alla sicurezza, per costruire una strategia integrata di sopravvivenza e prosperità.
Adattamento e sviluppo sostenibile
Le strategie per competere e adattarsi nel complesso scenario globale
Nei prossimi anni, stati, imprese e cittadini dovranno muoversi in un quadro segnato da instabilità politica e competizione per le risorse. Le decisioni di oggi si basano su tre priorità fondamentali: mantenere viva la competitività, garantire la sicurezza in tutte le sue forme, e rafforzare la capacità di resistere alle crisi ambientali e sociali. Questo approccio diretto e pragmatico esclude soluzioni isolate e punta a sinergie tra ambiti diversi.
Dal fabbro propone di superare la tradizionale divisione tra politica, economia e sicurezza. Serve adottare strumenti e istituzioni capaci di affrontare simultaneamente queste dimensioni. La visione presentata nel libro invita a immaginare nuove risposte e collaborazioni, aperte all’innovazione ma ancorate a una comprensione concreta delle complessità globali.
La sfida del pensiero strategico per garantire un futuro stabile e pacifico
La trasformazione più importante, sottolinea luca dal fabbro, riguarda la capacità di pensare soluzioni nuove per problemi sempre più stringenti. Il libro richiama l’esperienza dei nostri antenati che, di fronte a crisi e mutamenti, hanno trovato modi per adattarsi e prosperare. Allo stesso modo, la società contemporanea deve sfruttare la forza del ragionamento e della riflessione per costruire un futuro in armonia con il pianeta e gli altri uomini.
Questo richiede una visione d’insieme, che non trascuri le responsabilità condivise e il rispetto delle risorse comuni.
Nel confronto con cambiamenti accelerati e incerti, il pensiero strategico risulta l’arma principale per assicurare la coesione interna e un riequilibrio nelle relazioni internazionali. Solo così sarà possibile proteggere il futuro, come indica il titolo del libro, affrontando le trasformazioni con consapevolezza e strumenti adeguati.