L’agenzia per le erogazioni in agricoltura ha annunciato nuovi pagamenti destinati a sostenere il comparto agricolo italiano. Questi fondi si concentrano su tre ambiti principali: la filiera apistica, la gestione del rischio per le colture vegetali e la programmazione dello sviluppo rurale relativa agli anni 2014-2022. Il totale supera i 18 milioni di euro, distribuiti tra migliaia di beneficiari su tutto il territorio nazionale. Questi interventi confermano l’impegno pubblico a favore di un settore essenziale per l’agricoltura e per la tutela dell’ambiente.
Oltre 8 milioni a sostegno degli apicoltori
L’Agea ha deliberato un contributo di quasi 8,9 milioni di euro rivolto a 2.593 beneficiari della filiera apistica. Questi fondi non rappresentano semplicemente un aiuto economico, ma fanno parte di una strategia più ampia che mira a sostenere la biodiversità e la protezione degli ecosistemi agricoli. Le api, infatti, svolgono un ruolo chiave nell’impollinazione, influenzando la produttività delle colture e la salute generale dell’ambiente rurale.
Importanza della tutela degli alveari
Il decreto infatti sottolinea come la tutela degli alveari e il supporto alle attività apistiche siano essenziali nell’ambito di politiche pubbliche dedicate alla sostenibilità ambientale. L’investimento impiegato testimonia la rilevanza attribuita a questa filiera, spesso vulnerabile a cause esterne come cambiamenti climatici, pesticidi e malattie. Le risorse sono destinate sia a singoli apicoltori che a cooperative e associazioni del settore, con l’obiettivo di garantire continuità produttiva e migliorare le condizioni degli operatori.
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Il contributo per oltre 5 mila agricoltori
Un altro finanziamento significativo riguarda la gestione del rischio per il comparto vegetale, con 8,5 milioni di euro messi a disposizione di 5.025 beneficiari. Questi contributi mirano a compensare le perdite dovute a eventi avversi come calamità naturali, insetti dannosi o condizioni climatiche estreme, che possono compromettere raccolti e reddito agricolo.
Tutela dai rischi climatici e naturali
L’aiuto rappresenta un meccanismo di tutela indispensabile in una fase in cui il cambiamento climatico rende più frequenti e intensi gli episodi di rischio. Il sostegno economico facilita la tenuta produttiva delle aziende agricole, garantendo un minimo di stabilità in un settore fragile. Le somme vengono assegnate in base a una valutazione puntuale delle domande pervenute, estendendo il beneficio a una vasta platea di produttori.
Ripartizione dei fondi e beneficiari regionali
Il terzo intervento, derivante dalla programmazione dello sviluppo rurale 2014-2022, riguarda un importo complessivo di poco più di un milione di euro, destinato a 157 domande in diverse regioni italiane. Questi fondi puntano a completare progetti e iniziative avviate durante il periodo indicato, andando a sostenere investimenti e attività legate al potenziamento delle aree rurali.
Concentrazione delle risorse in alcune regioni
La distribuzione regionale evidenzia come le risorse siano concentrate soprattutto in Sicilia e Marche , mentre altre regioni come Abruzzo, Campania, Lazio, Liguria e Umbria ricevono importi minori ma significativi. Questi contributi supportano una vasta gamma di interventi, dalla modernizzazione aziendale alla tutela del territorio, passando per la valorizzazione delle produzioni locali.
L’erogazione di questi fondi rappresenta il completamento di un ciclo di finanziamenti nato dalla programmazione europea e nazionale, con un impatto diretto su attività agricole, ambientali e territoriali. Questa fase finale porta risorse alle imprese che hanno rispettato le condizioni e le procedure richieste, chiudendo così un capitolo importante per il sostegno al settore rurale nazionale.