Ladispoli torna al centro di un acceso dibattito politico sulla sanità locale dopo il voto contrario della maggioranza guidata dal sindaco al potenziamento del servizio di emergenza 118. I consiglieri di opposizione Mollica Graziano e Cervo denunciano una situazione di carenza del servizio che rischia di compromettere la sicurezza dei cittadini, soprattutto durante la stagione estiva. Il nodo resta la gestione degli interventi sanitari urgenti in una città e un territorio che conta oltre 150.000 abitanti.
La bocciatura della proposta per il potenziamento del servizio 118 a ladispoli
Durante l’ultimo consiglio comunale, tenutosi nel 2025 a Ladispoli, la maggioranza che sostiene il sindaco Grando ha respinto la proposta dell’opposizione per migliorare il servizio di emergenza sanitaria 118. I consiglieri Amelia Mollica Graziano e Ferdinando Cervo hanno espresso forte perplessità sul voto, sottolineando come la decisione ignori le reali esigenze del territorio. Il servizio attuale si basa su quattro ambulanze, con solo due disponibili tutto il giorno e le altre operative solo per metà giornata. Questo assetto, secondo i consiglieri, non garantisce un’adeguata copertura nelle fasce orarie scoperte e fa crescere i rischi nei momenti di maggiore bisogno.
La nota dei consiglieri critica inoltre l’atteggiamento dell’assessore alla sanità, che ha definito “soddisfacente” una gestione che, di fatto, lascia vuoti rilevanti nelle emergenze. La contraddizione tra le dichiarazioni ufficiali e la realtà percepita da operatori e cittadini è il punto focale della contestazione. Le difficoltà a intervenire rapidamente in casi critici aumentano il problema più generale di una rete sanitaria considerata insufficiente rispetto alla domanda.
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Criticità del servizio sanitario locale: ambulanze e copertura oraria sotto esame
I dati raccolti dai consiglieri di opposizione evidenziano un problema concreto: Ladispoli, con un bacino di oltre 150.000 abitanti, dispone di appena quattro ambulanze per il servizio 118. Solo due sono operative 24 ore su 24, mentre le restanti due coprono solo 12 ore ciascuna. Questo modello lascia scoperte intere fasce orarie quotidiane. In situazioni di emergenza, ad esempio incidenti stradali o malori improvvisi, i tempi di risposta si protraggono con conseguenze che possono essere gravi per i pazienti.
La stagione estiva, poi, con l’aumento di presenze turistiche, intensifica ancora di più il fabbisogno di assistenza rapida e capillare. Il sistema così attuale non regge, è stato sottolineato, soprattutto quando si calcola il peso di un ospedale di primo intervento che, per giunta, ha subito mutamenti e ridimensionamenti rispetto agli anni scorsi. La situazione descritta conferma una rete sanitaria affaticata e incapace di adattarsi alle nuove esigenze demografiche e sociali della città.
Accuse e promesse mancate: la posizione critica dell’opposizione verso l’amministrazione grando
Mollica Graziano e Cervo hanno rimarcato le promesse non mantenute dall’amministrazione del sindaco Alessandro Grando, in particolare quella relativa alla realizzazione dell’ospedale a Ladispoli. Un impegno rimasto solo sulle parole, senza seguire con azioni concrete. I due consiglieri accusano la maggioranza di concentrarsi su altre priorità che poco hanno a che vedere con la salute pubblica, come i progetti urbanistici e vari piani integrati del territorio.
L’opposizione definisce la gestione della sanità locale carente e lontana dalle necessità reali di una popolazione che aspetta risposte urgenti. Contestano la retorica ufficiale di soddisfazione da parte degli assessori, indicando questa posizione come un allontanamento dalla realtà vissuta dai cittadini. La sollecitazione a prendere misure concrete va accompagnata da maggiore trasparenza nella comunicazione e da un cambio di passo nelle politiche pubbliche.
Sanità e responsabilità pubblica: la richiesta di azioni concrete e di trasparenza
I consiglieri sottolineano come la salute pubblica non possa essere oggetto di slogan o gestita con superficialità. A Ladispoli serve un impegno tangibile per migliorare i termini dell’assistenza sanitaria, a partire dalla potenziamento del servizio 118 e dalla realizzazione di strutture capaci di rispondere alle emergenze. Il richiamo finale è a un’assunzione di responsabilità da parte del sindaco e della sua maggioranza, chiamati a mettere in campo soluzioni e politiche allineate alle richieste reali della cittadinanza.
Viene chiesta una comunicazione onesta, fatta di risposte chiare e azioni che vadano oltre gli annunci. I cittadini infatti attendono tempi di intervento più brevi, coperture h24 per i mezzi di soccorso e investimenti per un ospedale adeguato. La politica locale si trova di fronte a un bivio determinante per la qualità della vita nella città e nelle aree circostanti.