Il sindaco di Ladispoli, Alessandro Grando, ha ricevuto il libro “Nel silenzio delle parole” da Maria Di Benedetto, una delle prime scrittrici sorde a emergere nel comune. Un gesto che mette in luce l’attenzione verso la cultura delle persone con disabilità uditiva e conferma l’impegno del territorio per una comunità più inclusiva. La consegna del libro, insieme alla presenza di rappresentanti del progetto “Ladispoli una città che sa ascoltare”, sottolinea un percorso concreto verso partecipazione e accessibilità per tutti i cittadini.
Il libro “Nel silenzio delle parole” consegnato al sindaco Grando
Nel 2025, nel Palazzo Comunale di Ladispoli, il sindaco Alessandro Grando ha accolto Maria Di Benedetto, autrice sorda che vive in zona, che gli ha consegnato personalmente il suo libro “Nel silenzio delle parole”. Un’opera che nasce dall’esperienza diretta e dalla sensibilità dell’autrice, che racconta la vita e le emozioni delle persone con deficit uditivi.
Il libro si propone come una voce capace di abbattere barriere e pregiudizi, mettendo in luce la ricchezza umana e intellettuale di un mondo spesso escluso dalla comunicazione tradizionale.
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Alla cerimonia, ospitata nella sede comunale, ha partecipato anche Marco Cecchini, delegato del sindaco e referente del progetto “Ladispoli una città che sa ascoltare”. La sua presenza ha ribadito il valore dell’iniziativa, che punta a rafforzare il legame tra amministrazione e cittadini, in un’ottica di coinvolgimento reale.
Il sindaco ha ringraziato la scrittrice per il dono, definendo il libro “un’occasione preziosa per avviare un dialogo culturale ampio e profondo.” Grando ha sottolineato l’importanza di Maria Di Benedetto, non solo come artista, ma anche come esempio di passione e determinazione.
Maria Di Benedetto, una voce importante per l’inclusione culturale
Maria Di Benedetto è un punto di riferimento tra gli autori con disabilità uditiva del territorio. Il suo lavoro ha portato alla luce una comunità spesso poco rappresentata, mettendo al centro storie e modi diversi di comunicare.
A livello nazionale, cresce l’attenzione verso scrittori con disabilità uditiva, con festival dedicati, collane editoriali specifiche e programmi scolastici che includono le loro opere. Un segno di interesse verso queste voci, che offrono punti di vista originali e stimolanti.
“Nel silenzio delle parole” si inserisce in questo filone, raccontando storie personali e complesse che sfidano le convenzioni linguistiche e culturali. La presenza di autori come Di Benedetto spinge anche a ripensare le politiche di accesso, soprattutto nelle biblioteche e negli spazi culturali pubblici.
Questa esperienza culturale aiuta non solo a capire meglio la vita delle persone sorde, ma solleva anche questioni pratiche su come garantire il diritto all’informazione e alla comunicazione. Diffondere queste opere significa far crescere il senso civico e sociale, puntando a una cultura più ampia e inclusiva.
“Ladispoli una città che sa ascoltare”: il progetto per l’inclusione sociale
Il progetto “Ladispoli una città che sa ascoltare” è l’impegno del Comune per migliorare la partecipazione delle persone con disabilità uditiva. Nato per rispondere a esigenze concrete, coinvolge enti locali, associazioni e cittadini.
Tra le iniziative ci sono servizi di interpretariato in Lingua dei Segni Italiana , l’uso di tecnologie assistive durante eventi pubblici e la promozione di spazi accessibili nelle sedi istituzionali. Strumenti che facilitano la comunicazione e permettono una partecipazione più diretta e autonoma alla vita della comunità.
Anche altre città a livello nazionale stanno adottando strategie simili, riconoscendo l’importanza di coinvolgere attivamente le persone con disabilità uditiva. Ladispoli si inserisce in questa rete, puntando a ridurre gli ostacoli quotidiani e a rafforzare la cittadinanza con azioni concrete.
La presenza di Marco Cecchini, delegato del sindaco e referente del progetto, alla presentazione del libro di Maria Di Benedetto dimostra come la cultura sia un elemento chiave per costruire una società più inclusiva. L’obiettivo è dare a tutti la possibilità di esprimersi, confrontarsi e crescere, perché ogni cittadino si senta parte attiva della comunità.
Attenzione alle opere di autori sordi significa anche sensibilizzare la cittadinanza sui diritti e le potenzialità delle persone con disabilità uditiva, promuovendo un modello di convivenza basato sull’ascolto e il rispetto delle diversità. Un approccio che porta a un cambiamento graduale, ma concreto, nelle relazioni sociali e nella percezione delle persone con disabilità.