Ladispoli-Cerveteri, comitato 5Sì invita a “colorare” la festa del 2 giugno in piazza dei caduti

Ladispoli-Cerveteri, comitato 5Sì invita a “colorare” la festa del 2 giugno in piazza dei caduti

Il 2 giugno a Ladispoli in piazza dei caduti il comitato 5Sì celebra la nascita della repubblica italiana del 1946 con musica, arte e partecipazione per rafforzare la democrazia e il legame comunitario.
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Il comitato 5Sì di Ladispoli-Cerveteri organizza il 2 giugno in piazza dei caduti un evento partecipativo per celebrare la Festa della Repubblica, promuovendo la memoria storica e la democrazia attiva. - Gaeta.it

Il 2 giugno rappresenta una data cruciale per l’Italia: nel 1946 si svolse il referendum istituzionale che segnò il passaggio dalla monarchia alla repubblica. Quel giorno, per la prima volta, votarono anche le donne, aprendo una nuova stagione democratica. In vista del referendum del prossimo 8 e 9 giugno, il comitato 5Sì di Ladispoli-Cerveteri invita la cittadinanza a un evento di festa in piazza dei caduti, per celebrare non solo la storia, ma anche il legame vivo con la comunità.

Il 2 giugno del 1946: un voto contro il passato e per un nuovo inizio

Il referendum istituzionale del 2 giugno 1946 cambiò l’assetto politico italiano. Dopo vent’anni di regime fascista, gli italiani tornarono a votare liberamente. Per la prima volta furono chiamate alle urne anche le donne, un fatto storico che spezzò un lungo periodo di esclusione politica e sociale. La partecipazione di metà della popolazione al voto rappresentò una vera rivoluzione culturale, raccontata di recente anche nel film “C’è ancora domani” con Paola Cortellesi. Gli italiani scelsero la repubblica a maggioranza, chiudendo una stagione e aprendo la strada a una democrazia autentica. Questo evento ha rimodellato l’Italia, modificando non solo le istituzioni ma anche il senso di appartenenza nazionale.

Celebrare la repubblica oggi: un impegno contro l’oblio

Nell’Italia del 2025, la festa della repubblica rischia di ridursi a una tradizione formale e poco sentita. Il comitato 5Sì di Ladispoli-Cerveteri esprime preoccupazione per la perdita del significato profondo di quella scelta storica. I pericoli di derive autoritarie e il disinteresse verso i valori democratici inducono a riflettere sul perché questa ricorrenza vada vissuta come una festa di popolo. Il ritorno alla monarchia e la chiusura delle libertà conquistate sono ipotesi che ancora spaventano. Per questo motivo, si punta a recuperare un senso autentico attraverso un coinvolgimento diretto della comunità e dei cittadini di ogni età.

L’iniziativa in piazza dei caduti: arte, musica e confronto come strumenti di partecipazione

Il 2 giugno 2025, in piazza dei caduti a Ladispoli, si terrà un pomeriggio aperto a tutti. Dalle 16 alle 20, giovani e anziani, famiglie e bambini potranno ritrovarsi per dare nuovo colore alla festa della repubblica. L’evento comprende momenti di musica, lettura, canto e soprattutto attività artistiche dedicate a esprimere idee e speranze. Dipingere insieme muri e spazi pubblici diventerà un gesto simbolico per rafforzare il legame tra cittadini e storia della nazione. L’idea è scacciare l’idea di festa come mera cerimonia, trasformandola in un momento vivo, capace di unire persone con esperienze diverse intorno a un tema comune che interpella il presente.

Il comitato 5Sì e la sfida di educare alla democrazia partecipata

L’organizzazione nata nei territori di Ladispoli e Cerveteri si propone come aggregatore e stimolo per la cittadinanza. Il comitato 5Sì ha scelto di portare avanti un messaggio chiaro: “la democrazia non è solo voto, ma partecipazione quotidiana.” L’iniziativa del 2 giugno non è isolata ma fa parte di un più ampio impegno per sensibilizzare sulle scelte referendarie imminenti. Lo spazio pubblico diventa quindi luogo di incontro, dialogo e memoria. Le attività previste puntano a rendere visibili i valori della repubblica e a restituirli come patrimonio collettivo da difendere. La scelta di invitare tutte le generazioni indica una volontà di rinsaldare la comunità, mantenendo viva l’attenzione sulle radici democratiche italiane.

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