L’Abruzzo si prepara a partecipare con un proprio stand al Salone internazionale del libro di Torino, l’evento letterario che si terrà dal 15 al 19 maggio 2025. Questa scelta segna un passo importante per la regione, che punta a rafforzare la propria presenza culturale a livello nazionale. La presentazione dell’iniziativa, tenutasi a L’Aquila, ha messo in luce quanto la promozione della cultura locale rappresenti un investimento strategico per mettere in risalto contributi letterari e identitari della regione.
La presentazione dell’iniziativa e il ruolo delle istituzioni abruzzesi
La presentazione ufficiale dello spazio espositivo dedicato all’Abruzzo al salone è stata guidata dall’assessore alla cultura Roberto Santangelo, a L’Aquila. Santangelo ha sottolineato l’importanza di questa partecipazione per valorizzare le eccellenze abruzzesi e promuovere un’immagine autentica della regione attraverso la cultura. Accanto a lui, Alessandra Lucantonio, responsabile dell’ufficio cultura del comune di L’Aquila, ha confermato l’impegno delle istituzioni locali nel sostenere l’iniziativa e nel favorire la partecipazione degli operatori culturali del territorio.
La presenza della regione porta con sé una serie di eventi che arricchiranno la manifestazione, confermando l’Abruzzo come punto di riferimento per la letteratura e l’editoria italiana. In questo contesto, le istituzioni si fanno carico di offrire visibilità a realtà editoriali meno note, ma capaci di raccontare storie che affondano radici profonde nella cultura regionale. Il sostegno pubblico si traduce quindi non solo in presenza fisica, ma in un progetto più ampio di valorizzazione e rilancio culturale del territorio.
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Gli appuntamenti e la programmazione culturale allo stand abruzzese
Durante i cinque giorni del salone, lo spazio dell’Abruzzo ospiterà un calendario denso di eventi che coinvolgerà autori, editori e pubblico. Sono programmati 55 appuntamenti con presentazioni di libri, incontri, reading e dibattiti. La partecipazione di 16 editori abruzzesi mette in luce la vivacità dell’editoria regionale, che si apre sia a voci affermate sia a nuove proposte letterarie.
Il salone di Torino rappresenta un’occasione per raccontare la letteratura abruzzese in tutte le sue sfaccettature, dalla tradizione rappresentata da grandi nomi come D’Annunzio e Silone, fino alle nuove generazioni di scrittori. Gli eventi sono pensati per stimolare il dialogo tra la cultura e il territorio, proponendo riflessioni sul rapporto tra identità regionale e globale, in un contesto che ospita oltre 200.000 visitatori da tutta Italia e dall’estero.
La scelta di dedicare particolare spazio ad autori emergenti e a tematiche legate alla cultura abruzzese rappresenta anche un modo per creare nuove opportunità di confronto e scambio tra operatori culturali. In questo modo, la presenza abruzzese si fa portavoce di un patrimonio letterario ricco e variegato, che tocca temi contemporanei ma mantiene un forte legame con la storia e la tradizione locale.
Investire sulla cultura come motore di sviluppo regionale
L’assessore Santangelo ha descritto la partecipazione al Salone del libro come un segnale concreto di come la regione vuol investire sul proprio patrimonio culturale, senza limitarsi ai grandi nomi che hanno definito la letteratura abruzzese. Puntare su autori contemporanei e voci emergenti significa raccontare un’Abruzzo in movimento, capace di innovare senza perdere il legame con le proprie radici.
Il progetto della regione si inserisce in una strategia che mira a far conoscere l’Abruzzo nei contesti culturali più rilevanti a livello nazionale e internazionale. Lo stand diventa così un luogo dove si intrecciano storie, riflessioni e scoperte, ma anche un’opportunità per rafforzare il legame tra cultura e territorio, visto come risorsa per lo sviluppo sociale e economico.
La cultura, nei piani della regione, è considerata un elemento chiave per dare voce alle comunità locali e valorizzare quel patrimonio artistico e letterario che spesso si perde nel calderone delle grandi manifestazioni. L’attenzione verso iniziative di questo tipo serve a promuovere l’Abruzzo anche al di fuori dei confini regionali, offrendo alla letteratura e agli operatori culturali la possibilità di farsi conoscere meglio e consolidare i loro progetti.