La recente visita di Stato di Donald Trump nel Regno Unito ha attirato l’attenzione non solo per gli accordi economici siglati, ma anche per le spese sostenute dal governo britannico. L’evento ha evidenziato un consistente pacchetto di investimenti Usa, la creazione di migliaia di posti di lavoro e i costi che dovranno essere coperti dai contribuenti. I dettagli sull’organizzazione, gli aspetti economici e i doni scambiati durante la visita mostrano sia elementi concreti sia un dispendio significativo.
Accordo da oltre 170 miliardi tra Stati Uniti e Regno Unito e impatto occupazionale
Durante l’incontro tra Donald Trump e il primo ministro Keir Starmer è stato firmato un pacchetto di investimenti americani nel Regno Unito superiore a 170 miliardi di euro. L’intesa prevede l’apertura di 7.600 nuovi posti di lavoro definiti “di alta qualità” nel contesto britannico. Il premier ha evidenziato questa iniziativa come risposta alla perdita occupazionale registrata l’anno precedente, pari a circa 160.000 impieghi. Starmer ha ribadito l’impegno del governo nel sostenere la crescita e migliorare le opportunità lavorative, pur riconoscendo che il numero di nuovi posti rappresenta una quota limitata rispetto ai lavoratori persi nell’arco dell’anno.
Questo investimento Usa nel Regno Unito rappresenta un’iniezione di fondi rilevante, destinata a rafforzare diversi settori economici, in particolare quelli tecnologici e industriali. La firma di questi accordi è stata accolta con favore dal governo britannico, che considera la collaborazione con gli Stati Uniti una risorsa importante per rilanciare l’economia nazionale.
La spesa del governo britannico per le visite presidenziali americane nel 2019 e le implicazioni per il 2025
Il costo della seconda visita di Stato di Donald Trump, svoltasi di recente, non è stato ancora reso noto dal ministero britannico. Tuttavia, si possono prendere in considerazione i dati della sua prima visita nel 2019, che indicano spese ordinarie pari a circa 427.000 sterline, equivalenti a quasi 500.000 euro. Questi costi comprendevano alloggi, trasporti e intrattenimento, ma escludevano le spese legate alla sicurezza, che risultarono molto più elevate.
In quell’occasione, la polizia metropolitana sostenne una spesa di 3,4 milioni di sterline, di cui 800.000 solo per gli straordinari del personale. Questo dato evidenzia come la sicurezza rappresenti la voce di spesa più rilevante durante queste visite ufficiali, soprattutto quando coinvolgono figure di alto profilo come un presidente degli Stati Uniti.
È probabile che le spese relative alla visita del 2025 superino quelle del 2019, considerando la durata e la portata degli eventi organizzati. La visita ha incluso momenti di rilievo che richiedono investimenti significativi, anche per garantire il regolare svolgimento delle attività e mantenere il controllo sui dispositivi di sicurezza.
La cena di Stato al Castello Di Windsor: dettagli del banchetto e ospiti illustri
Uno degli eventi più rilevanti è stata la cena di Stato al Castello di Windsor, tenutasi la sera della visita. Il banchetto si è svolto su una tavola lunga quasi 50 metri, allestita in una settimana, e ha ospitato 160 invitati tra politici, rappresentanti del mondo della finanza, dei media, membri della nobiltà britannica e dello staff della Casa Bianca.
Il menù comprendeva piatti curati nella scelta degli ingredienti e nella preparazione. L’antipasto era una panna cotta al crescione dell’Hampshire con pasta frolla al parmigiano e insalata di uova di quaglia. Il piatto principale prevedeva pollo biologico del Norfolk avvolto in zucchine, condito con una salsa al timo e spezie. Per concludere, il dessert consisteva in gelato alla vaniglia, sorbetto al lampone del Kent e prugne Victoria cotte delicatamente.
La cena includeva una selezione di vini pregiati, con etichette storiche come un Porto del 1945, in omaggio al primo mandato presidenziale di Trump, e un Cognac Grande Champagne del 1912, anno di nascita della madre del presidente. È stato creato un cocktail speciale chiamato “Transatlantic Whisky Sour”: una miscela di whisky scozzese Johnnie Walker Black, marmellata, schiuma di noci pecan e una guarnizione di marshmallow tostato su biscotto a forma di stella. Il dopocena prevedeva whisky single malt scozzese Bowmore ‘Queen’s Cask’ del 1980.
I regali ufficiali: simboli e prodotti made in UK per la coppia presidenziale
Tra i doni scambiati durante la visita figurano alcune creazioni dal valore simbolico e culturale. I Trump hanno ricevuto un volume in pelle rilegato a mano, in vista del 250° anniversario della Dichiarazione d’Indipendenza americana previsto per il 2026. Una bandiera esposta a Buckingham Palace il giorno dell’insediamento di Trump e alcuni oggetti d’arte, come una tazza in argento e smalto realizzata da Cara Murphy, artista del Nord Irlanda, hanno completato il corredo di regali consegnati ufficialmente.
Downing Street ha annunciato che ulteriori omaggi saranno consegnati nei giorni successivi. Donald Trump riceverà una valigia rossa personalizzata, del tipo riservato ai ministri britannici per il trasporto di documenti, simbolo del legame tra Regno Unito e Stati Uniti. Melania Trump riceverà invece una sciarpa di seta ispirata a un disegno realizzato da bambini ucraini della St Mary’s Ukrainian School di Londra, intitolato “We Can Dream Again”. Il progetto rende omaggio all’impegno della First Lady verso i minori colpiti dalla guerra.
In aggiunta, la coppia presidenziale avrà un cesto con prodotti locali artigianali provenienti da Chequers: marmellate e biscotti fatti in casa, due tazze create da un artista locale, ciondoli a forma di scacchiera e una selezione di libri. Questi doni rappresentano un omaggio concreto al patrimonio britannico e ai legami culturali tra i due Paesi.