La ue pronta a misure autonome sui dazi se non si trova accordo con gli stati uniti, parola di merz

La ue pronta a misure autonome sui dazi se non si trova accordo con gli stati uniti, parola di merz

La questione dei dazi tra Unione europea e Stati Uniti è al centro delle trattative con scadenza ravvicinata; Friedrich Merz sottolinea l’urgenza di un accordo per evitare ripercussioni economiche e diplomatiche.
La Ue Pronta A Misure Autonome La Ue Pronta A Misure Autonome
Le trattative tra Unione Europea e Stati Uniti sui dazi sono in una fase cruciale, con Bruxelles e Berlino che spingono per un accordo rapido entro due settimane, minacciando misure autonome in caso di fallimento. - Gaeta.it

La questione dei dazi tra Unione europea e Stati Uniti resta al centro delle trattative internazionali, con un termine ravvicinato che spinge verso un’intesa rapida. La tensione sulle tariffe commerciali coinvolge gli equilibri economici e diplomatici tra le due sponde dell’Atlantico, mentre Bruxelles monitora attentamente gli sviluppi per evitare ripercussioni su imprese e mercati. Nel summit europeo a Bruxelles, il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha messo in chiaro la posizione di Berlino e dell’intera Unione davanti alla stampa, ribadendo la determinazione europea sul tema.

Merz e il summit ue: l’intesa con gli stati uniti deve arrivare in tempi brevi

Al termine del vertice tenuto a Bruxelles, Friedrich Merz ha sottolineato l’urgenza di raggiungere un accordo sui dazi con gli Stati Uniti, ricordando che il tempo a disposizione è inferiore alle due settimane. La proposta di negoziare un’intesa rapida nasce dalla volontà di evitare una nuova escalation tariffaria che potrebbe danneggiare entrambi i blocchi. L’incarico per la presidente della Commissione europea è chiaro: lavorare per mettere nero su bianco un’intesa che smorzi le tensioni commerciali. Merz ha evidenziato come le difficoltà attuali nei rapporti commerciali si riflettano nel dialogo politico, facendo capire che serve una soluzione urgente, non rinviabile.

I rappresentanti europei hanno mostrato, infatti, segnali di impazienza, poiché prolungare la negoziazione senza risultati concreti potrebbe far aumentare costi a catena nell’industria e nei consumatori. L’obiettivo dichiarato è uno stop ai dazi, oppure almeno una riduzione significativa, in modo da garantire un mercato più stabile e prevedibile per le aziende europee e statunitensi. Il clima delle discussioni in quel contesto è stato acceso ma pragmatico, con Merz che ha voluto evidenziare l’importanza di un dialogo costruttivo per evitare ripercussioni più gravi.

Se manca l’intesa, la ue agirà in autonomia per tutelare i propri interessi commerciali

In caso di mancato accordo, il cancelliere tedesco ha spiegato che l’Unione europea si dimostra pronta a intervenire in via autonoma con misure appropriate. Questo significa che Bruxelles non rimarrà a guardare ma adotterà proprie contromisure a tutela delle imprese e del mercato comunitario. Di fatto, la possibilità di imporre dazi o altri strumenti di salvaguardia è tema sul tavolo, e la Commissione europea dispone degli strumenti per agire senza attendere il via libera di Stati Uniti.

Merz ha lasciato intendere che la determinazione tedesca si estende a tutta la UE, che considera la questione dazi non solo un fatto economico ma anche politico, cruciale per mantenere un equilibrio di potere nelle relazioni transatlantiche. L’attenzione è massima sulla capacità di Bruxelles di proteggere il proprio mercato senza danneggiare a sua volta le relazioni diplomatiche. Le misure in programma, se necessarie, potrebbero riguardare sia settori industriali strategici, sia prodotti specifici, per compensare eventuali danni provocati da una politica tariffaria americana non allineata con gli interessi europei.

Il ruolo della presidente della commissione europea nella fase decisiva delle trattative

La presidente della Commissione europea gioca un ruolo chiave in questa fase delicata. Merz si è rivolto direttamente a lei, invitandola a chiudere un’intesa nel giro di pochi giorni. La pressione sulla rappresentante di Bruxelles è alta, perché rappresenta il volto dell’Europa nelle relazioni con Washington. In queste settimane si sta muovendo su più fronti, cercando di conciliare le varie posizioni interne agli Stati membri e al contempo negoziare con l’amministrazione americana.

La posta in gioco e i rischi di un fallimento

L’attenzione principale è evitare che l’assenza di accordi danneggi ulteriormente la già fragile economia europea, messa alla prova da altri fattori globali. Il dialogo resta aperto ma stretto nei tempi. La Commissione sta studiando le opzioni possibili non solo per evitare la guerra dei dazi ma anche per trovare nuovi spazi di collaborazione economica. Merz ha voluto rimarcare che la responsabilità di evitare uno scontro appartiene a tutti, ma che la proposta di Bruxelles può aprire la strada a un compromesso credibile.

La posta in gioco riguarda miliardi di euro in scambi commerciali, migliaia di posti di lavoro nei settori esportatori e il futuro delle relazioni economiche tra Europa e Stati Uniti. Un fallimento nella trattativa potrebbe generare conseguenze impattanti sui mercati globali e sulle catene produttive, motivo per cui il periodo di attesa si avvicina rapidamente al termine fissato. Merz ha ribadito con forza che la preparazione alla possibilità di misure autonome dimostra pragmatismo e determinazione da parte europea, pronta a tutelare i propri interessi.

Change privacy settings
×