la testimonianza della ragazzina chiave nel processo per la morte di bader eddine essefi a bologna

la testimonianza della ragazzina chiave nel processo per la morte di bader eddine essefi a bologna

A Bologna, l’incidente probatorio conferma la testimonianza della minorenne chiave sull’aggressione mortale di Bader Eddine Essefi; indagati Badreddine Krimi e Charlie Sarcinelli per omicidio preterintenzionale aggravato.
La Testimonianza Della Ragazzi La Testimonianza Della Ragazzi
A Bologna si è svolto un incidente probatorio chiave per chiarire la morte del giovane cuoco Bader Eddine Essefi, con la testimonianza fondamentale della sua compagna minorenne che ha ricostruito l'aggressione avvenuta il 25 aprile. - Gaeta.it

Tra luglio e giugno 2025 si è svolto a Bologna davanti al gip del tribunale un incidente probatorio decisivo riguardo alla morte di Bader Eddine Essefi, giovane cuoco tunisino di 19 anni. La vicenda, nata da un’aggressione in strada il 25 aprile, vede coinvolta anche una ragazza di 15 anni, testimone chiave e compagna della vittima. Il procedimento ha cercato di mettere in chiaro i fatti e cristallizzare la testimonianza della minorenne, fondamentale per il proseguimento dell’inchiesta.

L’incidente probatorio fondamentale per fissare la versione dei fatti a bologna

Il gip Domenico Truppa ha gestito le audizioni nell’incidente probatorio aperto a inizio giugno 2025. L’udienza è stata sospesa per alcune contestazioni sollevate dalle difese. Gli avvocati degli imputati hanno lamentato l’incompletezza di alcuni verbali di sommarie informazioni da parte della procura, ritenuti rilevanti per il dibattito ma non messi a disposizione delle parti. A partire dal 10 giugno, la seduta è proseguita con la ragazza protetta da un paravento, misura presa per tutelare la sua identità e proteggerla da possibili intimidazioni legate alla delicatezza del caso e alla sua età.

La giovane ha risposto alle domande del pm Andrea De Feis, ricostruendo con precisione quanto ha visto la sera dell’aggressione. Si tratta di un momento chiave per consolidare la sua versione a livello formale, visto il ruolo cruciale che la sua testimonianza riveste nell’istruttoria. Il procedimento mira ad evitare che la diretta deposizione possa essere manipolata o condizionata, vista anche la minore età della testimone.

Gli indagati in aula per omicidio preterintenzionale aggravato

All’udienza hanno partecipato due uomini indagati per omicidio preterintenzionale aggravato dai futili motivi, ovvero Badreddine Krimi, 31 anni, e suo cognato Charlie Sarcinelli, 29 anni. Entrambi erano stati arrestati il 16 maggio 2025, con l’accusa di aver partecipato all’aggressione che ha portato alla morte del giovane cuoco di origine tunisina. La presenza in aula ha permesso di seguire da vicino l’evoluzione delle dichiarazioni e le varie fasi del procedimento, che potrebbe influenzare le misure cautelari a loro carico.

Le accuse vertono sul fatto che entrambi abbiano aggredito Essefi. L’aspetto più controverso resta la dinamica dell’inseguimento e della seconda fase dell’aggressione, momenti chiave soprattutto per l’accusa.

La testimonianza della minorenne: le fasi dell’aggressione raccontate dall’occhio di chi c’era

La ragazza ha confermato davanti al giudice di aver visto i due uomini colpire violentemente Bader. Ha descritto come, dopo l’aggressione iniziale, gli indagati abbiano inseguito la vittima per strada. La tragedia si è consumata poco dopo in via Colombi, dove Essefi è stato trovato a terra senza vita. L’inseguimento finale non è stato ripreso da nessuna telecamera, rendendo la testimonianza oculare ancora più importante.

Nelle precedenti udienze è saltato fuori anche un altro elemento di tensione: la fidanzata di Sarcinelli ha denunciato la ragazza per ingiuria, un episodio che ha acceso il dibattito nell’aula del tribunale e ha inciso sull’atmosfera durante l’incidente probatorio.

Posizioni degli avvocati dopo la testimonianza

L’avvocato della minorenne, Andrea Ronchi, ha spiegato che la ragazza ha mantenuto una versione coerente, senza modifiche o elementi nuovi rispetto a quanto già detto. Non si sono verificate reazioni di ostilità o contraddizioni, un dettaglio rilevante vista la complessità del caso.

Dal lato della difesa di Sarcinelli, il legale Roberto d’Errico ha sottolineato che l’incidente probatorio ha solo confermato le informazioni già raccolte. Ha ribadito che non ci sono novità sostanziali emerse e ha anticipato che il loro lavoro si concentrerà ora sulle prossime fasi investigative e sulle motivazioni che arriveranno dal tribunale della libertà, elementi cruciali per gli sviluppi processuali e il discorso sulle misure cautelari.

Il procedimento resta sotto osservazione; la vicenda ha al centro elementi delicati e la testimonianza della ragazza rappresenta un tassello decisivo per chiarire i fatti nella causa che ruota attorno a un episodio di violenza mortale avvenuto nel cuore di Bologna.

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