La terapia long acting per hiv disponibile anche in campania migliora la qualità di vita dei pazienti

La terapia long acting per hiv disponibile anche in campania migliora la qualità di vita dei pazienti

La terapia long acting per HIV, disponibile in Campania e adottata all’ospedale Cotugno di Napoli, migliora l’aderenza al trattamento, riduce lo stigma e aumenta la qualità della vita dei pazienti con iniezioni ogni due mesi.
La Terapia Long Acting Per Hiv La Terapia Long Acting Per Hiv
La terapia long acting per l’Hiv, disponibile in Campania con iniezioni ogni due mesi, migliora l’aderenza al trattamento, riduce lo stigma e favorisce una migliore qualità della vita dei pazienti. - Gaeta.it

Le terapie long acting per l’Hiv rappresentano una svolta importante nel trattamento, rivoluzionando non solo gli aspetti clinici, ma anche la vita quotidiana delle persone con il virus. In particolare, in Campania la possibilità di accedere a queste cure iniettabili ogni due mesi apre nuove strade nel controllo della malattia. La novità è stata al centro dell’evento ‘Longitude on the go – Navigation Experience’ a Napoli, dove si è parlato di questa innovazione terapeutica, già adottata con successo in diverse strutture, compreso l’ospedale Cotugno.

Le caratteristiche della terapia long acting per hiv

La terapia long acting si basa su farmaci somministrati tramite iniezione intramuscolare, con cadenza di circa due mesi. Questo sistema si differenzia nettamente dalla tradizionale terapia orale quotidiana, eliminando il bisogno di pillole a casa. Il vantaggio principale, come spiega Vincenzo Esposito, direttore dell’Unità di Malattie infettive al Cotugno, riguarda la riduzione dello stigma associato alla gestione dell’Hiv. Le iniezioni programmate riducono infatti l’impatto psicologico del dover assumere farmaci ogni giorno. Inoltre, gli appuntamenti fissi nelle ambulatori garantiscono una continuità nel trattamento, limitando l’abbandono della terapia che spesso si verifica con le terapie orali.

Adesione e impatto a lungo termine

L’aderenza al trattamento è un fattore cruciale, soprattutto considerando che l’Hiv è una patologia cronica. Sotto trattamento, gli eventi acuti si prevengono efficacemente, ma nel tempo molti pazienti possono perdere la regolarità nell’assunzione delle compresse. Questa terapia, invece, prevede un calendario preciso con una finestra di flessibilità di sette giorni in caso di imprevisti, consentendo un controllo più stretto e un supporto costante da parte del personale sanitario.

L’accesso alla terapia in campania: un cambiamento significativo

La regione Campania ha adottato un modello organizzativo che permette ai pazienti con Hiv di accedere alla terapia long acting in tutte le divisioni di malattie infettive attive sul territorio. Questa scelta nasce da un lavoro sinergico tra istituzioni e centri medici, volto a superare vecchie disuguaglianze nell’accesso ai trattamenti. Grazie a questa rete, eliminando ostacoli burocratici, la terapia diventa una realtà accessibile per molte più persone.

Il ruolo di vincenzo esposito e la domanda crescente

Esposito sottolinea come la domanda di questo tipo di cura stia crescendo, anche perché i pazienti sono sempre più consapevoli e informati. Molti chiedono alternative alla terapia tradizionale orale, e la disponibilità di questa opzione risponde proprio a una richiesta venuta dal basso, dalle esigenze concrete di chi convive ogni giorno con il virus.

Il modello campano, con la sua ampia diffusione, rappresenta un passo avanti importante per la salute pubblica locale. I primi dati provenienti dall’ospedale Cotugno, che ha iniziato a usare queste iniezioni in anticipo, mostrano risultati positivi sia sul piano clinico che sulla soddisfazione dei pazienti. Questo ha spinto le autorità sanitarie a rendere disponibile la terapia su tutto il territorio, agevolando così l’estensione del trattamento a un numero maggiore di persone.

L’impatto sulla qualità della vita e le prospettive future

La terapia long acting non migliora soltanto i parametri clinici, ma incide in modo diretto sulla qualità della vita. Il gesto di recarsi a un ambulatorio per l’iniezione, ogni due mesi circa, sostituisce la complessità e il peso emotivo dell’assunzione quotidiana dei farmaci orali. Per molti, evitare di avere medicinali in casa significa meno paura del giudizio sociale o dell’autostigmatizzazione.

Monitoraggio e relazione con il sistema sanitario

Inoltre, il controllo terapeutico reso possibile dalla somministrazione programmata riduce il rischio di errori o dimenticanze che potrebbero compromettere l’efficacia del trattamento. La gestione tramite appuntamento con limiti di flessibilità consolida il rapporto tra paziente e struttura sanitaria, rendendo più facile monitorare la condizione clinica.

Il crescente interesse e la richiesta testimoniano come, di fatto, questa terapia stia rispondendo a bisogni reali. La diffusione capillare in Campania favorisce un’inclusione più equa, offrendo a chi convive con Hiv una cura che si adatta di più al loro ritmo di vita. I medici invitano chi fosse interessato a parlare apertamente con i propri clinici per valutare se questa opzione sia adatta.

Questa strada sembra destinata a trasformare definitivamente il modo di affrontare l’Hiv, un passo che segna la differenza tra sopravvivenza e una vita con meno vincoli e più dignità.

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