La storia della criminologa e tanatoesteta Linda Corsaletti protagonista di un documentario su Youtube

La Storia Della Criminologa E

Linda Corsaletti, criminologa e tanatoesteta, raccontata in un documentario su YouTube. - Gaeta.it

Donatella Ercolano

14 Settembre 2025

Linda Corsaletti è conosciuta in Abruzzo, dove vive da un anno e mezzo, e mantiene uno stretto legame con Cerveteri, sua città d’origine. La sua esperienza professionale comprende la criminologia e, più recentemente, l’attività di tanatoesteta, un ruolo poco diffuso in Italia ma fondamentale per la cura delle salme. Il lavoro che svolge mira a restituire dignità ai corpi dei defunti, aiutando le famiglie ad affrontare la perdita in modo più sereno. Ora, la dottoressa sarà al centro di una docu-serie che racconterà il suo percorso e la pratica quotidiana di questa professione. Il racconto include anche dettagli sul progetto e sulla sua doppia specializzazione.

La docu-serie che racconta un doppio mestiere tra criminologia e cura delle salme

Le riprese della docu-serie con Linda Corsaletti inizieranno il 20 settembre e i contenuti saranno disponibili su YouTube. Il progetto nasce dall’interesse suscitato dalla sua doppia attività, poco comune nel panorama professionale italiano. Durante il documentario, si mostrerà la dottoressa mentre svolge il suo lavoro, accompagnando il pubblico in diverse fasi, dal momento professionale fino ad aspetti più personali. La scelta di esporre questa realtà vuole far conoscere un mestiere poco noto, che combina competenze tecnico-scientifiche e attenzione verso i lutti delle famiglie.

Tanatoestesia: una professione americana ancora poco diffusa e la sua funzione in Italia

Il tanatoesteta è una figura professionale nata negli Stati Uniti e si sta affermando anche in Italia. Questa professione si concentra sul trattamento delle salme, spesso richiesta dai parenti per migliorare l’aspetto del defunto. La cura del corpo avviene soprattutto nei casi di morte violenta, malattie lunghe o suicidio. L’intervento comprende tecniche di ricostruzione, trucco e manipolazioni per ridonare un aspetto il più naturale possibile. Il fine è permettere ai cari di salutare il defunto senza un’immagine traumatica, supportando così il processo di elaborazione del lutto, che può essere compromesso da un addio visivo troppo crudele.

La scelta professionale di passare dalla criminologia alla tanatoestesia

Linda ha scelto di integrare la sua carriera di criminologa con quella di tanatoesteta perché sentiva che mancava una dimensione nel suo lavoro. Da criminologa arrivava spesso dopo le prime fasi della morte e del lutto, trovando famiglie bloccate da un’immagine dolorosa e traumatica. Intervenire subito dopo il decesso le ha permesso di offrire un supporto più vicino al momento del commiato, aiutando le persone a superare quella fase iniziale con maggiore serenità. Ha seguito corsi specifici di formazione e sta valutando opportunità di aggiornamento anche fuori dall’Italia.

L’esperienza pratica e le prime collaborazioni in Abruzzo e Lazio

La dottoressa vive a Lucoli, in Abruzzo, dove lavora con diverse case funerarie locali. Presto amplierà la sua attività anche in Lazio e nella sua città natale, Cerveteri. Nel suo lavoro quotidiano dedica molte ore alla cura delle salme, spesso ricevendo il ringraziamento delle famiglie per l’aspetto naturale e dignitoso restituito ai loro cari. Un episodio recente riguarda un figlio che ha potuto rivedere la madre come era prima della malattia, un risultato che descrive come molto intenso. La fatica fisica è alta, ma la ricompensa emotiva e umana fa percepire realmente un aiuto concreto.

La gestione emotiva nel confronto con i defunti e i familiari

Nonostante il mestiere implichi un contatto diretto e fisico con corpi senza vita, per Linda il punto chiave è restare lucida. L’esperienza di criminologa ha insegnato a mantenere distacco emotivo senza perdere empatia. Affronta situazioni dolorose come le urla dei genitori che hanno perso un figlio, ma riesce a non farsi travolgere. Le sue mani manipolano corpi con delicatezza, correggendo posizioni, colori e danni, attraverso lavaggi, disinfezioni e ricostruzioni. Il lavoro richiede precisione e rispetto, aiutando a superare il tabù e le paure legate all’aspetto esteriore del defunto a volte vissuto con sospetto dai parenti.

La reazione di Linda Corsaletti all’idea di diventare protagonista di un documentario

La notizia di essere la protagonista di un documentario ha suscitato in Linda un misto di timore e soddisfazione. Non esistono al momento molti video o materiali che raccontino questa professione e lei si trova a essere una delle prime donne a farlo pubblicamente in Italia. L’aspetto innovativo della doppia professione ha colpito chi ha deciso di produrre la docu-serie. Per lei si tratta di un’opportunità per far conoscere il valore della tanatoestesia e il modo in cui questo servizio può restituire dignità dopo la morte. La dottoressa sottolinea che il dolore non sparisce ma si può aiutare le persone a vivere la perdita in modo più dolce, grazie a un ultimo saluto meno traumatico.