La startup giapponese ispace Inc, specializzata in esplorazioni spaziali private, non è riuscita a posare con successo il suo lander resilience sulla superficie della luna per la seconda volta. Dopo un primo tentativo andato a vuoto nel 2023, anche la missione del 2025 si è conclusa con un impatto non controllato. L’obiettivo di ispace resta comunque quello di raggiungere le aziende americane che hanno già compiuto l’impresa, ma al momento i risultati del progetto sono deludenti.
Le fasi del lancio e il problema durante la discesa del lander
Il lander resilience, partito da cape canaveral il 15 gennaio 2025, era diretto verso l’emisfero settentrionale della luna. A bordo portava un piccolo rover e alcune attrezzature utili per esperimenti scientifici da svolgere sul suolo lunare. Il momento dell’atterraggio era previsto per le 4:17 del 6 giugno in orario giapponese, appena sera in italia, ma qualcosa è andato storto. Durante la discesa, la navicella non è riuscita a ridurre velocità a sufficienza. Questa difficoltà ha provocato un impatto violento con la superficie lunare.
Perdita di comunicazioni e decisione sulla missione
Subito dopo l’atterraggio, il centro di controllo missione ha perso ogni comunicazione con il lander. I tentativi nelle ore successive non hanno riportato alcun segnale dal veicolo spaziale. Alle 8:00 dello stesso giorno, ispace ha reso noto che le possibilità di ristabilire il contatto con resilience erano ormai nulle. È stata così presa la decisione ufficiale di concludere la missione.
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Precedenti tentativi e confronto con altre aziende private
ispace aveva tentato già una missione nel 2023 ma senza successo, con un altro veicolo spaziale diretto alla stessa zona lunare. Quel fallimento ha rallentato l’ambizione dell’azienda di diventare la prima impresa giapponese ad atterrare sulla luna. Nel frattempo, alcuni concorrenti statunitensi sono riusciti a superare quei traguardi: Intuitive Machines nel febbraio 2024 ha inviato con esito positivo un rover privato sulla superficie lunare. Anche firefly aerospace, altra società americana, ha toccato la luna lanciando un lander a gennaio 2025, che ha raggiunto il suolo lunare il 2 marzo seguendo una traiettoria diversa rispetto a resilience.
Difficoltà e competizione nel settore spaziale privato
Questi risultati americani mettono in evidenza le difficoltà incontrate da ispace e le differenze nelle strategie di approccio alle missioni lunari. La competizione tra aziende private per raggiungere la luna appare ormai avviata, tra successi, fallimenti e affinamenti tecnologici necessari per completare un’operazione così complessa.
Aspettative e sviluppi futuri per ispace
L’amministratore delegato takeshi hakamada ha ribadito la volontà della compagnia di riprendere presto le missioni lunari, puntando a non perdere terreno rispetto ai rivali statunitensi. Il fallimento di resilience segna un altro capitolo difficile, ma non interrompe i piani di ispace per il futuro prossimo. L’azienda punta a migliorare la tecnologia dei suoi lander per garantire frenate più efficaci in fase di discesa e mantenere le comunicazioni fino all’atterraggio.
Le missioni commerciali sulla luna rappresentano un campo dove errori e tentativi sono all’ordine del giorno, sia per difficoltà tecniche sia per la complessità degli obiettivi da raggiungere. I prossimi anni saranno decisivi per ispace nel cercare di consolidarsi come protagonista del settore spaziale giapponese e globale. Dalle ultime dichiarazioni emerge una determinazione a non abbandonare la sfida, anche se resta da capire quando e con quale assetto tecnologico torneranno ad affrontare la superficie lunare.