La stagione nautica 2025 minacciata dalla carenza di skipper qualificati e ritardi burocratici

La stagione nautica 2025 minacciata dalla carenza di skipper qualificati e ritardi burocratici

La stagione nautica 2025 in Italia rischia di essere compromessa dalla carenza di ufficiali di bordo e dalle interpretazioni divergenti delle normative, nonostante l’intervento del ministero per sbloccare gli esami.
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La stagione nautica 2025 in Italia è a rischio per la carenza di ufficiali di bordo qualificati, a causa di ritardi e interpretazioni contrastanti sulle normative per il rilascio delle certificazioni, nonostante un intervento ministeriale volto a sbloccare la situazione. - Gaeta.it

La stagione nautica per il 2025 rischia di subire pesanti contraccolpi a causa della mancanza di personale qualificato per le unità da diporto a noleggio con equipaggio. Nel frattempo, la possibilità di affittare barche senza equipaggio, lasciando al cliente la facoltà di ingaggiare un comandante, si scontra con interpretazioni amministrative controverse, nonostante una sentenza del 2009 ne avesse già chiarito la legittimità.

Carenza di skipper per le unità da diporto e le limitazioni legislative

Simone Morelli, ad di North Sardinia Sail e presidente dell’assemblea di Confindustria Nautica dedicata al noleggio e alla locazione nautica, ha posto l’accento sulle difficoltà oggettive che stanno rallentando la stagione. Attualmente, le barche con equipaggio mettono a rischio l’intera attività turistica per la scarsità di ufficiali di bordo abilitati. L’aumento di personale qualificato avrebbe dovuto essere garantito dall’introduzione del titolo professionale di ufficiale di diporto di seconda classe, previsto da una legge approvata da 15 anni.

Tuttavia, le capitanerie di porto hanno interpretato in modo disomogeneo questa normativa, bloccando esami e rilascio delle certificazioni necessarie per il comando delle unità di dimensioni medie e piccole a noleggio. La situazione ha portato a sanzioni e verbali per gli operatori che hanno provato a utilizzare soluzioni alternative, come la locazione senza equipaggio, ma con la possibilità per l’utilizzatore di ingaggiare un comandante autonomamente. Si tratta di una pratica già riconosciuta legittima dalla giustizia amministrativa nel 2009, ma oggi torna a essere ostacolata da interpretazioni errate.

Il ruolo del ministero e la circolare per sbloccare la situazione

Per tentare di risolvere il problema, il ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con la direttrice generale Patrizia Scarchilli, ha pubblicato una circolare che chiarisce le modalità di esame per ottenere il patentino da ufficiale di diporto di seconda classe. Questa mossa, evidenziata da Confindustria Nautica, mira a uniformare le procedure e far ripartire finalmente le sessioni d’esame in tutto il paese.

Nonostante l’intervento ministeriale, attualmente solo cinque capitanerie permettono lo svolgimento delle prove. Altri uffici competenti hanno sottoposto richieste di chiarimento e interpelli al ministero, segno della confusione e delle difficoltà ancora presenti nelle attività di rilascio dei titoli. Morelli riconosce lo sforzo del ministero ma sottolinea la necessità che le capitanerie si adeguino immediatamente. Nel mondo della nautica da diporto, i tempi sono stretti. La stagione estiva sta per partire e senza una risposta rapida, molte imprese rischiano di non poter operare.

Dati e numeri sulla domanda di nuovi ufficiali di bordo

Il fabbisogno di nuovi ufficiali di navigazione di seconda classe in Italia è rilevante. Secondo stime, le persone interessate ad acquisire il titolo sono circa tremila. A oggi, le domande presentate per l’esame superano 1500 unità, una cifra importante che dimostra l’interesse e la necessità di nuove figure professionali nel settore.

La lentezza nell’organizzazione delle prove e i ritardi nel rilascio dei patentini rischiano di creare un collo di bottiglia significativo. Il blocco del personale certificato metterà sotto pressione non solo le imprese di noleggio con equipaggio, ma anche quelle che affidano la barca a clienti senza esperienza, perché il supporto di ufficiali competenti resta indispensabile per garantire la sicurezza sugli specchi d’acqua turistici italiani.

Le prossime sfide per la nautica da diporto in italia

Le prossime settimane saranno cruciali per capire in che modo gli enti autorizzati, a partire dalle capitanerie, risponderanno alla circolare ministeriale e ai segnali di allarme lanciati dal comparto nautico. Il quadro resta complesso ma non privo di possibilità di recupero. Dalla gestione delle norme e degli esami dipenderà buona parte della riuscita della stagione più importante per il turismo nautico in Italia.

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