La stagione del Marrone di San Zeno DOP: un’eccellenza veronese da riscoprire

La stagione del Marrone di San Zeno DOP: un’eccellenza veronese da riscoprire

A San Zeno di Montagna, la stagione del Marrone DOP si avvia con una raccolta di qualità, nonostante una diminuzione prevista del 10-15%. La Festa del Marrone celebra tradizione e sapori locali.
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La stagione del Marrone di San Zeno DOP: un’eccellenza veronese da riscoprire - Gaeta.it

A San Zeno di Montagna, un piccolo comune semplicemente incantevole, la stagione del Marrone di San Zeno DOP si prepara a decollare. Questo prodotto, simbolo di qualità e tradizione, è pronto a conquistare i palati degli amanti dei sapori autentici. La raccolta di quest’anno promette di essere caratterizzata da ottime qualità, complice un clima che si è rivelato favorevole, nonostante le insidie di un andamento meteorologico non sempre prevedibile.

La qualità della produzione

La raccolta dei Marroni di San Zeno di Montagna è iniziata e si prevede che entri nel vivo nei prossimi giorni. Quest’anno, a differenza di altri, la stagione si presenta con un leggero ritardo dovuto alle straordinarie condizioni climatiche di quest’estate, ricordando a tutti che la natura ha i suoi ritmi. Le piogge di settembre hanno giovato alla qualità e alla grandezza dei frutti, anche se la quantità si prevede inferiore rispetto agli anni passati, con una stima che parla di una diminuzione del 10-15%. Secondo Stefano Bonafini, neopresidente del Consorzio di Tutela, la produzione si attesterà intorno ai 200 quintali, quasi tutti biologici, e coltivata su circa 200 ettari tra i 250 e i 900 metri sopra il livello del mare. Questa altitudine offre un microclima ideale per la crescita dei marroni, situati nel meraviglioso contesto fra il Lago di Garda e il Monte Baldo.

Il Consorzio di Tutela, fondato nel 2003, gioca un ruolo cruciale nella valorizzazione e salvaguardia di questo prodotto. Bonafini, fresco di nomina, ha sottolineato l’importanza di proseguire il lavoro svolto dai suoi predecessori, facendo in modo che la tradizione del castanicoltore non venga persa ma, anzi, utilizzata come punto di partenza per un’evoluzione nel settore.

La figura di Stefano Bonafini

Stefano Bonafini, 43 anni, è un imprenditore agricolo con una lunga storia legata alla terra e al Consorzio di Tutela. Già membro del consiglio precedente, è uno dei fondatori della Proloco locale e ora si appresta a guidare un gruppo rinnovato di nove componenti. La sua esperienza nella castanicoltura e nell’allevamento di bovini da latte e carne lo rende un personaggio che sa bene quanto sia preziosa la risorsa del Marrone. Bonafini ricorda con gratitudine il lavoro del predecessore Simone Campagnari, che ha presieduto il Consorzio per 30 anni, e ora è pronto a portare avanti progetti innovativi per garantire un futuro luminoso a questa specialità.

Ecco che, in tempi di cambiamento, è fondamentale attirare nuove generazioni nella castanicoltura. Il Consiglio attuale, che include anche membri molto giovani, è un segnale di come la passione per la tradizione possa rinvigorire il settore. Bonafini ha in mente di sviluppare nuove iniziative, puntando a creare una filiera di lavorazione e confezionamento dei Marroni in un’unica struttura, così da migliorare ulteriormente la qualità e la distribuzione.

Un evento da non perdere: la Festa del Marrone

La tradizione si rinnova anche attraverso eventi che celebrano il Marrone di San Zeno. Quest’anno si svolgerà la 21^ edizione della Festa del Marrone di San Zeno DOP, in programma in Piazza Schena dal 19 al 20 ottobre e dal 26 ottobre al 3 novembre. Un appuntamento atteso, che riunisce produttori e visitatori, e che quest’anno avrà un tocco di novità: l’installazione del Padiglione del Marrone e dei Sapori del Monte Baldo.

Questa struttura al coperto permetterà ai visitatori di acquistare Marroni direttamente dai produttori, di assaporarli in preparazioni gustose come arrosto o lessati, e di scoprire piatti tipici del territorio, accompagnati da birra alle castagne e vini locali. Tra i piatti protagonisti, non mancherà il famoso minestrone di marroni, un classico locale che rievoca i sapori di un tempo. L’atmosfera del mercatino dei sapori, con la degustazione e vendita di prodotti tipici, renderà ancora più viva la celebrazione di questo frutto speciale.

Il Marrone e la sua valorizzazione

Il Marrone di San Zeno ha una storia lunga e affascinante, chiara prova della connessione profonda fra i prodotti locali e le tradizioni del territorio. Con una forma ellissoidale e una buccia lucida marrone chiaro, il Marrone è un frutto prezioso anche in cucina. Dopo la raccolta, i frutti vengono trattati con un processo di fermentazione leggero e poi selezionati, garantendo così un prodotto di alta qualità.

Il castagno, pianta longeva e resistente, ha trovato dimora in questa area sin dai tempi antichi, ben prima dell’era contemporanea. Oggi, le castagne e i marroni sono apprezzati non solo per il loro sapore, ma anche per le loro incredibili qualità nutritive, ricchi di carboidrati e minerali. Questo è il momento perfetto per riscoprire e apprezzare il Marrone di San Zeno DOP, un simbolo di un’eccellenza culinaria che non smette mai di affascinare.

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