La sanità territoriale in abruzzo tra difficoltà e necessità di rinnovamento: la chiamata della fimmg ai pazienti

La sanità territoriale in abruzzo tra difficoltà e necessità di rinnovamento: la chiamata della fimmg ai pazienti

La sanità territoriale in Abruzzo affronta gravi criticità tra liste d’attesa, carenza di personale e costi crescenti; la Fimmg Abruzzo denuncia problemi strutturali e invita pazienti e medici a collaborare per un cambiamento.
La Sanitc3A0 Territoriale In Abru La Sanitc3A0 Territoriale In Abru
La sanità territoriale in Abruzzo è in crisi a causa di liste d’attesa lunghe, carenza di personale e costi crescenti, con la Fimmg Abruzzo che denuncia un sistema sotto pressione e invita pazienti e medici a unirsi per un cambiamento urgente. - Gaeta.it

La sanità territoriale in Abruzzo sta vivendo un momento complicato. L’aumento delle liste d’attesa, la carenza di personale e l’aumento di costi a carico dei pazienti mettono sotto pressione medici e cittadini. La Fimmg Abruzzo torna a segnalare una situazione che va al di là delle singole responsabilità: un sistema sanitario che mostra crepe profonde. Nella loro lettera aperta, rivolta ai pazienti e distribuita negli studi medici, il sindacato solleva temi cruciali per chi si confronta ogni giorno con la sanità a livello locale.

Le difficoltà quotidiane tra liste d’attesa e reparti al collasso

Chiunque si rivolga oggi al servizio sanitario locale conosce bene il problema delle lunghe attese. Prenotare una visita specialistica spesso significa dover attendere mesi per un appuntamento. Nel frattempo, chi non vuole rinunciare a un controllo nemmeno accettando costi extra ormai si affida a esami a pagamento. Nel territorio abruzzese, questa situazione si accompagna al sovraccarico dei reparti ospedalieri che lavorano ben oltre la capacità, con conseguente aumento delle tensioni per pazienti e operatori.

Medici e personale sanitario subiscono anche la pressione della burocrazia che porta via molto tempo, togliendolo all’assistenza diretta. La richiesta di compilare moduli e seguire procedure amministrative sottrae energie alla presa in carico del paziente, alimentando il malcontento di chi cura e di chi è curato. Questa mole di lavoro invisibile pesa in modo particolare sui giovani medici che, davanti a queste condizioni, decidono spesso di cercare altrove migliori opportunità professionali.

Le cause radicate nel sistema e le scelte politiche

La Fimmg Abruzzo identifica precise responsabilità nella gestione del sistema sanitario regionale. Alle spalle degli ultimi anni si nascondono decisioni che hanno bloccato la possibilità di migliorare la medicina del territorio. Il risultato è un settore che manca di fondi adeguati e che non ha mai visto un piano concreto di ammodernamento.

Non a caso resta aperto il tema della mobilità passiva: molti pazienti abruzzesi preferiscono rivolgersi a strutture fuori regione, alimentando un circolo vizioso che indebolisce ulteriormente gli ospedali locali. Il sindacato accusa la persistenza di logiche clientelari che influenzano le scelte, senza tenere conto delle reali necessità di una sanità pubblica più accessibile ed efficiente.

La scelta della fimmg di parlare direttamente ai pazienti

Di fronte a un silenzio durato troppo tempo nelle sedi istituzionali, la Fimmg Abruzzo ha scelto di farsi portavoce diretto dei problemi tramite una lettera aperta diffusa negli studi medici. Il messaggio è rivolto a chi ogni giorno vive sulla propria pelle le difficoltà causate dalla sanità territoriale fragile e spesso poco supportata.

La comunicazione diretta con i pazienti mira a rompere un isolamento che ha finora indebolito la consapevolezza pubblica, mostrando con chiarezza le cause che rendono la situazione così complessa. L’invito è a confrontarsi senza nascondere criticità e a sviluppare un dialogo aperto e trasparente, superando l’opacità e la distanza che spesso separano cittadini e decisori.

La chiamata all’unità per un sistema sanitario più umano

La Fimmg Abruzzo sottolinea come la soluzione passi dalla collaborazione tra medici e pazienti. La salute deve restare un diritto, non diventare un privilegio per pochi. Di qui l’appello a denunciare le difficoltà, chiedere maggiore trasparenza e sostenere chi opera per rendere la sanità più accessibile e meno condizionata da interessi di parte.

Il sindacato si impegna a continuare la propria azione, ma evidenzia che senza il supporto attivo dei cittadini ogni sforzo rischia di restare isolato. La forza maggiore, nelle loro parole, si crea quando chi cura e chi viene curato uniscono le proprie voci, mettendo in evidenza le criticità e spinte verso un cambiamento concreto. In questo scenario, la sanità abruzzese attende un impegno condiviso per uscire dalle difficoltà attuali.

Change privacy settings
×