La sanità campana resta al centro di un dibattito acceso tra problemi strutturali e progetti di rilancio. Liste d’attesa lunghe, carenza di medici e investimenti in infrastrutture caratterizzano il panorama regionale. Durante un incontro a Ercolano organizzato dall’Asl Napoli 3 Sud sono emerse analisi, dati e opinioni di esperti, operatori e giornalisti sul presente e futuro del settore sanitario nella regione.
Diritto alla salute e qualità dell’assistenza: le premesse del confronto a ercolano
Il diritto alla salute rappresenta un fondamento imprescindibile per la società e tutte le libertà a esso collegate, in particolare il diritto al lavoro. Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ha ribadito che indebolire questo diritto significa mettere a rischio vita e benessere di molti. Ha sottolineato le difficoltà emerse dopo la riforma del titolo V della Costituzione, secondo cui lo Stato non è riuscito a garantire continuità e qualità delle cure sul territorio. Questo ha generato tensioni tra Stato e Regioni, spesso a scapito dei cittadini.
Un sistema sanitario omogeneo e raggiungibile
Nel corso del dibattito è stato evidenziato che un sistema sanitario deve assicurare un’assistenza omogenea e raggiungibile. La sanità campana, con le sue criticità, rappresenta un banco di prova importante per tutta la nazione. Si è ricordato, anche, che la tutela della salute va oltre la mera erogazione di servizi, coinvolgendo aspetti sociali e culturali che connettono direttamente la vita delle persone con la qualità delle istituzioni sanitarie.
Leggi anche:
Ruolo e attività dell’asl napoli 3 sud nel contesto sanitario regionale
L’Asl Napoli 3 Sud è uno dei principali attori della sanità campana. Conta tredici distretti e otto ospedali che coprono un’area ampia e popolosa. Giuseppe Russo, direttore generale dell’Asl, ha messo in luce alcuni progetti di rilancio. Tra questi figurano iniziative per il potenziamento del fascicolo sanitario elettronico, che migliora la gestione dei dati clinici, e lavori infrastrutturali come la ristrutturazione dell’ospedale di Boscotrecase e l’ampliamento di quello di Nola.
Le difficoltà strutturali
Russo ha anche parlato delle difficoltà persistenti, tra cui la carenza di medici di famiglia e la pressione sui pronto soccorso. Ha ricordato che la normativa vigente ancora limita la possibilità per i medici di svolgere attività privata, una situazione che accentua le liste d’attesa e l’affollamento ospedaliero. Il direttore ha auspicato un ampliamento delle attività private autorizzate, convinto che questa strada possa offrire risposte immediate alla domanda di servizi troppo lunga.
Comunicazione e informazione nel settore sanitario: il ruolo del giornalismo
La gestione della comunicazione sanitaria è emersa come un tema cruciale dal dibattito. Luigi Contu, direttore dell’ANSA, ha sottolineato la necessità di comunicare in modo affidabile e trasparente realtà sanitarie significative, anche quelle meno note al grande pubblico. La tutela dei lettori viene prima di ogni interesse politico o commerciale. Contu ha definito un dovere del giornalista fornire notizie accurate, comprese quelle scomode, con l’obiettivo di stimolare un dibattito che porti a soluzioni concrete.
L’informazione come arma per la salute pubblica
Il presidente di Federsanità nazionale, D’Alba, ha confermato questa linea, indicando che la qualità dell’informazione è centrale per affrontare problemi come le liste d’attesa e la carenza di personale. Ha affermato che più che il solo aspetto economico, occorre un investimento nelle risorse umane e una maggiore attenzione al coinvolgimento attivo dei cittadini nella gestione della propria salute. Si è evidenziato come retribuzioni inadeguate, come i 1200 euro per gli infermieri all’inizio della carriera, rappresentino un ostacolo per il reclutamento.
Prospettive economiche e politiche della sanità in campania: un bilancio e gli scenari futuri
L’assessore regionale al Bilancio Ettore Cinque ha analizzato i risultati raggiunti dalla Campania nel campo sanitario. Ha evidenziato che la regione ha seguito un percorso diverso da molte altre realtà italiane, mantenendo i bilanci in ordine senza ricorrere a manovre d’emergenza per rientrare dai deficit. Questo posizionamento, insieme a quello di Lombardia e Veneto, mette la Campania su un piano di maggiore stabilità finanziaria.
Le sfide ancora aperte
Cinque ha ricordato che rimangono da affrontare squilibri territoriali e differenze di accesso ai servizi, inoltre ha parlato della necessità di un accordo più stretto tra governo centrale e regioni per stabilire criteri equi di distribuzione delle risorse. Si tratta di un passaggio essenziale per garantire una rete sanitaria che risponda davvero ai bisogni di tutta la popolazione, superando divari storici e carenze di personale e investimenti. Il confronto in corso mette in luce un settore sospeso tra fragilità storiche e spunti di rilancio sostenuti da nuovi progetti.