La Roma sotto la gestione friedkin: investimenti milionari e focus sui giovani nel 2025

La Roma sotto la gestione friedkin: investimenti milionari e focus sui giovani nel 2025

La proprietà Friedkin ha investito ingenti risorse nella Roma dal 2020, passando da grandi acquisti a una strategia focalizzata sui giovani talenti per costruire una squadra competitiva e sostenibile nel tempo.
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La proprietà Friedkin ha trasformato la Roma dal 2020 puntando inizialmente su grandi nomi e investimenti importanti, per poi focalizzarsi sempre più sui giovani talenti, con l’obiettivo di costruire una squadra competitiva e sostenibile nel tempo. - Gaeta.it

La proprietà americana dei Friedkin, dal momento dell’acquisto della Roma nel 2020, ha messo in moto un progetto che ha visto cifre elevate e grandi nomi sul mercato. L’ultima strategia si concentra sempre più sui talenti giovani, con l’obiettivo di creare una squadra competitiva e sostenibile nel tempo. Questo articolo ricostruisce le tappe principali degli investimenti della società capitolina da allora fino al presente, evidenziando come la filosofia dirigenziale abbia mutato i propri obiettivi nel corso degli anni.

Gli investimenti iniziali e la conferma dei protagonisti nel 2020

All’inizio del 2020 la famiglia Friedkin ha preso in mano le redini della Roma, puntando subito a non stravolgere ma a rinforzare l’identità della squadra. Il periodo non era semplice, con trattative in bilico e l’ipotesi di cessioni eccellenti. Proprio in quel clima agitato è maturato uno dei primi colpi importanti: la conferma di Chris Smalling. Il difensore inglese, considerato quasi in partenza, alla fine è stato riscattato dalla proprietà, segno di fiducia verso i giocatori già presenti.

Nuovi innesti e valorizzazioni

La scelta ha aperto la strada a nuovi innesti, come Marash Kumbulla, giovane difensore con potenziale notevole, che non ha tardato a guadagnarsi spazio e attenzioni all’interno del campionato italiano. Questa fase ha definito un rapporto fra investimento e valorizzazione di elementi meno blasonati ma con prospettive solide.

La spesa per talenti affermati e l’era di mourinho nel 2021

Nel 2021 la Roma ha dato una scossa significativa sul mercato, adeguandosi alle richieste di josé mourinho, tecnico di grande prestigio arrivato per riportare il club a livelli alti. L’acquisto di Tammy Abraham, centravanti inglese, ha segnato l’inizio di una campagna estiva importante, a cui si è aggiunto Rui Patricio, portiere con esperienza internazionale.

Investimenti strategici

Complessivamente, il club ha speso quasi 110 milioni di euro in giocatori di primo livello, segnalando la volontà di puntare ad una squadra competitiva da subito. Questo investimento non si è limitato a pochi nomi, ma ha coinvolto tutto l’ambiente, con l’obiettivo di costruire una rosa solida e capace di lottare per le posizioni di vertice nel campionato italiano.

L’arrivo di dybala e il tentativo di costruire una squadra pronta a vincere

L’estate del 2022 ha visto un colpo di scena con l’ingaggio di Paulo Dybala, presentato come il fiore all’occhiello della rosa romanista. L’attaccante argentino ha rappresentato un punto di riferimento tecnico e un segnale chiaro sulle ambizioni societarie: creare un “instant team” capace di competere da subito. Sono arrivate anche altre figure in cerca di rilancio come Wijnaldum e Renato Sanches.

Strategia di equilibrio tra esperienza e talento

Questi movimenti hanno mostrato una strategia che mescola esperienza a richiesta di riscatto da parte di giocatori noti, per dare solidità e fantasia al gruppo. L’acquisto di Dybala ha polarizzato l’attenzione mediatica, certo, ma ha anche spinto a consolidare la rosa in maniera coerente e ambiziosa.

La campagna acquisti 2023 e il ritorno di lukaku come simbolo di riconferma

Nel 2023 è stato Roberto Lukaku il protagonista principale del mercato giallorosso. La sua firma è stata a lungo sognata e infine concretizzata, accompagnata da una presenza simbolica: la fotografia di Mourinho che quale spine nel centrocampo festeggia l’abbraccio verso un centravanti che mancava, era un segnale di fiducia e speranza.

Bilanciamento tra esperienza e gioventù

Quest’anno la società ha investito nuovamente cifre vicine o superiori ai cento milioni, con nomi come Dovbyk, Soulè e Koné. Tra ingaggi eccellenti e svincolati di qualità come Hummels ed Hermoso, l’idea è di mantenere sia la base esperta che stimolare la freschezza di volti nuovi. Il progetto sembra evolversi verso una miscela di esperienza e giovani da far crescere, in linea con le esigenze di competitività e sostenibilità.

Il focus sul futuro e sui giovani nel 2025

Nel 2025 la Roma, sempre sotto la proprietà Friedkin, sembra voler puntare ancora di più sui ragazzi. L’esperienza accumulata negli anni precedenti porta a privilegiare l’investimento sui talenti emergenti del vivaio e del mercato giovanile.

Una strategia di bilanciamento

Questo approccio non esclude colpi importanti, ma tenta di costruire una squadra che abbia basi solide e longevità, evitando di affidarsi solo a nomi affermati. La strategia guarda al bilanciamento tra crescita tecnica e stabilità economica, con la volontà di creare un mix che consenta alla Roma di restare competitiva nei prossimi campionati.

I risultati di questa impostazione dipenderanno dalla capacità di integrare rapidamente i giovani e di farli esprimere al meglio, in un contesto che sempre più richiede rapidità di adattamento e capacità di rendimento immediato.

In pochi anni il percorso della Roma si è sviluppato tramite investimenti notevoli e una politica di mercato che ha saputo oscillare tra grandi firme e promesse giovani. La visione della proprietà si è modificata con il passare del tempo, costruendo le basi per un futuro nel quale i giovani rappresentano una scommessa concreta per riportare la squadra ai livelli più alti del calcio italiano.

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