Il rapporto annuale sull’attuazione del Piano strategico della politica agricola comune in Italia ha ricevuto il via libera dalla Commissione europea il 28 luglio 2025. L’Agea, agenzia che coordina la rendicontazione nazionale, ha presentato la relazione dettagliata che copre il periodo da ottobre 2023 a ottobre 2024. Il documento descrive i fondi spesi e i risultati raggiunti nella gestione dei programmi comunitari dedicati all’agricoltura e allo sviluppo rurale. La comunicazione ufficiale europea certifica la regolarità delle procedure e la corretta realizzazione delle attività secondo le norme in vigore.
La rendicontazione delle spese e il monitoraggio degli interventi del piano strategico pac
L’Annual Performance Report 2024 ha registrato spese complessive superiori a 4,19 miliardi di euro riferite alla programmazione 2023-2027. Di questi, circa 3,72 miliardi sono stati stanziati dal Fondo europeo agricolo di garanzia , mentre 468 milioni arrivano dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale . Ai valori relativi alla nuova fase si aggiungono quasi 1,7 miliardi di euro riferiti alla programmazione precedente del periodo 2014-2022, suddivisa fra FEAGA e FEASR.
Questa rappresentazione economica segue regole stringenti e ha come scopo principale non solo la verifica delle spese, ma anche il controllo sui traguardi fissati dal piano. Ogni intervento viene misurato attraverso indicatori concordati in ambito europeo, scelti dal governo italiano per tenere sotto osservazione l’efficacia nelle diverse aree di politica agricola. Il confronto fra risultati programmati e ottenuti punta a identificare eventuali scostamenti e a definire azioni correttive tempestive.
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La relazione, definitiva il 17 febbraio 2025, è stata analizzata dalla Commissione europea con attenzione ai dettagli procedurali e al rispetto delle norme comuni. Dopo un esame approfondito, Bruxelles ha approvato il documento a fine luglio, rimarcando l’assenza di irregolarità significative e la coerenza delle attività con le disposizioni comunitarie.
Nel nuovo sistema di gestione PAC, detto New Delivery Model, la valutazione ha messo al centro la performance e non solo la rendicontazione delle risorse impiegate. Per questo motivo, l’Italia ha monitorato attentamente quasi 170 interventi, usando indicatori quantitativi e qualitativi per misurare l’efficacia. Scostamenti ingiustificati dai target avrebbero potuto tradursi in sanzioni o richieste di recupero fondi, ma nessuno è stato segnalato.
Il buon esito di questa verifica testimonia l’organizzazione e il coordinamento fra tutti i soggetti coinvolti nella Governance PAC, guidati da Agea Coordinamento. Procedimenti idonei e controlli precisi hanno consentito di evitare errori rilevanti nei pagamenti e nella gestione delle risorse.
Coordinamento fra enti e trasparenza nella gestione dei fondi europei
L’accettazione del report rappresenta un passo importante in termini di trasparenza nell’impiego dei fondi europei destinati alla politica agricola. Il raggiungimento degli obiettivi stabiliti evidenzia una collaborazione consolidata fra il ministero dell’agricoltura , Agea e vari Organismi Pagatori coinvolti.
Lo spirito di cooperazione ha permesso di superare i complicati passaggi burocratici e di assicurare un controllo puntuale delle procedure. Anche il lavoro dei funzionari europei ha contribuito a questo risultato, garantendo un dialogo costante e scambi di informazioni frequenti.
A breve sarà pubblicata sul sito ufficiale di Agea una versione sintetica della relazione annuale, così da favorire l’accesso alle informazioni anche ai soggetti non specialisti. Questo rappresenta un ulteriore passo verso la diffusione di dati precisi e ufficiali sul funzionamento della PAC in Italia, a vantaggio di tutti gli stakeholder del settore agricolo.