La regione marche investe 300mila euro per potenziare i trapianti nel 2025

La regione marche investe 300mila euro per potenziare i trapianti nel 2025

La regione Marche investe 300mila euro nel 2025 per potenziare donazioni e trapianti di organi, con il Centro regionale trapianti che coordina l’espansione delle attività e la formazione del personale.
La Regione Marche Investe 300M La Regione Marche Investe 300M
La Regione Marche ha stanziato 300mila euro per potenziare nel 2025 le attività di donazione e trapianto di organi, con un focus sull’aumento delle donazioni da donatori a cuore fermo e il rafforzamento del Centro regionale trapianti. - Gaeta.it

La regione marche ha stanziato 300mila euro per rafforzare le attività di donazione e trapianto di organi e tessuti nel 2025. Le risorse supporteranno un progetto regionale finalizzato a migliorare i numeri e la qualità dei trapianti, gestito dal centro regionale trapianti . Questo intervento arriva dopo un aumento significativo delle procedure legate ai donatori a cuore fermo durante il 2024.

Obiettivi e gestione del progetto regionale trapianti

Il contributo economico di 300mila euro è destinato a sostenere il “Progetto regionale di sviluppo e potenziamento delle attività di prelievo e trapianto di organi e tessuti“. L’iniziativa nasce per consolidare e accrescere i risultati ottenuti dalla rete trapiantologica delle marche. Questo sistema include raccolta, gestione e distribuzione degli organi e tessuti utili ai trapianti. L’intero processo sarà coordinato dal Centro regionale trapianti , che da anni si occupa di queste attività nel territorio con elevata professionalità. Il Crt rappresenta il fulcro dell’organizzazione e della pianificazione di tutte le fasi necessarie per garantire l’efficacia nelle donazioni. L’obiettivo è evitare cali nel numero di trapianti e, anzi, favorirne una crescita costante. La regione indica che mantenere e migliorare le performance già raggiunte nel campo dei trapianti è un impegno principale di questo stanziamento.

Dati sulle donazioni a cuore fermo nel 2024

I numeri del 2024 mostrano un rilevante incremento delle donazioni da donatori a cuore fermo rispetto all’anno precedente. Nel corso dell’anno la regione marche ha visto crescere da 7 a 18 i casi di prelievo di organi in queste condizioni. Il dato testimonia un ampliamento concreto delle attività legate a questo tipo di donazione, meno tradizionale rispetto a quella da donatore con cuore battente . L’allargamento di queste attività ha carattere strategico, poiché consente di aumentare le possibilità di trapianto e quindi di salvare più vite. La regione riconosce che il potenziamento del percorso Dcd richiede una rete coordinata e strutturata, capace di gestire con efficacia le diverse fasi della donazione. Nel 2024 sono state coinvolte quattro strutture sanitarie rispetto alla sola sede di Jesi nel 2023. Questo ampliamento territoriale indica un rafforzamento concreto e una diffusione più ampia di queste procedure.

Gli interventi annunciati e il ruolo del centro regionale trapianti

Filippo Saltamartini, vicepresidente e assessore regionale alla sanità, ha sottolineato l’importanza di migliorare coordinamento, formazione e sensibilizzazione legate al prelievo e al trapianto. Ha definito il Centro regionale trapianti come un’eccellenza nazionale, che dimostra la capacità organizzativa e la qualità del sistema sanitario delle marche. Saltamartini ha ribadito che il progetto è pensato per sostenere attività fondamentali alla sopravvivenza delle persone che necessitano di trapianti. Nel dettaglio, il coordinatore del Crt, dottor Benedetto Marini, ha strutturato il programma in quattro linee principali. La prima riguarda la verifica delle attività dei coordinatori locali coinvolti nelle procedure. La seconda punta alla formazione e all’informazione regionale per operatori e pubblico sui temi della donazione. La terza interessa il potenziamento delle attività di prelievo di organi, cornee e tessuti. Infine, la quarta riguarda il rafforzamento dell’attività chirurgica dedicata ai trapianti. Questi interventi rappresentano un approccio complessivo e integrato per migliorare i risultati in tutta la regione.

Diffusione territoriale e strategie per il futuro

L’espansione delle strutture coinvolte nelle donazioni da cuore fermo segna un punto di svolta nel sistema trapiantologico marchigiano. Nel 2023 era attiva una sola struttura sanitaria , mentre oggi sono quattro i centri che partecipano direttamente a questo percorso. In questo modo, la rete si amplia in modo da coprire un’area più vasta e offrire maggiori possibilità di prelievo. La scelta di potenziare il percorso Dcd accanto a quello tradizionale Dbd segnala una strategia regionale che punta a diversificare e rafforzare le modalità per accrescere il numero di donazioni. Questo modello territorialmente esteso consente di raggiungere più pazienti in lista d’attesa e di facilitare un accesso più rapido agli organi disponibili. Il prossimo anno vedrà quindi una maggiore attenzione su queste pratiche, che verranno anche accompagnate da iniziative di formazione e sensibilizzazione per il personale sanitario e la popolazione.

Le risorse stanziate e l’organizzazione prevista rappresentano il tentativo regionale di consolidare la posizione delle marche tra le realtà italiane più attive nei trapianti, favorendo al tempo stesso strumenti operativi per mantenere e innalzare standard di qualità.

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