La regione Lazio approva indennizzi per moria del kiwi, oltre 6 milioni alle aziende coinvolte

La regione Lazio approva indennizzi per moria del kiwi, oltre 6 milioni alle aziende coinvolte

La Regione Lazio stanzia oltre 6,2 milioni di euro per 170 aziende agricole colpite dalla moria del kiwi nel 2023, con il supporto dell’osservatorio del kiwi e dei comuni coinvolti.
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La Regione Lazio ha stanziato oltre 6,2 milioni di euro in contributi per 170 aziende agricole colpite dalla moria del kiwi nel 2023, sostenendo il rilancio della produzione locale. - Gaeta.it

La Regione Lazio ha ufficializzato un contributo economico per le aziende agricole colpite dalla moria del kiwi nel 2023. L’elenco approvato include 170 imprese per un totale superiore a 6,2 milioni di euro. Questa iniziativa segue mesi di richiesta da parte degli enti locali e degli operatori del settore, in particolare dell’osservatorio del kiwi e dei comuni del territorio.

Impegno dell’osservatorio del kiwi e delle istituzioni per l’emergenza 2023

L’osservatorio del kiwi, insieme al sindaco di Cisterna Valentino Mantini e all’assessore all’agricoltura Pierluigi Del Prete, ha seguito da vicino l’intera vicenda con l’obiettivo di tutelare il comparto. Sin dagli eventi drammatici del 2023, quando la moria delle piante ha colpito gravemente le coltivazioni, l’osservatorio ha coordinato un’azione congiunta tra comuni, associazioni di categoria e produttori.

Azioni e incontri decisivi

Nel corso dell’anno è stato depositato presso la Regione Lazio un memorandum, accompagnato dall’istanza ufficiale di riconoscimento della calamità naturale, protocollata l’8 settembre 2023. Parallelamente è stata organizzata, a Cisterna, una seduta straordinaria del consiglio comunale che ha visto la partecipazione dei sindaci di comuni limitrofi come Latina, Cori, Sermoneta, Sezze, Priverno, Pontinia, Sabaudia, Lariano e Lanuvio. Questi momenti hanno rafforzato la richiesta di misure urgenti e sostegno economico ai produttori colpiti.

Il sindaco e l’assessore hanno voluto sottolineare come “il risultato ottenuto sia il frutto di un lavoro senza distinzioni politiche, che ha messo al centro il territorio e le sue esigenze concrete.”

Criteri e importo degli indennizzi per le aziende agricole

La determina regionale n. 22977 del 27 giugno 2025 ha reso pubblico l’elenco delle aziende che riceveranno i contributi. Sono 170 le realtà ammesse, tra piccoli e medi produttori del Lazio, che hanno presentato regolare domanda e rispettano i requisiti indicati dalla Regione per il riconoscimento del danno subito dalla moria del kiwi nel ciclo produttivo 2023.

Nel complesso si tratta di un importo superiore a 6,2 milioni di euro, destinato a compensare almeno in parte le perdite subite e a sostenere le attività imprenditoriali agricole. Gli indennizzi sono stati calibrati in base all’entità dei danni documentati e alle superfici coltivate. Questo stanziamento rappresenta uno strumento fondamentale per preservare una delle produzioni tipiche della zona, duramente colpita dalle condizioni climatiche e fitosanitarie sfavorevoli.

Dettagli sul contributo

Gli aiuti mirano a mantenere vivo il comparto agricolo locale e a contenere gli effetti negativi della crisi sanitaria e climatica che ha colpito la filiera del kiwi nel territorio laziale.

Nuove richieste di sostegno e rilancio della produzione

Nonostante il provvedimento sia arrivato a chiusura di una prima fase, l’osservatorio del kiwi ha già manifestato l’intenzione di promuovere un ampliamento delle procedure di indennizzo. Si punta a riaprire i termini per le aziende che non hanno potuto fare domanda oppure che hanno sviluppato i requisiti necessari solo dopo la prima scadenza.

Un altro obiettivo riguarda la destinazione di risorse specifiche per chi intende reimpiantare il kiwi, con nuovi portainnesti considerati più resistenti e capaci di riportare i livelli produttivi agli standard pre-crisi. Mantini e Del Prete hanno evidenziato i risultati incoraggianti già ottenuti da alcuni produttori con queste nuove varietà, che lasciano sperare in un recupero significativo della filiera.

L’attenzione resta alta perché l’agricoltura locale mantenga il suo ruolo nel contesto economico e sociale, continuando a offrire occupazione e prodotti riconosciuti per qualità e tradizione.

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