La regione abruzzo conferma l’impegno per il carcere di alta sicurezza di sulmona con visite e progetti concreti

La regione abruzzo conferma l’impegno per il carcere di alta sicurezza di sulmona con visite e progetti concreti

La regione Abruzzo visita il carcere di alta sicurezza di Sulmona per valutare condizioni detentive, potenziare assistenza sanitaria e psicologica, migliorare logistica e supportare il personale di polizia penitenziaria.
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La Regione Abruzzo ha visitato il carcere di alta sicurezza di Sulmona per valutare le condizioni dei detenuti e del personale, evidenziando la necessità di potenziare assistenza sanitaria, supporto psicologico e migliorare le strutture e il benessere lavorativo degli agenti penitenziari. - Gaeta.it

La regione abruzzo continua a occuparsi attivamente della situazione delle carceri sul suo territorio, in particolare del penitenziario di alta sicurezza di sulmona. In questa fase critica per il sistema penitenziario italiano, le istituzioni locali mostrano una particolare attenzione a garantire dignità e diritti alle persone detenute, con l’obiettivo di evitare che la detenzione si trasformi in abbandono. L’assessore regionale alle politiche sociali e la garante dei detenuti hanno visitato la struttura per ascoltare direttamente le necessità di detenuti e operatori.

La visita al carcere di alta sicurezza di sulmona

Il 20 aprile 2025, l’assessore regionale alle politiche sociali, roberto santangelo, accompagnato da monia scalera, garante regionale dei detenuti, si è recato presso il carcere di sulmona. La visita ha previsto un colloquio diretto con stefano liberatore, direttore della struttura, oltre a un sopralluogo nelle sezioni detentive. Durante la giornata sono stati dedicati momenti di dialogo per raccogliere impressioni e segnalazioni, sia dal personale che dai detenuti. Questo confronto diretto ha permesso di mettere a fuoco le criticità esistenti, per coordinare interventi efficaci e mirati.

Analisi delle condizioni interne

Le condizioni all’interno del carcere sono state analizzate con attenzione, considerando aspetti logistici e umani. Particolare risalto è stato dato ai bisogni dei detenuti, soprattutto in relazione al sostegno medico e psicologico disponibile. La visita ha mostrato il forte impegno del personale, ma ha anche evidenziato alcune lacune che richiedono interventi immediati. Il dialogo aperto tra l’assessore, la garante, il direttore e i detenuti punta a costruire una strategia condivisa per migliorare le condizioni complessive.

Le priorità suggerite dalle istituzioni regionali

Tra gli argomenti principali sollevati durante la visita, emerge l’esigenza di potenziare in maniera significativa la presenza del personale sanitario e di quello psicologico. La struttura necessita di servizi che garantiscano una assistenza costante e adeguata, essenziale per la tutela della salute dei detenuti. Accanto a questo, è stato sottolineato il valore delle attività formative e lavorative come strumenti imprescindibili per favorire il reinserimento sociale.

Miglioramenti logistici e supporto al personale

Altre priorità riguardano il miglioramento delle condizioni logistiche e del benessere all’interno del carcere. Un ambiente più vivibile contribuisce a contenere tensioni e favorisce una convivenza più serena, elemento cruciale per la sicurezza. Inoltre, è stata evidenziata la necessità di valorizzare il ruolo del personale penitenziario, spesso sottoposto a carichi elevati e a una situazione di sotto organico che complica la gestione quotidiana. Infine, le istituzioni puntano a rafforzare i collegamenti con i servizi territoriali, per garantire un supporto effettivo ai detenuti dopo la scarcerazione.

L’impegno del personale di polizia penitenziaria

roberto santangelo ha voluto rimarcare il ruolo fondamentale degli agenti di polizia penitenziaria, protagonisti di un lavoro severo e spesso sottostimato. Ha riconosciuto il loro sforzo quotidiano nel mantenere la sicurezza e il corretto funzionamento del carcere, nonostante la carenza di personale rappresenti un freno importante nella loro attività. Il lavoro degli agenti si sviluppa in un contesto complesso e delicato, dove l’equilibrio e la professionalità sono indispensabili per gestire situazioni di tensione.

Il sostegno della regione al personale

La visita ha offerto un’occasione per rendersi conto direttamente delle difficoltà pratiche affrontate da chi lavora all’interno dell’istituto, e per ribadire l’intenzione della regione di supportare queste figure con interventi concreti. Il riconoscimento pubblico all’impegno della polizia penitenziaria rappresenta un passo nella direzione di una maggiore attenzione alle esigenze di tutto il personale coinvolto nel mondo carcerario. La strada verso un sistema più umano e funzionale passa anche attraverso il sostegno a chi opera dentro le mura.

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