La giunta regionale ha approvato un documento che punta a uniformare la gestione delle liste di attesa per le prestazioni ambulatoriali sul territorio abruzzese. L’obiettivo è assicurare un accesso più omogeneo e rapido alle prestazioni sanitarie, sfruttando meglio le risorse disponibili. Dal cup unico regionale all’organizzazione delle agende, il testo stabilisce regole condivise tra le diverse aziende sanitarie locali.
Cenni sul documento di armonizzazione per le prestazioni ambulatoriali
Il documento è stato elaborato per armonizzare le procedure di gestione delle liste di attesa nelle strutture sanitarie regionali. La proposta è stata portata in giunta dall’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, che ha seguito la redazione del testo iniziata lo scorso ottobre. L’idea centrale è far dialogare meglio i diversi protocolli adottati dalle singole Asl, al fine di ottimizzare le risorse e limitare le disfunzioni emerse nel tempo. Il documento definisce standard condivisi che mirano a ridurre le discrepanze nell’accesso alle visite e esami.
All’interno dell’Unità Centrale per la Gestione dell’assistenza sanitaria e delle liste d’attesa, organismo che ha guidato i lavori, hanno operato il Ruas , l’assessore, il direttore del Dipartimento Sanità, dirigenti e funzionari e le direzioni delle Asl. Il confronto tra i vari attori ha messo in luce come i protocolli locali non fossero sempre sincronizzati tra loro, provocando un utilizzo non completo dell’offerta sanitaria territoriale. Questo documento cerca di superare quelle criticità, proponendo una visione che recupera e rende più funzionale tutto il sistema a vantaggio dei cittadini.
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Il ruolo del cup unico regionale e l’offerta allargata delle prestazioni
Uno degli elementi più rilevanti riguarda l’introduzione di un cup unico regionale, dove saranno raccolte tutte le prestazioni offerte sia dagli ospedali pubblici che dalle strutture private accreditate. Prima, ogni Asl gestiva in modo indipendente la propria offerta, ma ora il paziente, prenotando, potrà scegliere di effettuare la prestazione anche in un’altra provincia dell’Abruzzo. In questo modo si potrà ridurre in maniera più significativa il tempo di attesa, trovando slot disponibili in altre zone.
Ogni azienda definirà quali prestazioni potranno essere prenotate “a distanza”, tenendo in considerazione la complessità degli esami e la vicinanza al luogo di residenza, così da evitare disagi ai pazienti. Le prestazioni semplici resteranno garantite vicino a casa, mentre quelle più complesse potranno essere spostate. Importante anche la conferma che l’accesso alle prestazioni dovrà essere assicurato anche nel weekend, prevedendo aperture il sabato e la domenica per supportare meglio l’utenza e distribuire gli appuntamenti.
Questa scelta vuole bilanciare un uso più razionale delle disponibilità con la tutela del diritto di assistenza sul territorio, garantendo flessibilità e migliori condizioni per ridurre i tempi di attesa che spesso si allungano per mancanza di slot in una singola Asl.
Gestione delle disdette e monitoraggio della domanda
Il documento affronta anche il problema delle disdette non comunicate, che danneggiano la capacità di assegnare gli slot ad altri utenti e allungano inutilmente le liste d’attesa. In alcune realtà si è registrato che circa il 50% delle cancellazioni non veniva segnalato, causando sprechi notevoli in termini di occasioni perse.
Per contrastare questa situazione, il gestore del cup, in collaborazione con le Asl, dovrà mettere a punto un sistema di richiamo automatico. Questo potrà avvenire tramite sms, mail o telefonate, per ricordare gli appuntamenti e sollecitare la comunicazione di eventuali disdette. Un metodo che permette di recuperare disponibilità e ridurre i tempi per chi ha bisogno di prenotare.
Entro sei mesi è previsto anche il varo di un tempario unico regionale. Questo documento fisserà per ogni prestazione la tempistica massima entro cui i fornitori devono assicurare gli appuntamenti. Tale strumento aiuterà a programmare le agende secondo parametri certi e a monitorare gli eventuali scostamenti, garantendo trasparenza e rispetto degli standard.
Attenzione ai percorsi diagnostici e alle agende di secondo livello
Il testo contempla inoltre soluzioni per i pazienti inseriti in Pdta, cioè i percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali, ai quali saranno riservati slot specifici. Questi spazi devono permettere una presa in carico completa, tenendo conto dell’insieme delle necessità cliniche di ogni singolo caso. Saranno così programmati appuntamenti più coordinati, che evitano disagi per chi segue trattamenti complessi.
Per le agende di secondo livello, ovvero tutte le prestazioni successive al primo accesso, è previsto un monitoraggio trimestrale da parte del Ruas. Questo consentirà di verificare l’effettiva erogazione e di intervenire in caso di anomalie nelle liste d’attesa. Il controllo continuo è fondamentale per assicurare che le misure messe in campo producano effetti concreti e migliorino l’accesso alle cure.
Il ruolo delle tecnologie e le risorse investite
L’assessore Verì ha sottolineato come l’approvazione di questo documento rappresenti una tappa importante per la gestione delle liste d’attesa in Abruzzo. La Regione ha investito ingenti risorse negli ultimi anni per potenziare le infrastrutture telematiche e sostituire dispositivi medici obsoleti, un impegno che ha offerto nuove opportunità di gestione.
I sistemi digitali permetteranno di gestire meglio le prenotazioni, i richiami e la distribuzione degli slot, oltre a facilitare la raccolta e l’analisi dei dati. Ciò costituisce la base per un approccio sistematico e più funzionale, che può produrre risultati visibili per la popolazione. La volontà è di migliorare l’accesso alle prestazioni, evitando lunghe attese e razionalizzando l’offerta sulla base delle esigenze reali.
Il documento apre la strada a un’organizzazione più rigida e coordinata, rimuovendo le differenze tra Asl e favorendo la mobilità intra-regionale per sfruttare appieno la capacità disponibile. Gli obiettivi fissati impegnano tutte le strutture coinvolte nel garantire una nuova fase di gestione più trasparente e accessibile.