La reggia di caserta chiuderà il 2025 con un’esposizione dedicata alle sovrane che hanno influenzato la storia politica e culturale del regno di napoli e dell’Italia, tra il Settecento e la prima metà del Novecento. L’iniziativa mette in luce il ruolo spesso poco raccontato delle regine, donne colte e decise, che hanno agito dietro le quinte mantenendo saldo il potere e tessendo relazioni diplomatiche fondamentali.
La mostra internazionale: opere e collaborazioni di prestigio
L’evento espositivo comprende oltre cento pezzi provenienti da musei e istituzioni di rilievo italiano ed europeo. Tra i prestatori figurano il château de versailles in francia, il palacio real di madrid e la galeria de las colecciones reales in spagna, lo schönbrunn palace in austria e la staatliche kunstsammlungen dresden in germania. Sul versante italiano partecipano il palazzo reale di napoli, l’archivio di stato di napoli e caserta, il museo di capodimonte, la reggia di venaria e i musei reali di torino.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra il museo reggia di caserta e opera laboratori, ed è appoggiata dal network of european royal residences, gruppo che riunisce le più importanti residenze reali del continente. Le opere esposte spaziano da ritratti ufficiali a documenti storici, tessuti, oggetti diplomatici e testimonianze artistiche che restituiscono un quadro completo dell’impatto politico e culturale delle regine.
Leggi anche:
Il palace day 2025: un omaggio alle donne che hanno tessuto la storia reale
Il network of european royal residences ha deciso di legare il palace day 2025 all’esposizione di caserta dedicata alle regine. Ogni anno il 19 luglio questa giornata coinvolge residenze reali, istituzioni culturali e il pubblico globale tramite eventi e condivisioni sui social media. Nel 2025 il focus sarà proprio sul ruolo femminile nelle dinamiche reali, con particolare attenzione alle relazioni che queste donne hanno costruito e mantenuto nel corso dei secoli.
“Il palace day intende così valorizzare il patrimonio storico comune e la memoria delle figure femminili poco conosciute ma fondamentali per la storia europea.” Il legame con la mostra della reggia di caserta rafforza questa prospettiva, restituendo alla cronaca culturale un aspetto spesso trascurato eppure centrale nelle vicende dinastiche e diplomatiche.
Il percorso delle regine tra napoli e l’ europa: protagoniste e contesti storici
La mostra “Regine: trame di cultura e diplomazia tra Napoli e l’Europa” copre un arco temporale che parte dall’epoca di Elisabetta Farnese, passando per Maria Amalia di Sassonia e Maria Carolina d’Asburgo-Lorena, fino ad arrivare alle figure di Giulia Clary e Carolina Murat durante il decennio napoleonico. Successivamente si sofferma sul ritorno dei Borbone con Maria Isabella, per poi raccontare l’epoca dei Savoia attraverso donne come Maria Cristina di Savoia, Maria Teresa d’Asburgo-Teschen, Maria Sofia di Baviera e le ultime regine come Margherita, Elena di Montenegro e Maria José del Belgio.
Queste donne incarnavano un modello di sovranità delicato e complesso: cresciute in un contesto che le preparava a sostenere il regno senza mai oscurare i consorti, si impegnarono con dedizione e cultura a preservare la continuità dinastica. La loro influenza si dispiegò attraverso gesti di discrezione e abilità strategica, segnando decisioni importanti e contribuenti alla nascita dello Stato moderno italiano.