la qualità della vita nel lazio: 74% dei cittadini soddisfatti ma crescono timori sulle smart city e grandi eventi

la qualità della vita nel lazio: 74% dei cittadini soddisfatti ma crescono timori sulle smart city e grandi eventi

Nel Lazio il 74% dei cittadini è soddisfatto della qualità della vita, con differenze tra province e età; cresce l’attesa per il Giubileo 2025 e aumentano le sfide legate a smart city, sicurezza e mobilità.
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L’indagine sul Lazio nel 2025 evidenzia una generale soddisfazione sulla qualità della vita, con differenze tra province e fasce d’età, e mette in luce sfide legate a mobilità, sicurezza e comunicazione sulle smart city in vista del Giubileo. - Gaeta.it

Nel lazio la maggior parte delle persone si ritiene soddisfatta della qualità della vita, con differenze marcate tra province e fasce d’età. L’arrivo del 2025, anno segnato da eventi di rilievo come il Giubileo, accende il dibattito sulle trasformazioni urbane e sulle sfide legate alle smart city. Un’indagine condotta dall’istituto Piepoli ha raccolto le opinioni dei cittadini nella regione per capire come vivono questi cambiamenti e quali sono le preoccupazioni più diffuse.

Come viene percepita la qualità della vita nelle province del lazio

Nel 2025, circa il 74% degli abitanti del lazio ha dichiarato di essere soddisfatto della qualità della propria vita. Tra le province, Viterbo spicca con un livello di gradimento dell’82%, mentre Roma si attesta al 73%. Questo dato evidenzia un certo equilibrio tra aree più grandi e quelle più piccole, ma allo stesso tempo mostra differenze significative.

I giovani tra i 18 e i 34 anni risultano più soddisfatti rispetto alle altre fasce d’età, con il 78% che valuta positivamente il proprio vivere quotidiano. Al contrario, chi ha più di 55 anni lamenta un peggioramento, riscontrato dal 45% di questa categoria, che segnala come la qualità della vita sia diminuita rispetto al passato. Allo stesso modo, nei grandi comuni il 45% degli abitanti avverte un peggioramento, probabilmente legato a crescenti criticità urbane.

Ragioni delle differenze tra province e fasce d’età

La differenziazione tra province, generazioni e aree urbane emerge chiaramente. Le ragioni di queste differenze possono risiedere nello sviluppo infrastrutturale, nelle offerte culturali e sociali, o nei servizi disponibili. Per esempio, è noto come nelle province più piccole, come Viterbo, il legame comunitario e la vivibilità spesso risultino più apprezzati. Questa disparità fa emergere la necessità di un’attenzione mirata alle esigenze delle diverse aree della regione.

Giudizio dei cittadini su servizi pubblici, ambiente e sicurezza

Il giudizio più favorevole riguarda la vita sociale, con il 61% delle persone soddisfatte delle relazioni e delle occasioni di aggregazione. Anche l’ambiente è apprezzato dal 60%, a testimonianza di un’attesa crescente per spazi verdi e aree curate nelle città.

I servizi pubblici come le scuole, il sistema sanitario e quello amministrativo raccolgono un consenso medio-alto, attorno al 60%. Questo indica che, nonostante alcune criticità segnalate altrove, molti ritengono adeguata l’offerta dei servizi essenziali. Tuttavia, sicurezza e mobilità restano temi con valutazioni più basse. Il 55% esprime soddisfazione nei confronti della sicurezza, un dato che riflette preoccupazioni ancora presenti. La mobilità, infine, è l’area con la valutazione più debole, ferma al 50%.

Sfide per gli amministratori locali

Questi numeri pongono in evidenza sfide concrete per gli amministratori locali. Spesso la complessità di garantire sicurezza e percorribilità nelle grandi aree urbane genera disagio tra i cittadini, specie quando si sommano fattori come traffico, inquinamento e criminalità percepita. La percezione di insicurezza e difficoltà spostamenti incide molto sul benessere complessivo riconosciuto in una città.

Grandi eventi del 2025: aspettative e timori nel lazio

Il 48% degli intervistati ha notato cambiamenti nel tessuto urbano dovuti ai preparativi per il Giubileo 2025. Per molti i grandi eventi rappresentano opportunità di sviluppo, soprattutto dal punto di vista turistico e infrastrutturale . Questi numeri indicano come la popolazione si aspetti un impatto positivo sull’attrattività e sulle strade, nuovi servizi o strutture.

Ciononostante, le preoccupazioni non mancano. Quasi la metà teme un peggioramento della mobilità, mentre il 34% si pronuncia sulla vivibilità urbana con dubbi e critiche. Il 31% evidenzia l’incidenza dei costi collegati all’organizzazione degli eventi. La gestione del cambiamento urbano non sempre sembra convincere: solo il 44% dei cittadini giudica adeguati i lavori nelle proprie città.

Opinioni divise per età e zona

Le opinioni si dividono molto in base all’età e alla zona. Dai giovani arrivano valutazioni più positive, probabilmente legate a una maggiore apertura verso le trasformazioni e alle aspettative di innovazione. Chi ha tra 35 e 54 anni e chi vive in provincia di Roma manifesta più scetticismo sul modo in cui vengono condotte le modifiche alla città.

Smart city: poca informazione e paure comuni

Nel contesto del 2025 molte città del lazio puntano a diventare smart city, ma la conoscenza di cosa significhi veramente questo concetto resta ridotta. Solo l’8% delle persone si dichiara molto ben informato sulle iniziative e le tecnologie adottate. Appena un terzo degli intervistati si sente abbastanza aggiornato sugli eventi e i progetti nelle proprie aree urbanizzate.

I giovani tra i 18 e i 34 anni e chi risiede a Rieti risultano più propensi a seguire le novità in tema di smart city. Il resto della popolazione esprime dubbi e poca chiarezza. La carenza di comunicazione accende i timori non solo sulla possibilità di esclusione digitale, temuta dal 71%, ma anche su un controllo ritenuto eccessivo, segnalato dal 61%.

Problematiche nella comunicazione sulle smart city

Questa situazione sottolinea un lato critico nelle strategie di sviluppo urbano. Manca un’informazione trasparente, completa e condivisa, che aiuti i cittadini a comprendere “cosa stia cambiando realmente e quali vantaggi o rischi possono derivarne”. La percezione di essere tagliati fuori o monitorati troppo da vicino rischia di generare diffidenza verso le istituzioni e le trasformazioni.

Percezione del coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni locali

Alla domanda sulla comunicazione da parte dei comuni, solo quattro persone su dieci ritengono che le informazioni ricevute siano complete. Ancora più limitato è il coinvolgimento percepito nelle scelte che riguardano il territorio: appena il 24% si sente realmente partecipante nei processi decisionali.

Distanza tra amministrazioni e cittadini

Questi dati mostrano una distanza fra amministrazioni e cittadini che può pesare sulla riuscita delle iniziative. Coinvolgere gli abitanti e fornire dati dettagliati e chiari costituisce un aspetto fondamentale per creare fiducia. Senza condivisione, anche i progetti migliori rischiano di trovare resistenza o disinteresse.

La difficile comunicazione rappresenta, quindi, un nodo da sciogliere. Eppure, il dialogo diretto è il modo più efficace per convincere anche chi è più critico, dissipare i timori e rendere le trasformazioni parte della quotidianità.

L’indagine sull’esperienza dei residenti nel lazio del 2025 lascia aperta la sfida di come coniugare eventi di visibilità internazionale con il benessere locale e l’attenzione a tutte le fasce della popolazione. E il rapporto tra governo delle città, tecnologie e cittadini resta centrale nel futuro della regione.

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