La pulizia annuale del Cristo degli abissi a San fruttuoso di camogli, tra storia e tecniche subacquee

La statua del Cristo Degli Abissi a San Fruttuoso viene pulita ogni anno da sommozzatori esperti per preservare il monumento subacqueo simbolo di arte, cultura e memoria in Liguria.
La Pulizia Annuale Del Cristo La Pulizia Annuale Del Cristo
Pulizia subacquea annuale del Cristo degli Abissi a San Fruttuoso. - Gaeta.it

La statua del Cristo degli Abissi, ben conosciuta negli ambienti subacquei e tra i visitatori della Liguria, ha appena subito la sua tradizionale pulizia annuale. Collocata a 18 metri di profondità nel mare antistante San Fruttuoso di Camogli, quest’opera in bronzo attira attenzione per il suo valore artistico e simbolico. Ogni anno, i sommozzatori si immergono per togliere le incrostazioni marine e garantire la conservazione di questa scultura che da decenni custodisce quel tratto di mare protetto. L’operazione rappresenta un momento importante per mantenere l’aspetto e la storia di questo monumento sommerso.

La statua del Cristo degli abissi: caratteristiche e collocazione

La statua del Cristo degli Abissi si trova immersa nel mare della Liguria, all’interno dell’Area marina protetta di Portofino, a circa 18 metri sotto la superficie. Quest’opera in bronzo, realizzata dallo scultore Guido Galletti, misura due metri e mezzo di altezza e pesa 260 chili. Il Cristo, con le braccia aperte e lo sguardo rivolto verso l’alto, domina quel piccolo tratto di fondale marino da più di settant’anni. Fu collocata nel 1954 con l’intento di creare un punto di riferimento per subacquei e appassionati del mare.

La scelta di posizionare la statua esattamente lì è legata alla volontà di proteggere e valorizzare il patrimonio sommerso ligure. La posizione rende la statua accessibile a chi si immerge nella zona, offrendo al contempo un impatto visivo e emotivo particolare, immerso in uno scenario naturale e marino protetto. Questa opera rappresenta dunque un punto di incontro tra arte, ambiente e cultura marina.

La manutenzione subacquea: un’operazione complessa e coordinata

La cura della statua comporta un intervento molto delicato realizzato ogni anno da squadre di sommozzatori esperti. L’obiettivo è eliminare le incrostazioni biologiche e altri elementi che possono rovinare la superficie in bronzo senza danneggiare la scultura. Per questa ragione si usano tubi flessibili pressurizzati e idropulitrici a basso impatto, che permettono di rimuovere i depositi marini senza contatto diretto che potrebbe graffiare o rovinare l’opera.

L’intervento di pulizia è gestito dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Liguria, che coordina il lavoro coinvolgendo sommozzatori specializzati appartenenti alle forze dello Stato. Tra questi si contano membri della Guardia di Finanza, dei Vigili del Fuoco, dei Carabinieri, della Polizia, della Guardia Costiera e della Marina Militare. Questa presenza garantisce capacità tecniche, sicurezza durante le immersioni e rispetto dell’ambiente marino circostante.

L’uso di tecniche specifiche rappresenta una componente essenziale per difendere la statua dall’azione del biodeterioramento marino, causato da alghe, molluschi e altri organismi. Rimuovere queste incrostazioni previene il degrado della scultura che, esposta alle condizioni marine, rischierebbe di perdere dettaglio e valore estetico nel tempo.

La storia e il significato culturale della statua

Il Cristo degli Abissi nacque come tributo a Dario Gonzatti, primo sperimentatore italiano dell’autorespiratore a ossigeno, deceduto durante un’immersione nel 1947. L’idea venne da Duilio Marcante, subacqueo e appassionato del mare, che volle ricordare il collega con un simbolo riconoscibile e suggestivo, situato direttamente nel suo ambiente naturale, il mare. La realizzazione di Galletti trasformò quell’idea in un’opera che oggi si è affermata come icona sotto il mare.

Questa statua non è solo un monumento artistico, ma un simbolo profondamente radicato nella cultura subacquea e nella comunità ligure. Nel tempo ha acquisito rilievo internazionale e attira sub provenienti da tutto il mondo che la considerano punto di pellegrinaggio sottomarino. Oltre alla statua originale a San Fruttuoso, esistono alcune copie in altre località, segno della fama e del valore universale di quest’immagine.

Il modello originario in argilla, da cui è stata poi tratta la versione in bronzo, è conservato e visibile al Museo Nazionale delle Attività Subacquee di Ravenna. Questo fa sì che il Cristo degli Abissi sia anche un riferimento per la storia dell’arte e della tecnica legata alle immersioni, collegando cultura, memoria e mare in un’unica esperienza.

La pulizia appena effettuata conferma la necessità di mantenere viva e curata questa testimonianza sotto il livello del mare. L’impegno delle autorità e dei sommozzatori assicura che la statua resti intatta in un ambiente che rischia di deteriorarla senza interventi mirati. Sul fondo del mare di Liguria continua così a brillare, anno dopo anno, il Cristo degli Abissi, custode silenzioso di memoria e bellezza.