La mobilitá dei mezzi pubblici non di linea a Napoli resta decisamente compromessa dal traffico caotico e continuo. I tassisti, dopo lo sciopero del 28 maggio, denunciano la mancanza di risposte da parte delle autoritá locali e la paralisi che blocca qualunque intervento migliorativo. Lo scontro acceso tra la categoria e gli enti comunali prosegue senza una direzione chiara.
Lo sciopero del 28 maggio e la reazione della categoria
Il 28 maggio 2025 a Napoli il settore dei tassisti si è mobilitato con uno sciopero, confermando il malcontento diffuso tra gli operatori. Nonostante divisioni tra sindacati, la protesta ha mostrato unità nel chiedere interventi concreti per una mobilità meno congestionata. La categoria si è fermata per denunciare l’inadeguatezza delle condizioni di lavoro aggravate dal traffico urbano, che ostacola il trasporto pubblico alternativo come i taxi.
Attenzione sulle criticità del sistema di trasporti cittadino
Lo sciopero ha attirato l’attenzione sulle criticità del sistema di trasporti cittadino e ha portato all’apertura di un tavolo tecnico, convocato dal presidente della Commissione Trasporti del Comune di Napoli, Gaetano Simeone. Quel momento ha generato aspettative su misure concrete da adottare per regolare il traffico e supportare i tassisti nell’attività quotidiana. L’evento è stato vissuto come una tregua temporanea e una possibilità di dialogo ancora aperta, in attesa di risultati tangibili.
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Il tavolo tecnico e la promessa delle telecamere sulle corsie preferenziali
Il tavolo tecnico aperto pochi giorni dopo la protesta è stato il tentativo delle autorità comunali di rispondere alle richieste avanzate. La commissione, guidata da Simeone, ha formalizzato l’impegno a richiedere, con un documento datato e registrato , l’installazione di telecamere nelle corsie riservate ai mezzi pubblici. L’obiettivo dichiarato è stato quello di far rispettare le regole del traffico, prevenendo l’occupazione abusiva di queste corsie da parte di veicoli privati.
Promessa rimasta lettera morta
La presenza di sistemi di controllo avrebbe dovuto rendere più fluido il lavoro dei tassisti, garantendo la possibilità di muoversi senza ostacoli nella città. Tuttavia, tutto è sembrato fermarsi dopo quella promessa. A distanza di quasi un mese non sono stati comunicati passi avanti, né è stato reso noto un calendario di realizzazione degli interventi. Il silenzio delle istituzioni ha deluso chi si era mostrato pronto al confronto.
Le critiche della categoria e il clima di sfiducia verso le istituzioni
Il comunicato ufficiale diffuso dai tassisti napoletani in data 20 giugno 2025 è un duro affondo contro la lentezza e la mancata presa di posizione degli enti locali. La categoria lamenta un immobilismo che continua da settimane, malgrado gli impegni pubblici. Si fa riferimento a una politica distratta, impegnata piuttosto nella campagna elettorale regionale, che avrebbe messo da parte le esigenze concrete dei cittadini di Napoli.
Accuse dirette alle autorità
L’accusa è chiara e diretta soprattutto verso il presidente della Commissione Trasporti e il sindaco. Le promesse registrate pubblicamente alla vigilia delle elezioni e durante il confronto con la categoria non si sono tradotte in azioni pratiche. La protesta continua a riaccendersi proprio perché le condizioni restano invariate e, anzi, peggiorano man mano che il traffico paralizza la mobilità urbana.
La situazione della mobilità a Napoli e l’impatto sul lavoro dei tassisti
Napoli si trova oggi a dover affrontare un problema di traffico che soffoca la città. Le strade inquinate e congestionate rallentano il trasporto pubblico e mettono in difficoltà chi fa del taxi una professione quotidiana. Il caos del traffico urbanistico pesa molto sul lavoro dei tassisti, costretti a lunghe attese e a spostamenti irregolari per raggiungere i clienti.
Il problema delle corsie preferenziali
La corsia preferenziale, pensata per agevolare i mezzi pubblici, diventa uno strumento inutile quando non viene rispettata. Senza sistemi di controllo efficaci, l’occupazione illecita di queste strade incrementa gli intasamenti e peggiora le condizioni di lavoro. Questo scenario contribuisce a una perdita economica per i taxi e a un disagio per i passeggeri che si affidano a questi mezzi per spostarsi in città.
La determinazione dei tassisti e le prossime iniziative
La categoria ha reso noto di voler continuare a far sentire le proprie ragioni senza smorzare la voce. Il comunicato evidenzia la volontà di tenere alta l’attenzione sul tema e di non accettare più rinvii. Napoli, secondo i tassisti, merita soluzioni concrete per una mobilità più ordinata e rispettosa dei suoi lavoratori.
Le richieste si concentrano su interventi chiari e rapidi, capaci di mitigare il traffico e di valorizzare il lavoro dei tassisti. La mobilitazione potrebbe tradursi in nuove azioni di protesta se le istituzioni non interverranno a breve. La situazione resta in bilico mentre l’inverno si avvicina, periodo delicato per i trasporti. Sarà quindi importante osservare se arrivano segnali di svolta o se la città continuerà a navigare a vista nel caos del traffico.