La presidenza della Repubblica francese ha respinto una notizia falsa diffusa da un conduttore radiofonico americano di estrema destra sulla presenza di droga durante il viaggio a Kiev dei leader europei. La vicenda ha sollevato discussioni e richiesto una chiarificazione pubblica, dato il contesto politico e mediatico in cui si è sviluppata.
La smentita ufficiale della presidenza francese sulla fake news
La presidenza francese ha utilizzato il proprio account su X per negare categoricamente l’affermazione secondo cui sarebbe stata trovata cocaina sul tavolo del vagone in cui viaggiavano i leader europei verso Kiev, tra cui il presidente Emmanuel Macron. Il post ha indicato come quella sostanza fosse in realtà un semplice fazzoletto, accompagnato da una fotografia che mostrava chiaramente l’oggetto.
Il messaggio ha sottolineato come, in momenti di unità europea percepita come scomoda da alcune fazioni, la disinformazione cerchi di stravolgere la realtà presentando un oggetto banale come qualcosa di illegale. La presidenza ha messo in guardia contro l’azione dei cosiddetti “nemici” della Francia sia interni che esterni, che diffondono notizie manipolate per disgregare il fronte europeo. Nella piattaforma sono state postate due immagini: una ravvicinata del fazzoletto e una che mostra l’intera ricostruzione con Macron e gli altri leader, accompagnata da una didascalia che enfatizza “l’unità europea”.
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Come si è diffusa la fake news di alex jones
La fonte della notizia falsa è Alex Jones, conduttore radiofonico americano noto per la diffusione di teorie del complotto e di notizie prive di fondamento. Jones aveva sostenuto l’esistenza di un sacchetto contenente cocaina sul tavolo del treno, presumibilmente mostrato in un video. Nel video originale la presenza del fazzoletto è evidente, mentre nessuna traccia di droga è stata riscontrata. Jones aveva inoltre affermato che il cancelliere tedesco Friedrich Merz avesse nascosto un cucchiaio, ma anche questo dettaglio non trova alcuna conferma nel filmato disponibile.
La fake news ha guadagnato ampia circolazione soprattutto tra i gruppi più radicali del movimento Make America Great Again, che supporta Donald Trump. Il coinvolgimento di questa area politica ha contribuito a far salire la pressione affinché l’Eliseo intervenisse pubblicamente per mettere fine alla disinformazione.
Chi è alex jones e quali sono le sue teorie più note
Alex Jones è uno dei volti più noti nel panorama delle teorie del complotto negli Stati Uniti. Attraverso il suo programma Infowars ha promosso narrazioni distorte su eventi di portata nazionale e internazionale, spesso legate all’estrema destra MAGA. Tra le sue affermazioni più controverse figura la negazione della tragedia di Sandy Hook, una sparatoria del 2012 in cui morirono 28 persone, tra cui 20 bambini in età elementare. Jones sostiene che si tratti di una messa in scena per legiferare sul controllo delle armi.
Queste dichiarazioni hanno spinto la famiglia di una vittima a intentare cause legali, culminate con una condanna nel 2022 a carico di Jones per quasi 50 milioni di dollari in danni. Come conseguenza, Infowars è stato messo all’asta. Il suo ruolo nel diffondere notizie infondate ha messo in evidenza i rischi di disinformazione legata a figure mediatiche con forte seguito, soprattutto quando trattano argomenti sensibili come la politica e la sicurezza.
Note sull’intervento della presidenza francese
L’intervento della presidenza francese segna un esempio di contrasto diretto alla disinformazione, evidenziando come notizie false possano invalidare eventi istituzionali importanti e contribuire a tensioni già presenti nel contesto politico internazionale.