la premier Meloni e Trump al gala della Niaf, tra celebrazioni italiane e nuovi scenari diplomatici a Washington

la premier Meloni e Trump al gala della Niaf, tra celebrazioni italiane e nuovi scenari diplomatici a Washington

Giorgia Meloni e Donald Trump parteciperanno al gala della National italian american foundation a Washington il 18 ottobre, rilanciando il Columbus Day e anticipando la nomina del nuovo ambasciatore italiano negli Stati Uniti.
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Il 18 ottobre a Washington, durante il gala della National Italian American Foundation, Giorgia Meloni incontrerà Donald Trump in un evento che rilancia le celebrazioni del Columbus Day e anticipa la nomina del nuovo ambasciatore italiano negli USA, rafforzando i legami culturali e diplomatici tra Italia e Stati Uniti. - Gaeta.it

L’incontro tra Giorgia Meloni e Donald Trump si svolgerà nel contesto del gala della National italian american foundation , previsto il 18 ottobre a Washington. La manifestazione segna la ripresa delle celebrazioni dedicate a Cristoforo Colombo, figura controversa da difendere o contestare, ma anche la possibile nomina del nuovo ambasciatore italiano negli Stati Uniti. La presenza di esponenti politici, musicisti e rappresentanti delle istituzioni italiane punta a rafforzare i rapporti culturali e diplomatici tra i due paesi.

il gala della Niaf e il ritorno della festa per Cristoforo Colombo

Il 18 ottobre al Washington Hilton Hotel si svolgerà la serata di gala della Niaf, fondata cinquant’anni fa per rafforzare il legame tra la cultura italiana e quella americana. L’evento ospiterà personalità di rilievo come Giorgia Meloni e Donald Trump, oltre al premio Andrea Bocelli. La Niaf valorizza il contributo italiano negli Stati Uniti con premi e riconoscimenti, confermando una tradizione che coinvolge attori politici e artistici.

Le delegazioni ufficiali italiane saranno numerose. Oltre alla premier, attesi Antonio Tajani e Matteo Salvini, anche se quest’ultimo ha rinviato a causa di impegni. Saranno invitati i presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa. I vertici delle commissioni parlamentari che trattano temi americani, come Difesa e Esteri, sembrano pronti a partecipare. La presenza di una rappresentanza della regione Lazio – designata come regione d’onore per il 2025 – è confermata con il sostegno di Francesco Rocca. Il Lazio segue così il Friuli Venezia Giulia che era stato premiato nel 2024.

Il gala sarà anche un’occasione per gruppi come i Carabinieri e le Frecce Tricolori di esibirsi, sottolineando l’aspetto simbolico e istituzionale. L’evento è legato al Columbus Day, festa che si tiene il 12 ottobre per commemorare lo sbarco di Cristoforo Colombo negli Stati Uniti. Dopo gli anni di polemiche sulle statue e sulle celebrazioni, quest’anno il ritorno della festa ha una nuova spinta, alimentata da un rilancio pubblico che coinvolge esponenti politici di rilievo.

Il Columbus Day, tra polemiche e rilancio conservatore

Il 12 ottobre si celebra il Columbus Day, giorno che ricorda l’arrivo di Cristoforo Colombo nel Nuovo Mondo. Le celebrazioni si erano ridotte o annullate in molte città americane, a causa delle critiche legate al ruolo storico di Colombo e alle accuse di simbolo di oppressione e sfruttamento. Negli ultimi tempi, però, c’è stato un tentativo di rivalutare questa festa, specie da parte di gruppi e politici conservatori.

Donald Trump ha ribadito un rilancio del Columbus Day attraverso il suo profilo sul social Truth, definendo le azioni di opposizione “un attacco alla storia degli italo-americani”. Le sue parole hanno trovato ascolto in Giorgia Meloni, che già in aprile aveva detto, durante una visita alla Casa Bianca, che bisognava opporsi all’ideologia woke che cerca di “cancellare la nostra storia”.

La parata prevista a New York il giorno della ricorrenza sarà un momento di spettacolo e affermazione identitaria per la comunità italo-americana. Il ritorno di questa festa implica anche una presa di posizione più netta contro il movimento critico nei confronti di simboli considerati controversi, e una volontà di valorizzare aspetti tradizionali e culturali.

tra governo e diplomazia: il possibile nuovo ambasciatore italiano a Washington

La nomina del nuovo ambasciatore italiano negli Stati Uniti sembra imminente. Attualmente Mariangela Zappia ricopre l’incarico, ma la sua permanenza pare giunta al termine entro fine giugno senza possibilità di proroga. Tra i candidati spicca il nome di Massimo Ambrosetti, in servizio a Pechino da due anni. Ambrosetti ha già esperienza a Washington, dove ha lavorato dal 2006 al 2010 con un ruolo chiave nel gestire relazioni strategiche tra Stati Uniti e Cina.

Ambrosetti sembra il favorito per un accordo interno tra la premier Meloni e il ministro degli Esteri Tajani, quest’ultimo sostenitore del capo di gabinetto Francesco Genuardi. A contendergli la nomina c’è Giorgio Marrapodi, impegnato da tre anni in Turchia con una lunga carriera diplomatica. Fratelli d’Italia spinge invece per Mario Vattani, ambasciatore di grado nominato un anno fa e coinvolto nell’organizzazione dell’Expo 2025 in Giappone, paese di cui ha grande conoscenza.

La scelta del prossimo ambasciatore non è ancora definitiva e dovrà passare anche al vaglio del Quirinale. Il cambio rappresenta un momento delicato, anche in vista della presenza dei rappresentanti italiani a Washington per il Columbus Day e il gala della Niaf. La nomina influenzerà il dialogo bilaterale nei mesi a venire e segnerà la linea diplomatica italiana negli Usa per il prossimo futuro.

un ottobre intenso per la diplomazia e la politica italiana negli Stati Uniti

L’ottobre del 2025 si annuncia particolarmente denso di appuntamenti per la delegazione italiana negli Stati Uniti. Il gala della Niaf riporta al centro le celebrazioni per Cristoforo Colombo e mette in luce l’influenza della comunità italo-americana. Diverse personalità politiche, culturali e militari parteciperanno per sottolineare il legame tra i due paesi.

Parallelamente, sul fronte diplomatico si attendono novità con la nomina del nuovo ambasciatore a Washington, un passaggio che potrà influenzare le relazioni e la cooperazione bilaterale. L’attenzione verso queste iniziative è alta, specie per il confronto con le tensioni commerciali e culturali legate ai dazi e alle posizioni sulle identità storiche.

La combinazione di eventi pubblici e scelte istituzionali mostra un’Italia che cerca di difendere la propria eredità culturale e rafforzare la sua presenza internazionale, senza ignorare le sfide poste da momenti politici contrastati tra le due sponde dell’Atlantico. La prossima trasferta del governo a Washington sarà osservata con interesse da più parti, attente ai segnali di dialogo e alle manifestazioni simboliche.

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