L’attività investigativa congiunta tra polizia di stato italiana e francese ha portato a un importante blitz contro un gruppo di stranieri accusati di favorire l’immigrazione clandestina nella zona di confine tra Ventimiglia e Nizza. L’operazione ha coinvolto arresti e misure restrittive in entrambi i Paesi e ha smantellato una rete che facilitava il passaggio illegale oltre frontiera.
Cooperazione italo-francese per la sicurezza lungo il confine di ventimiglia
La polizia di stato di Ventimiglia ha agito in stretta collaborazione con le autorità di polizia francesi per portare a termine l’operazione denominata “Scenic”. L’obiettivo principale era interrompere un gruppo che organizzava e agevolava il transito irregolare di migranti attraverso l’area di frontiera tra l’Italia e la Francia. Questa zona, crocevia di molti passaggi illegali, è stata attentamente monitorata negli ultimi mesi grazie allo scambio continuo di informazioni tra le forze dell’ordine dei due Paesi.
Le indagini e le segnalazioni iniziali
Le indagini hanno preso le mosse da segnalazioni su movimenti sospetti e attività insolite nei pressi della barriera di confine. La gestione condivisa delle informazioni ha permesso di identificare le figure centrali dentro questa rete, tra cui autisti e mediatori che si occupavano di trasportare i migranti attraverso strade secondarie, evitando i controlli ufficiali. L’intesa tra polizia italiana e francese ha consentito di attuare un’azione simultanea e coordinata, riducendo così la possibilità di fuga o di depistaggio.
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Arresti e misure restrittive sul territorio italiano e francese
I risultati dell’operazione “Scenic” si concretizzano con 6 arresti da parte della polizia giudiziaria francese a Nizza, nelle indagini che si sono focalizzate sulle figure chiave che operavano prevalentemente nel territorio francese. Questi soggetti sono stati subito sottoposti a misure cautelari in Francia, con l’obbiettivo di interrompere la catena logistica dell’immigrazione illegale.
In Italia, la polizia di stato di Ventimiglia ha fermato sette persone, tra cui cinque presunti passeur sorpresi mentre erano impegnati nel trasporto di migranti in flagranza di reato. A seguito di queste azioni, per sei degli indagati è stato disposto il divieto di dimora in provincia di Imperia, mentre una persona è finita in custodia cautelare in carcere. Le figure arrestate in Italia sono composte da quattro cittadini francesi, tra cui una donna, e da una tunisina.
Rapporti tra misure applicate e ruolo degli indagati
Questa distinzione tra misure comportamentali e restrittive riflette le diverse posizioni giuridiche e il ruolo avuto dai soggetti investigati sia in Italia sia in Francia. Molti di loro si occupavano di guida e trasporto sulle rotte meno sorvegliate, mentre altre figure erano coinvolte negli aspetti organizzativi più ampi della rete clandestina.
Modalità operative e impatto dell’organizzazione smantellata
L’organizzazione incriminata lavorava come una vera e propria rete di supporto per migranti che cercavano di attraversare illegalmente il confine tra Italia e Francia, soprattutto nel territorio di Ventimiglia e Nizza. Le indagini hanno mostrato come il gruppo impiegasse diversi autisti – definiti passeur – per spostare le persone da un lato all’altro senza passare dai controlli doganali o di frontiera, riducendo così il rischio di essere arrestati.
Tra gli arrestati ci sono cinque persone beccate in flagranza, impegnate nel trasporto, a conferma del fatto che l’attività della rete era ancora attiva al momento dell’intervento delle forze dell’ordine. La presenza di soggetti francesi e maghrebini nel gruppo riflette la composizione variegata delle persone coinvolte in questa pratica, con ruoli specifici nell’organizzazione delle tratte illegali.
Importanza del contrasto alle reti clandestine
Il contrasto a queste reti è cruciale per la gestione della sicurezza interna e per evitare che persone senza permessi e documenti attraversino i confini ignorando le norme vigenti. L’operazione realizzata a Ventimiglia è un esempio di come le forze di polizia possano agire insieme per affrontare fenomeni che trascendono i confini nazionali e che riguardano aspetti delicati legati all’immigrazione e all’ordine pubblico.
I dettagli dell’operazione non sono stati resi pubblici nel loro complesso, ma fonti investigative sottolineano come la costante attenzione in quell’area geopolitica rimanga elevata, considerata la posizione strategica di Ventimiglia come punto di collegamento tra i due Stati. Questi interventi mirano a scoraggiare l’azione di reti criminali e a garantire il controllo delle frontiere esterne dell’Unione europea.