La stagione 2025 del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale si presenta con un ricco calendario che si snoda tra il Mercadante, il San Ferdinando e il Ridotto. Con oltre quaranta titoli tra produzioni, coproduzioni e spettacoli ospiti, il cartellone propone anche eventi fuori sede come al Teatro Trianon Viviani e progetti specifici quali Arrevuoto e Eduardo punto e da capo. Il programma riflette una miscela di tradizione e nuove drammaturgie, confermando l’impegno del teatro verso la cultura e il coinvolgimento sociale.
Una stagione dedicata a enzo moscato e ai grandi nomi del teatro contemporaneo
Roberto Andò, direttore artistico, ha sottolineato l’omaggio al poeta e drammaturgo napoletano Enzo Moscato. Considerato un punto di riferimento per la città come lo è stato Kavafis ad Alessandria, Moscato ispira l’intera rassegna. La frase scelta per rappresentare la stagione rimanda alla forza poetica e narrativa che accompagna ogni spettacolo. La presenza di registi e autori di spicco caratterizza la proposta teatrale. Tra questi, Tiago Rodriguez, Emma Dante, Milo Rau e Joseph Nadj portano sul palco opere di rilevanza internazionale. Nuove scritture si confrontano con i classici di Scarpetta, Eduardo De Filippo, Viviani e altri autori napoletani e non, facendo dialogare passato e presente in modo serrato.
Il ricco ventaglio di autori e registi coinvolti nella stagione 2025
La stagione ospita lavori firmati da autori come Teresa Cremisi, Chiara Valerio, Lina Prosa e Cristina Comencini, che si misurano con testi classici e contemporanei. Drammaturghi come Davide Enia, Giovanni Grasso, Ruggero Cappuccio, Harry Butler e Fortunato Calvino apportano nuove visioni al teatro napoletano. La regia spazia da figure consolidate quali Livermore, Latella e Cirillo a giovani promesse come Ferracchiati, Bauduin e Baracco. Spiccano inoltre la componente performativa offerta da Antonio Rezza e Sonia Bergamasco, che arricchiscono l’esperienza visiva e interpretativa. La danza riceve nuova linfa grazie ai coreografi Luna Cenere e Adriano Bolognino, protagonisti a livello nazionale e internazionale.
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Il teatro conferma la sua vocazione educativa con le attività della scuola di teatro diretta da Arturo Cirillo, pensate per formare attori e operatori culturali. Al contempo, prosegue la scuola elementare del teatro sotto la guida di Davide Iodice, che introduce i più giovani al linguaggio teatrale. Sul piano sociale, il teatro sostiene da decenni iniziative di partecipazione culturale rivolte alle fasce più svantaggiate della città. Questi programmi mirano a coinvolgere la comunità napoletana in un dialogo aperto e inclusivo, mantenendo la funzione del teatro come luogo di scambio e crescita collettiva.
Appuntamenti di apertura e messaggi del presidente e del direttore artistico
La stagione prende il via il 22 ottobre al Mercadante con “Distance”, opera di Tiago Rodrigues, direttore del festival di Avignone, presentata in anteprima nazionale. Il San Ferdinando accoglierà dal 6 novembre “Il medico dei pazzi” con la regia di Leo Muscato e protagonista Gianfelice Imparato. L’opera rende omaggio a Eduardo Scarpetta nel centenario della sua morte, segnando un momento importante per la rassegna. Luciano Cannito, presidente del teatro, ha evidenziato come l’intera stagione sia un invito a condividere storie e sentimenti che attraversano l’epoca contemporanea. Il presidente ha citato il sostegno ricevuto dal ministro della cultura Alessandro Giuli, dal presidente della regione Campania Vincenzo De Luca e dal sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, che hanno contribuito a sostenere con fondi e attenzione la realizzazione del programma teatrale.