Il 2024 si preannuncia come un anno di riconoscimenti e sfide per il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana, che festeggia un decennio dalla sua fondazione. Con un’attenzione crescente alla qualità e all’imbottigliato, il Consorzio è pronto a rilanciare la sua offerta sul mercato internazionale, puntando a una maggiore valorizzazione dei vini tipici di questo territorio.
Un anno di crescita e ambizioni
Francesco Mazzei, presidente del Consorzio, si è espresso con soddisfazione riguardo ai risultati ottenuti nel 2023, un anno ricco di sfide ma anche di opportunità. La produzione e l’imbottigliato hanno mostrato segni di crescita, così come il numero delle aziende che hanno deciso di associarsi. Mazzei ha sottolineato che, nonostante i risultati positivi, ci sono ancora importanti obiettivi da raggiungere per aumentare la riconoscibilità e il valore dei vini della Maremma. Tra le priorità vi è sicuramente l’innalzamento degli standard qualitativi.
Al termine dell’anno, il Consorzio ha motivo di festeggiare: sono state superate le 7 milioni di bottiglie, un traguardo significativo rispetto agli obiettivi previsti. L’interesse verso la Denominazione di Origine Controllata è aumentato, in particolare grazie al traino del Vermentino. Questo vino bianco si è dimostrato particolarmente popolare in un contesto in cui i vini bianchi conquistano sempre più spazio sul mercato. Con una serie di progetti in programma, il Consorzio si propone di migliorare ulteriormente la visibilità delle aziende locali.
Leggi anche:
La presenza a Wine Paris: un’importante vetrina internazionale
Un appuntamento cruciale per il Consorzio sarà la sesta edizione del Wine Paris & Vinexpo Paris, in scena dal 10 al 12 febbraio al Paris Expo Porte de Versailles. Sarà l’esordio per la Maremma a questo importante evento, dove una trentina di aziende presenteranno oltre 50 etichette. Gli operatori e la stampa internazionale avranno l’opportunità di degustare vini emblematici come il Vermentino e il Ciliegiolo, che verranno affiancati da altre varietà tipiche, inclusi rosati, rossi internazionali e blend in stile Supertuscan.
La presenza a Parigi rappresenta un passo fondamentale per la Denominazione, che cerca di affermarsi in un contesto competitivo come quello vitivinicolo toscano. Il 2024 potrebbe essere un anno decisivo, dato che l’imbottigliato ha registrato un incremento dell’8,15% rispetto al 2022, con il Vermentino che continua a essere il vino più rappresentativo, contribuendo al 32% della produzione totale della DOC.
La situazione attuale e le prospettive future
Attualmente, i vini bianchi stanno guadagnando sempre più terreno, costituendo oltre il 42% del totale imbottigliato, in netto aumento rispetto all’anno precedente. I vini rossi, invece, hanno visto una lieve flessione, passando dal 55% al 53%, mentre i rosati hanno raggiunto una quota del 5% nella produzione, un segnale positivo di diversificazione nei gusti dei consumatori.
Da segnalare anche l’aumento dei soci nel Consorzio, che ora conta 473 membri, a conferma della vitalità e della crescita della DOC Maremma Toscana. Questo dato è emblematico della fiducia che i produttori ripongono nel territorio, considerando che la DOC rappresenta il 33% della produzione vinicola della provincia di Grosseto. Un indicativo del ruolo chiave che questa Denominazione gioca non solo per l’economia locale, ma anche per la promozione e valorizzazione dell’intero territorio.