La manifestazione di + Europa contro il divieto alla carne coltivata

La manifestazione di + Europa contro il divieto alla carne coltivata

Benedetto della Vedova ed Ettore Prandini siglano una tregua tra + Europa e Coldiretti alla Camera dei Deputati, aprendo un dialogo costruttivo sulla carne coltivata e il futuro agroalimentare italiano.
La Manifestazione Di 2B Europa La Manifestazione Di 2B Europa
Benedetto della Vedova (+Europa) e Ettore Prandini (Coldiretti) hanno siglato una tregua sul tema della carne coltivata, aprendo un dialogo costruttivo in Parlamento per conciliare innovazione e tradizioni agroalimentari. - Gaeta.it

siglata la tregua tra benedetto della vedova e ettore prandini dopo le tensioni sulla carne coltivata

Le tensioni tra + Europa e Coldiretti, nate dopo la manifestazione contro il disegno di legge sul divieto della carne coltivata, hanno trovato una tregua tramite un incontro istituzionale alla Camera dei Deputati. L’accordo arriva a pochi mesi dalla polemica scoppiata in piazza Colonna, e apre un dialogo sul futuro del cibo coltivato in laboratorio, tra posizioni spesso contrastanti ma con l’obiettivo comune di chiarire le questioni scientifiche e produttive legate al campo agroalimentare.

Nel novembre 2023, + Europa ha organizzato una protesta in piazza Colonna contro il disegno di legge mirato a vietare la produzione e vendita della carne coltivata in laboratorio. La scelta ha suscitato reazioni forti da parte di Coldiretti, che interpreta questa posizione come un attacco ai metodi di allevamento tradizionali e alle pratiche agricole consolidate. Lo scontro verbale si è tradotto in denunce reciproche di aggressione e provocazione tra il segretario nazionale di + Europa, benedetto della vedova, e il presidente di Coldiretti, ettore prandini. L’ambiente politico e agricolo si era così diviso tra chi vede nella carne coltivata una ricerca promettente e chi la considera una minaccia alle tradizioni rurali.

L’incontro alla camera e la nascita della tregua

Il 2025 ha segnato una svolta, con la conciliazione ufficiale avvenuta durante il convegno “Carne coltivata: discutiamone“, ospitato nella Sala della Regina della Camera dei Deputati. Questo evento ha rappresentato il luogo ideale per mettere da parte le polemiche e promuovere un confronto basato su dati e fatti. Ettore Prandini ha affermato che Coldiretti “non nega i progressi scientifici nel settore, ma vuole un dialogo fondato sulla chiarezza e sul rispetto reciproco.” Benedetto della Vedova ha ribadito la necessità di “lasciare spazio all’innovazione e alle start up che lavorano nel settore della carne coltivata, vista come potenziale fonte di occupazione e sviluppo economico.” Entrambi hanno concordato sull’importanza di mantenere il dibattito civico aperto e basato su elementi concreti, evitando posizioni ideologiche.

Il futuro della carne coltivata nel dibattito agroalimentare italiano

Lo scenario che si delinea dopo l’accordo tra + Europa e Coldiretti vede la carne coltivata come un tema centrale per la politica agroalimentare italiana. Il confronto dimostra come il settore possa rappresentare un crocevia tra innovazione tecnologica e tutela delle tradizioni agricole. La decisione del Parlamento sul divieto o autorizzazione del prodotto influenzerà non solo il mercato interno, ma anche la posizione dell’Italia nelle dinamiche globali della produzione alimentare. Gli esponenti di entrambe le parti hanno riconosciuto che la questione richiede attenzione pragmatica, con studi scientifici approfonditi e una regolamentazione chiara. La discussione pubblica continuerà anche grazie alla partecipazione attiva di ricercatori, imprese emergenti e rappresentanti agricoli, in un confronto che ora prende una piega più costruttiva.

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