La Madonna Della Guardia tra Genova e i giardini vaticani: storia, devozione e rivalità mediterranea

La statua della madonna della guardia nei giardini vaticani simboleggia il legame storico e spirituale tra Genova e la Santa Sede, riflettendo una devozione secolare e rivalità mariane mediterranee.
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La Madonna della Guardia tra Genova e il Vaticano: fede e tradizioni a confronto - Gaeta.it

La statua della Madonna della Guardia nei giardini vaticani rappresenta un legame storico e spirituale tra Genova e la Santa Sede, un segno tangibile di una devozione che attraversa i secoli. Questo simbolo, radicato profondamente nella tradizione ligure, è stato voluto da Papa Benedetto XV, un pontefice che portò con sé la fede coltivata tra le montagne e i pellegrinaggi sul monte Figogna. La presenza di questa statua in Vaticano racconta una storia di fede popolare, di sfide e rivalità con altre città mediterranee, e di un culto che si è consolidato da oltre 500 anni.

Il santuario sul Monte Figogna e la statua nei giardini vaticani

Il santuario della Madonna della Guardia sorge a 804 metri sul monte Figogna, un luogo che domina il Ponente genovese fino alle coste di Savona. Qui la tradizione narra l’apparizione della Vergine nel 1490 e la costruzione di un santuario divenuto meta di pellegrinaggi da ogni parte della Liguria. Papa Benedetto XV, prima di essere eletto pontefice nel 1914, fu parroco proprio in questo luogo nella seconda metà dell’Ottocento. Il rapporto con questa devozione lo spinse a trasferire una statua della Madonna della Guardia all’interno dei giardini vaticani, creando così una nicchia in ricordo di quel legame.

La presenza della statua in Vaticano non è solo un omaggio personale di Benedetto XV ma testimonia l’importanza che questa immagine ha per i genovesi di ogni fede. Camminando tra i viali dei giardini, la nicchia con la Madonna è una sorpresa per molti visitatori, un segno discreto ma significativo che collega la capitale della cristianità con una delle più sentite devozioni regionali italiane. Il santuario, come ricordo, non è solo un luogo di fede ma anche un simbolo d’identità territoriale e culturale.

La leggenda di Benedetto Pareto e la costruzione del santuario

La storia della Madonna della Guardia inizia con la figura di Benedetto Pareto, contadino e pastore che raccontò un’apparizione mariana ai genovesi alla fine del Quattrocento. Raccontò che la Madonna gli aveva ordinato di costruire un santuario in cima al monte Figogna, ordinandogli che lui e suo figlio sarebbero stati i custodi del luogo. All’inizio, i montanari non credettero a questa visione, considerandola una stranezza.

L’evento decisivo successe quando Pareto cadde da un albero di fico nel suo giardino, a pochi chilometri dal santuario attuale. Mentre il ramo si spezzò, la Madonna gli apparve salvandolo dalla caduta, un episodio che convince finalmente la comunità locale a realizzare il santuario. Da allora, il monte Figogna divenne un punto di riferimento spirituale, ancora oggi meta di numerosi pellegrinaggi.

Nonostante questi racconti, la Chiesa non ha mai canonizzato Benedetto Pareto, e il miracolo non è mai stato riconosciuto ufficialmente. Alcuni, come il sacerdote Paolo Farinella, hanno messo in dubbio la veridicità della leggenda, considerandola un mito popolare da superare. Tuttavia, questo mito ha mantenuto un forte legame con la gente, alimentando un sentimento di appartenenza e fede che si consolida nel tempo.

La rivalità tra Genova e Marsiglia e i culti mariani concorrenti

Dietro alla devozione genovese per la Madonna della Guardia si nasconde anche una rivalità storica con Marsiglia, anch’essa città portuale e marinara da secoli. Marsiglia venera Notre Dame de la Garde, situata su una collina che domina il mare, un santuario antico quanto quello ligure e altrettanto sentito dagli abitanti e dai marinai. Il confronto tra i due culti riflette i trascorsi di competizione nei traffici marittimi e nella cultura mediterranea.

Si narra che la Madonna della Guardia genovese abbia in qualche modo “rubato” a Marsiglia una forma di devozione, un segno che testimonia la frequentissima lontananza e la convivenza di sentimenti religiosi simili ma distinti tra queste due realtà. Entrambe le città legano la propria identità popolare e marinara a questi santuari, simboli che uniscono e dividono al tempo stesso.

Questa rivalità emerge anche nelle diverse storie di miracoli e apparizioni legate alle due Madonne. La fede popolare dei genovesi e quella dei marsigliesi si rafforzano nelle rispettive comunità, esercitando un ruolo centrale nella vita sociale e religiosa. La vicenda della Madonna della Guardia non è solo una vicenda locale, ma si inserisce in un contesto più ampio che abbraccia il Mediterraneo, i suoi traffici, le sue guerre e le sue devozioni.

Paul Barras, Napoleone e il miracolo di notre dame de la garde

Un episodio che illumina il legame tra i marinai francesi e il santuario di Notre Dame de la Garde risale al viaggio di Paul Barras, figura prominente della Rivoluzione francese. Prima di entrare in politica rivoluzionaria, Barras affrontò un naufragio alle Maldive. I marinai della sua nave, temendo di affondare, si affidarono alla protezione della Madonna di Marsiglia, un gesto che definisce la profondità di questa fede popolare.

Il miracolo che seguì ispirò i superstiti a costruire una zattera e a raggiungere la terraferma, un episodio raccontato dallo stesso Barras nelle sue memorie. Questa vicenda si intreccia con la storia del santuario marsigliese, confermando quanto sia radicata la devozione mariana tra le genti del mare. Nel clima turbolento della rivoluzione francese, però, questa parte della storia è rimasta in secondo piano, soffocata dalle lotte interne e dal desiderio di grandezza rivoluzionaria.

Il confronto tra la Madonna della Guardia e Notre Dame de la Garde non è semplice competizione religiosa, ma riflette legami forti e a volte drammatici tra popoli legati al mare e alla fede. Entrambe le immagini incarnano speranze, salvezza e protezione contro le tempeste della vita e delle acque.


Questa narrazione intreccia la devozione dei genovesi con una storia più vasta che attraversa secoli, territori e culture. La Madonna della Guardia, porto sicuro e luce per chi guarda il Ponente ligure, mantiene un’identità viva e si ricorda ora anche tra i viali dei giardini vaticani, simbolo di fede e appartenenza tramandata oltre mille metri di altitudine e mille chilometri di mare.